lunedì 26 ottobre 2009

AlcaMondoBlog, aggiornamenti e spazio alle vostre proposte


AlcaMondoBlog Da Alcamo e dintorni, un blog con tante finestre aperte verso il mondo. Per esprimere opinioni, proporre e affrontare vari temi, lanciare segnalazioni e idee costruttive. http://alcamondoblog.wordpress.com/

venerdì 23 ottobre 2009

La "riforma Brunetta anti-fannulloni" e i suoi effetti ad Alcamo

Nel settore della Polizia municipale, si registrano assenze che oscillano dal 40 al 70 per cento. Anche da altri rami dell'organizzazione comunale, emergono dati interessanti. In linea con l'Operazione Trasparenza voluta dal ministro Renato Brunetta, l’Ufficio Personale del Comune di Alcamo ha infatti pubblicato i tassi di presenze e assenze dei dipendenti comunali alcamesi relativi al periodo luglio-agosto 2009. Non sono stati resi noti, invece, quelli dei dipendenti a tempo determinato. I dettagli domani sul Giornale di Sicilia.

giovedì 22 ottobre 2009

E' nato AlcaMondoBlog

Dal 22 giugno 2009 fino a pochi minuti fa, il blog che state leggendo si è presentato con il nome "AlcaMondoBlog" di Massimo Provenza. Adesso, torna a chiamarsi, come da principio, "il blog di Massimo Provenza". Tutti i post riguardanti Alcamo e dintorni, infatti, saranno pubblicati non soltanto qui ma soprattutto su http://alcamondoblog.wordpress.com/, il nuovo AlcaMondoBlog costruito su una piattaforma più funzionale alle mie esigenze.
Massimo Provenza

mercoledì 21 ottobre 2009

Ospedale di Alcamo allo sbando

Fermi i reparti di Chirurgia e di Ostetricia, disponibili soltanto per le emergenze e i cui medici vengono inviati all'ospedale di Pantelleria a proprie spese. Tac ancora una volta fuori uso: ancora si attendono i pezzi di ricambio. Pazienti dirottati agli ospedali di Salemi e Partinico. E' ciò che si constata oggi, recandosi o telefonando all'Ospedale di Alcamo Inserisci link"San Vito e Santo Spirito".

Incarichi di consulenza al Comune di Alcamo, si concludono le indagini

La procura di Trapani ha fatto notificare al sindaco e al segretario generale del Comune di Alcamo, rispettivamente Giacomo Scala e Cristofaro Ricupati, l'avviso di conclusione delle indagini per gli incarichi di consulenza, avviate dalla polizia nell'estate del 2008 dopo il recapito di un esposto anonimo sulla nomina a consulente di Liborio Ciacio. Abuso, falso e tentata concussione (per le presunte pressioni fatte dal primo cittadino nel tentare di convincere Ciacio a dimettersi, accusa quest'ultima che Scala stesso respinge) sono i reati contestati al sindaco, e abuso invece a Ricupati. Entrambi adesso hanno venti giorni di tempo per presentare le proprie controdeduzioni. Dopodiché, il pm potrà chiedere il rinvio a giudizio o l'archiviazione. "Mi sono avvalso - afferma Scala - dell'articolo 14 della legge del 1992 che concede al primo cittadino, e a propria discrezione, la nomina sino a un massimo di tre esperti. Andrebbero inquadrati come dirigenti della seconda fascia funzionale con uno stipendio lordo mensile che va dai 7 agli 8 mila euro. Con meno di questi soldi abbiamo pagato tre esperti ogni mese facendo risparmiare il Comune. Ho applicato norme adottate da quasi tutti i sindaci e presidenti di Provincia siciliani. Ho piena fiducia nella magistratura". Altri dettagli nell'articolo pubblicato oggi sul Giornale di Sicilia da Giuseppe Maniscalchi, nel post del 5 aprile 2009 e nelle interviste filmate del 6 aprile 2009 a Scala e al senatore alcamese Antonino Papania.

martedì 20 ottobre 2009

Piano del traffico ad Alcamo, da oggi i parcheggi a lisca in viale Europa

Parcheggi a spina di pesce sul lato destro del viale Europa. Da oggi si sperimentano ad Alcamo, su iniziativa dell'amministrazione comunale in attuazione del Piano del Traffico, che dal 1999 fino ad oggi è rimasto un progetto irrealizzato. Intanto è stato istituito, lo ricordiamo, il senso unico lungo il corso dei Mille (clicca per leggere il relativo post). Nuove regole di circolazione, già da diverse settimane, anche in corso Generale Medici e via Gammara.

Alcamo, sprofonda il marciapiede alle spalle del tribunale

La segnalazione mi è giunta stamane dall'ufficio del giudice di pace della sezione distaccata alcamese del Tribunale di Trapani, i cui uffici si trovano in via Verga (foto 1). Tecnici del Comune di Alcamo hanno infatti effettuato un sopralluogo alle spalle dell'edificio, sul cui marciapiede in via Sirena si è verificato un avvallamento. Gli operai comunali hanno provveduto, intanto, a ricoprire l’area con un po' di terriccio (foto 2). Preoccupazione, in merito alla sicurezza delle fondamenta dell’edificio, è stata espressa dagli impiegati al tribunale, i quali mettono anche in evidenza che “sullo stesso marciapiede c’è una caditoia occlusa con del cemento” (foto 3). Più volte in passato, gli uffici del tribunale di Alcamo sono stati alla ribalta della cronaca: locali angusti, infiltrazioni d'acqua piovana che minaccia di andare a contatto con l'impianto elettrico e con rischio quindi per l'incolumità degli impiegati. Personale striminzito e che lavora in condizioni proibitive. Nel dicembre 2008, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, in occasione della sua visita ad Alcamo, aveva assicurato che avrebbe fatto il possibile per dare alla città di Alcamo un Tribunale adeguato sia come edificio che come personale, mezzi e quindi organizzazione. All'orizzonte c'è la disponibilità di nuovi e più idonei locali. C'è da constatare quant'è lontano quest'orizzonte (nella foto 4, gli uffici giudiziari alcamesi visti dalla via Sirena, dove del resto, cartacce e bottiglie di vetro vuote, giacciono tra le aiuole).
Massimo Provenza

sabato 17 ottobre 2009

Pallamano, Alcamo protagonista con due squadre

Comincia oggi la nuova stagione della serie A2 nazionale di pallamano, con le due società alcamesi So.Edil e Supercar, rispettivamente guidate da Enzo Piccolo e dai fratelli Randes, impegnate nel girone C. Fino al 2008, la prima ha militato per alcuni anni nel torneo di serie A1, la seconda è stata fondata invece nel 2007. Le gare si svolgono al palazzetto in via Kennedy intitolato a Vincenzo D'Angelo, giovane alcamese, vittima nel maggio 2003 di una brutale aggressione a Torino dopo aver assistito a una partita calcistica della Juventus. La pallamano alcamese è una fucina di talenti che militano anche nella nazionale italiana di handball.

mercoledì 14 ottobre 2009

Alcamo, quattro giornate di "Scienza al... Collegio"

"Galileo e... l'arte, l'osservazione del cielo, il microscopio, il calcolo matematico, la misura del tempo, il moto, il metodo sperimentale e gli strumenti storici di laboratorio". E' il tema su cui verte la manifestazione che da domattina fino al 18 ottobre si terrà nei locali dell'Ex Collegio dei Gesuiti di Alcamo (nella foto, con l'omonima chiesa sullo sfondo). Si tratta di “Scienza al…Collegio” (nelle precedenti edizioni era “Scienza al Castello” poiché si teneva al Castello dei conti di Modica), manifestazione scientifica biennale promossa dall’Aif (Associazione per l’insegnamento della fisica). E' infatti previsto un percorso illustrativo tematico con vari stand intitolato “La scienza prima e dopo Galileo”. “L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Alcamo e dalla Banca don Rizzo, con la partecipazione – riferiscono dal liceo scientifico "Giuseppe Ferro", sede dell'Aif di Alcamo – di esperti provenienti da Perugia e studenti delle scuole superiori di Alcamo, Calatafimi, Castellammare, Partinico e Marsala”. Occorre ricordare che l'Unesco ha proclamato il 2009 Anno internazionale dell'Astronomia: si festeggia il quarto centenario dalle prime osservazioni astronomiche da parte di Galileo Galilei.

martedì 13 ottobre 2009

Processo per mafia e racket, parte civile i Comuni di Alcamo e Castellammare

I Comuni di Alcamo e di Castellammare del Golfo si sono costituiti parte civile nel procedimento penale, per reati di mafia, usura ed estorsioni, nel quale sono imputate 11 persone (Francesca Adamo + 10), dopo le operazioni di Polizia (Operazione "Abele") e dei Carabinieri (Indagine "Cemento Libero") dell'ottobre dello scorso anno (clicca sul link per leggere il post del 28 ottobre 2008). Oggi l'udienza al Tribunale di Palermo.
Dal Giornale di Sicilia del 28 ottobre 2008 - (*mapr*) "E' stata un'operazione che costituisce la perfetta sintesi di due differenti indagini, autonomamente intraprese dalla Polizia (Operazione Abele) e dai Carabinieri (Indagine Cemento Libero)", ha detto ieri il tenente dei Carabinieri di Alcamo, Michele Gammone. "Il lavoro - ha aggiunto - di Carabinieri e Polizia, che hanno mantenuto un perfetto raccordo operativo durante la lunga e prolungata attività di indagine, è stato sapientemente coordinato dalla Procura della Repubblica che, condensando le risultanze acquisite dai due organi, è riuscita a tratteggiare, nella richiesta di applicazione di misure cautelari avanzata al gip, un pregevole e dettagliato spaccato delle vicende che hanno interessato la famiglia mafiosa alcamese durante gli ultimi tre anni". Il dirigente del Commissariato di Pubblica sicurezza, Valerio Aquila, ha affermato: "L’attività condotta dalla Polizia di Stato ha contribuito a far luce su una serie di estorsioni ed altri reati che gli indagati hanno commesso nel corso del 2006 e parte del 2007. Le indagini dei Carabinieri hanno completato ed arricchito il quadro indiziario dei fatti del 2007 attualizzandoli, senza soluzione di continuità sino agli ultimi eventi delittuosi consumati nel corso del 2008".
"Il filo conduttore - ha dichiarato Gammone - di entrambe le indagini si è rivelato comunque essere il monopolio, conseguito dalla famiglia mafiosa, per quanto attiene la fornitura del calcestruzzo per tutti gli appalti pubblici e privati sul territorio di Alcamo. Posizione dominante, ovviamente acquisita attraverso una serie di attentati incendiari e danneggiamenti nei confronti di altri operatori del settore, non più “autorizzati” ad operare sul territorio di Alcamo, nonché nei confronti di imprenditori che non intendevano soggiacere alla logica impositiva della cosca". "Tra le vicende delittuose maggiormente significative, particolare rilievo - riferiscono polizia e carabinieri - assume l’attività estorsiva perpetrata in danno di un’impresa, aggiudicataria di uno degli appalti pubblici di maggiore rilievo degli ultimi anni nella zona di influenza della consorteria. Le indagini effettuate hanno, altresì, consentito di accertare il grado di specializzazione raggiunto dalla famiglia mafiosa in relazione all’interposizione fittizia nella titolarità dei beni degli associati, che venivano intestati a soggetti apparentemente fuori da qualsiasi contesto criminale".

Massimo Provenza

lunedì 12 ottobre 2009

Montagne di amianto tra i vigneti: quattro persone denunciate ad Alcamo

Si registra un nuovo intervento delle Forze dell'Ordine, nel territorio di Alcamo, per la salvaguardia dell'ambiente e della salute. Le Fiamme Gialle hanno infatti sequestrato un terreno, dove hanno rinvenuto circa 150 tonnellate di amianto sparso, e denunciato 4 persone. L'operazione era scattata la scorsa settimana, nell’ambito di servizi predisposti e pianificati dal Comando provinciale di Trapani della Guardia di Finanza, in materia di tutela del patrimonio ambientale, con l’ausilio di personale dell'Asp di Trapani. I militari della tenenza alcamese ne hanno resi noti soltanto oggi i particolari. E il bilancio è di quelli che fanno accapponare la pelle. Ben 150 tonnellate di amianto sparse, in modo incontrollato (come si può notare nella foto, fornita dal tenente Gianfranco Miccoli della Guardia di Finanza alcamese) su un terreno in contrada Triolo, periferia ovest di Alcamo, che hanno quindi sottoposto a sequestro preventivo: una vera e propria discarica abusiva, in cui è stata verificata la presenza di rifiuti speciali anche pericolosi. Oltre alla suddetta area, che si estende per circa 8 mila metri quadrati, e che era la sede operativa di un’azienda operante nel settore del trasporto dei rifiuti, la Finanza ha sequestrato anche una cisterna contenente circa 2.700 litri di liquido infiammabile, detenuto senza certificato di prevenzione incendi, 12 automezzi pesanti adibiti al trasporto dei rifiuti, le 150 tonnellate circa di amianto detenute in modo incontrollato, sparse sul terreno e prive delle più elementari precauzioni, locali adibiti ad ufficio ampi 50 metri quadrati, il tutto per un valore complessivo stimato di oltre 2 milioni di euro.
L’azienda sequestrata - afferma la Guardia di Finanza - non è adibita allo stoccaggio dei rifiuti, ma al solo trasporto degli stessi in aziende autorizzate al corretto smaltimento. Le indagini vertono adesso sull’enorme quantitativo di materiale pericoloso che non risulta smaltito correttamente: l'ipotesi degli inquirenti è che tonnellate di rifiuti pericolosi, realmente prelevati da siti bonificati, non siano mai giunte alla ditte autorizzate e specializzate nello smaltimento. Il rappresentante legale della società coinvolta deve adesso rispondere, all'Autorità giudiziaria, di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, omessa denuncia di materiali esplodenti, omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, nonché del reato, in concorso con altre tre persone, di violazione della pubblica custodia di cose. Dalle indagini sono emerse ulteriori violazioni di natura amministrativa, le cui sanzioni ammontano a circa 150 mila euro, derivanti da irregolare e incompleta tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti oggetto dello smaltimento.

sabato 10 ottobre 2009

Nuovi kit in distribuzione per la raccolta differenziata ad Alcamo

Mentre l'emergenza rifiuti ha trasformato Palermo in una discarica ardente, pare che l'annunciata "rivoluzione dell'immondizia" ad Alcamo stia cominciando a concretizzarsi, con la distribuzione dei kit per la differenziata domiciliare e con la contestuale campagna di comunicazione “Differenzia” promossa dall’Ato Tp1 "Terra dei Fenici" e da Aimeri Ambiente, la società che effettua la raccolta della spazzatura per conto dell’Ato Tp1. Sorge però spontanea una riflessione. Quanto durerà quest'organizzazione? In Sicilia, infatti, si va verso la riforma regionale che prevede una riduzione degli Ato. I cittadini cominciano, intanto, a fare spazio, nelle proprie abitazioni, ai nuovi contenitori per la raccolta differenziata con il sistema porta a porta. “D’ora in poi – spiega infatti Massimo Fundarò, vicesindaco e assessore all'Ambiente del Comune di Alcamo - tutto il servizio di nettezza urbana sarà affidato all’Ato Tp1 “Terra dei Fenici”, e l'amministrazione comunale avrà soltanto un ruolo di controllo in tal senso. Dunque, al via le consegne dei nuovi contenitori. E' attivo il numero verde 800-601167".
Nel mese di agosto scorso, ad Alcamo la raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto soltanto l’8,99 per cento: la variazione, rispetto all’estate del 2008, risulta pressoché nulla. “Entro il 15 ottobre avremo a disposizione la nuova discarica in contrada Vallone Monaco, e dal 2 novembre partirà finalmente il servizio per la differenziata con il sistema porta a porta”, dice Fundarò. I vecchi cassonetti ai margini delle strade (nella foto accanto)diventeranno, quindi, soltanto un ricordo. Questa settimana, anche al Palazzo di città alcamese è stata presentata tale iniziativa che, dal mese di novembre, comincerà ad attuarsi ad Alcamo, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo. “Presto – aveva annunciato Fundarò lo scorso mese di maggio - il Comune si doterà delle attrezzature e dei mezzi per realizzare un centro di stoccaggio e una ventina di isole ecologiche mobili e fisse con la possibilità di utilizzare la nuova discarica comunale, per non essere più costretti a conferire l’immondizia a Siculiana. Rispetto al 2008, risparmieremo circa 880 mila euro”. Ma adesso, il Comune passa all’Ato la palla per mettere a segno il gol: ossia garantire un servizio di raccolta dei rifiuti al passo con i tempi e che risponda alle esigenze del territorio.
Massimo Provenza

venerdì 9 ottobre 2009

Calatafimi Segesta, 15 debiti fuori bilancio all'ordine del giorno del consiglio comunale


Una quindicina di debiti fuori bilancio. Tutti inseriti tra i punti all'ordine del giorno della seduta del consiglio comunale di Calatafimi Segesta (nella foto il Palazzo di città), convocata dal suo presidente Mario Minore per il prossimo 14 ottobre alle ore 20. I dettagli saranno pubblicati sul Giornale di Sicilia nei prossimi giorni.Corsivo

giovedì 8 ottobre 2009

Le poesie di Vito Bologna, un alcamese da 40 anni in America

Ricevo e pubblico un racconto e il link al blog di Vito Bologna, alcamese emigrato negli Stati Uniti nel 1966. A segnalarmi tale blog è stato, alcuni giorni fa, Nino Orlando.

"Sì e no avevo otto anni, da due lavoravo in un bar, a pulire tazzine di caffè. Era il 1952 e mi alzavo ogni mattina alle 4 per farmi un chilometro a piedi, da via Pietro Novelli a piazza Ciullo. Quella mattina, giunto al Corso 6 Aprile, trovai come sempre i netturbini che pulivano e un senza famiglia che al paese chiamavano "Totò lu giurnalaru", un tipo che vendeva il Giornale di Sicilia per le strade. Fu con sorpresa (e tanta paura da parte mia) che Totò gridò il mio nome da una quarantina di metri: mi gridava di aspettarlo. Girando gli occhi come in cerca d’aiuto, vidi che i due netturbini s’erano fermati e guardavano dalla mia parte. Fu allora che presi coraggio e mi fermai. Non appena mi fu vicino, Totò prese dal suo carrello pieno di giornali una busta rigonfia e mi disse: " Tieni e impara da solo, se impari una frase al giorno sono 30 al mese e più di 300 l’anno. Immagina: a 50 anni potrai fare l’esame per la quinta elementare. [...] Era la prima volta che ricevevo un regalo, e forse fu il regalo che cambiò la mia vita. I netturbini ridevano, mentre io ringraziavo don Totò per quella busta piena di N.E.T. (Nuova Enigimistica Tascabile)".
Vito Bologna http://alcamo44.splinder.com/

mercoledì 7 ottobre 2009

Alcamo, il Piano del traffico comincia a camminare?

Il Piano del Traffico urbano ad Alcamo (nella foto accanto, un momento di caos in pieno centro, nel corso VI Aprile) comincia ad essere attuato con significative novità. L'ultima riguarda, in via sperimentale per tre mesi a partire da lunedì scorso, l'istituzione del senso unico di marcia in Corso dei Mille con direzione da est a ovest, ossia "dal corso Generale dei Medici - spiegano dal Comune - alla strada statale 119, valido per tutti i veicoli. Fa eccezione, invece, il tratto tra la via Canapè e lo svincolo con la strada statale 119, dove rimane il doppio senso di marcia per i soli veicoli sino a 35 quintali. I veicoli che superino tale peso (articolati, autotreni, pullman eccetera) provenienti dal corso dei Mille avranno l’obbligo di proseguire dritto. Quelli provenienti dalla statale 119 avranno l’obbligo di svoltare a destra per la via Francesco Parrino". Lo scopo è quello di snellire il traffico veicolare che proprio in corso dei Mille in certi orari raggiunge livelli di caos, smog e nervosismo insostenibili. "Previsti anche parcheggi ai margini destro e sinistro (per metà liberi, e per l’altra metà a pagamento), regolati da tassametri per 60 centesimi l’ora. Con un percorso alternativo di raccordo da via Balduino e via Berlinguer", ha detto l'assessore comunale alla Polizia municipale, Francesco Milazzo, che ha concordato tale decisione assieme a una decina di commercianti in tale zona e rappresentanti delle associazioni di categoria, con la presenza del comandante dei vigili urbani di Alcamo, Giuseppe Fazio, e del responsabile dell'Ufficio comunale Protezione civile, architetto Gaspare Fundarò. A Natale si tireranno le somme in merito agli eventuali benefici collettivi generati da tale soluzione.
In passato, si sperimentò l’istituzione dell’isola pedonale o zona a traffico limitato lungo il Corso Stretto. Pistoni idraulici a scomparsa sono stati collocati lo scorso anno. Poi, nuove clamorose retromarce da parte dell’amministrazione comunale, condizionata da vibranti proteste di alcuni commercianti “per un calo – dicono - delle vendite”. Riuscirà ad avere successo l'esperimento tuttora in atto nel corso dei Mille? Certo è che, nonostante l'iniziale scetticismo di molti alcamesi, il senso unico lungo il Corso VI Aprile, dall’intersezione con la via Amendola fino a Porta Trapani, è una realtà ormai da quasi vent’anni. La Polizia municipale, in questi giorni, si sta impegnando nel controllare il rispetto delle nuove regole vigenti lungo tutto il corso dei Mille. Comincia, dunque, a camminare il nuovo Piano del traffico urbano alcamese? E quanti cittadini, in quest'Alcamo dove elementari norme del Codice della Strada sono in tantissimi casi trattate come optional, sono maturi per una rivoluzione di mentalità che li induca a rinunciare all'uso delle autovetture per compiere brevi tragitti, per non far congestionare la viabilità e per non ammorbare l'aria? Qualcun altro, invece, domanda: “Perché prima non si provvede ad asfaltare le strade del quartiere Sant’Ippolito?”. Per quest'ultima zona è previsto, infatti, un progetto di riqualificazione.
Massimo Provenza

Santuario di Alcamo in balìa dei ladri, vigilanza privata si offre per sorvegliarlo gratis

ALCAMO. Permangono senza volti né nomi, i ladri che nella notte tra sabato e domenica sono penetrati nel Santuario della Madonna dei Miracoli, patrona di Alcamo, rubando la corona d'oro che era collocata sull'affresco della cappella, meta di numerosi fedeli. I malviventi hanno trafugato anche due rosari. Non è la prima volta che si verificano furti sacrileghi nel santuario alcamese. "E' stata rubata la corona d'oro di Maria Santissima dei Miracoli. Ma la vera corona d'oro della Madonna siamo tutti noi che ci affidiamo a Lei", ha commentato monsignor Francesco Miccichè, vescovo di Trapani, rivolgendosi ai fedeli e alle autorità civili, militari e religiose che hanno gremito la chiesa Madre di Alcamo domenica sera in occasione della solenne cerimonia d'insediamento del nuovo arciprete Antonino Treppiedi.
Nelle ultime ore, il tenente Salvatore Trovato dell'istituto di vigilanza privata Europol ha diffuso agli organi di stampa questa sua lettera indirizzata al vescovo, a monsignor Treppiedi e al rettore del Santuario, don Antonio Lusuardi:
"In occasione della celebrazione eucaristica per l’ingresso di monsignor Antonino Treppiedi quale nuovo parroco della Basilica “Santa Maria Assunta” di Alcamo, abbiamo appreso con stupore del furto perpetrato ai danni di un affresco della Madonna con Gesù Bambino portando via una corona e due rosari in oro. Tale notizia ci ha lasciati sgomenti. Esprimiamo invece ferma condanna senza appello per il furto sacrilego. Dichiariamo la nostra piena disponibilità ad instaurare un servizio di vigilanza, a titolo totalmente gratuito, per il collegamento del sistema di allarme installato presso il Santuario con la nostra sala operativa presenziata h24 ed il relativo pronto intervento con guardie giurate armate in caso di furto.
Inoltre ci dichiariamo totalmente disponibili, sempre a titolo gratuito, all’installazione di una videocamera collegata alla nostra sala operativa. In questo modo verrebbe sviluppata una più ampia collaborazione tra il nostro istituto, le Forze dell’Ordine, la Polizia municipale per la salvaguardia dei più sentiti valori della nostra comunità come la devozione a Maria Santissima dei Miracoli
".
Nella foto, il varco creato dai ladri forzando la grata della finestra della cappella.

martedì 6 ottobre 2009

Alcamo, carabinieri all'assalto contro immigrazione clandestina e lavoro nero

Arresti e denunce a raffica, da parte dei Carabinieri di Alcamo nelle ultime settimane in concomitanza con le operazioni di vendemmia, nei confronti di immigrati clandestini e in tema di sfruttamento del lavoro nero. Ad Alcamo, comune di oltre 45 mila abitanti, un cittadino su otto proviene dall'estero: risultano, infatti, presenti oltre 3 mila romeni e 2 mila nordafricani.

sabato 3 ottobre 2009

Strade e autostrade, denunce e interrogativi

L'Anas ha già assicurato che "la situazione è sotto controllo". Altrettanto, con ogni evidenza, può affermare la Provincia di Trapani, il cui presidente Mimmo Turano però conosce molto bene l'emittente locale che ha messo in onda questo servizio, e un altro precedente nel mese di giugno scorso. Già anche Sky e Rai Tre hanno pubblicato dei filmati che testimoniano le condizioni di degrado in cui versano i piloni dell'autostrada A29 Palermo - Mazara del Vallo, in particolare nei pressi di Alcamo (nella foto accanto, il viadotto che sovrasta la strada provinciale 55 Alcamo-Alcamo Marina: si scorge alla base l'apertura segnalata da Salvatore Tartamella nel primo video linkato sopra). Per quanto riguarda invece la diffusione, su tutto il territorio alcamese, di discariche abusive di rifiuti, anche su questo blog si è scritto e riscritto, pubblicando anche foto. Ma se la strada provinciale 55 Alcamo-Alcamo Marina non è ancora stata interdetta al traffico veicolare, ciò vuol dire che non sussiste pericolo per l'incolumità di chi la percorre. E se l'autostrada A29 è tuttora transitabile, si può quindi dedurre che tutti i viadotti dell'A29 sono sicuri. Perché, allora, mandare in onda queste immagini e diffonderle tramite internet?

giovedì 1 ottobre 2009

Castellammare del Golfo, il Comune sperimenta il Wi-Fi gratuito

Il Comune di Castellammare del Golfo, adesso, offre la possibilità di fruire del Wi-Fi gratuito. "Le aree attualmente raggiunte dal servizio - riferisce l'amministrazione municipale castellammarese - sono la villa comunale Regina Margherita, la biblioteca multimediale “Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta” in piazza Matteotti, e parte di Cala Marina. Il servizio è attualmente in fase di sperimentazione. L’obiettivo è quello di potenziarlo ed estenderlo a gran parte del territorio comunale. La connessione gratuita ad internet senza fili consentirà, a tutti coloro che ne faranno richiesta, di collegarsi gratuitamente ad internet, semplicemente compilando un modulo di iscrizione alla rete, reperibile all'Urp in corso Mattarella o collegandosi al sito http://www.recomnet.org/web/castellammare, area Servizi al Cittadino, sottoarea Vivere la Città, link Wi-Fi. Una volta compilato il modulo, sarà necessario protocollarlo alla sede centrale del Comune, e al cittadino che ha presentato richiesta, sarà inviata, via e-mail, la password per la connessione".

mercoledì 30 settembre 2009

Alcamo, dov'è il canile? In Calabria, ormai da tre anni

Il protocollo d’intesa fu siglato nell’agosto 2008 dai sindaci Giacomo Scala, Marzio Bresciani e Nicolò Ferrara, e dai presidenti dei consigli comunali Franco Rimi, Giuseppe Cruciata e Mario Minore, in rappresentanza di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta. Obiettivo: realizzare un canile consortile per i tre Comuni, in contrada Lagani nel Calatafimese, su un terreno di circa quattro ettari confiscato alla mafia. Nell’attesa della disponibilità di tale nuova struttura, l'amministrazione comunale alcamese si ritrova a sborsare ogni mese una somma che oscilla dai 12 ai 15 mila euro in favore del canile “Mister Dog” di Rocca di Neto, in provincia di Crotone, per la custodia e il mantenimento dei cani randagi prelevati nel 2006 dal canile abusivo del pensionato alcamese Giacomo Milazzo, in contrada Sasi nelle vicinanze della nuova area industriale di Alcamo.
I dettagli domani e venerdì sul Giornale di Sicilia, con approfondimenti in merito alla denuncia formalizzata ieri nei confronti di un alcamese di 49 anni, ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Alcamo a seguito di una segnalazione di alcune associazioni animaliste. L'uomo teneva rinchiusi in gabbie e in pessime condizioni, nel suo appezzamento di terreno in contrada Bosco d'Alcamo, 11 cani. Che su disposizione dell'Autorità giudiziaria, sono stati adesso affidati in custodia al Comune di Alcamo.
Massimo Provenza

martedì 29 settembre 2009

Da Trapani ad Alcamo sempre più grave l'emergenza idrica

Aumentano le piogge, e più carenti diventano le risorse idriche. E’ il paradosso che si verifica ad Alcamo. In perenne attesa di poter utilizzare il tanto annunciato pozzo di Ponte Finocchio, gli alcamesi sono stati costretti, negli ultimi giorni, a fare i conti con turni di 5-6 giorni (nel dicembre del 2008 si arrivò a una cadenza di 8 giorni) per quanto riguarda l’erogazione dell'acqua, a causa dei guasti causati dal maltempo. In concomitanza con il periodo della vendemmia e del ritorno ad Alcamo da parte di oltre 25 mila cittadini che dalle proprie residenze di villeggiatura si trasferiscono nuovamente nelle abitazioni del centro urbano. “Purtroppo le avverse condizioni meteorologiche di questi ultimi tempi hanno determinato black-out agli impianti elettrici sia del dissalatore di Nubia a Trapani, che alla sezione di sollevamento di contrada Cicala mandando in corto circuito gli impianti dei pozzetti di distribuzione”, hanno riferito dal Comune, in attesa che i tecnici riparassero tali guasti. Intanto, però, oggi è andato ancora una volta il tilt, il dissalatore trapanese, che serve gran parte degli acquedotti del Trapanese, compreso quello del Comune di Alcamo. "Nuovi disagi sono annunciati a partire da domani - si legge in una nota diffusa dal Comune di Trapani -, per l’ennesimo blocco del dissalatore di Nubia, a causa di una rottura verificatasi lungo la condotta acqua mare all’interno della riserva delle saline, nel territorio del Comune di Paceco. Siciliacque, ente gestore del dissalatore, ha comunicato che prima dell’inizio dei lavori occorrerà procedere ad una serie di attività propedeutiche e, in questo periodo, le uniche risorse disponibili saranno limitate alla riserva contenuta nel serbatoio, pari a circa 8 mila metri cubi. L’ente ha provveduto pertanto a definire il programma di distribuzione dell’acqua per i prossimi due giorni, non prevedendo l’erogazione per Trapani, distribuendola negli altri Comuni che sono totalmente serviti dal dissalatore. Ciò ovviamente determinerà gravi disservizi nel territorio di Trapani. Peraltro, la situazione, indipendentemente dal guasto tecnico, potrebbe aggravarsi ulteriormente già a partire da giovedì, poiché, come il Comune ha appreso da una comunicazione della Prefettura, il dissalatore potrebbe essere fermato per la mancanza di energia necessaria ad alimentare i processi termici di dissalazione dell’acqua, a causa del mancato pagamento, da parte dell’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, delle forniture di gas metano relative agli anni 2008 – 2009. Disagi anche nelle frazioni di Fulgatore, Ummari, Mokarta, Milo, a causa di una rottura sulla condotta di Balata Inici. I lavori di riparazione inizieranno domani mattina e dovrebbero concludersi entro le prossime 48 ore".
Il deputato all'Ars Livio Marrocco (Pdl) ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e all’assessore al Bilancio, Roberto Di Mauro, nella quale si chiede di "scongiurare la chiusura dell’impianto di dissalazione di Trapani, gestito dalla Siciliacque, che provvede a fronteggiare l’emergenza idrica dell’Agroericino e di un vasto territorio delle province di Trapani e di Agrigento. La Siciliacque – spiega Marrocco nell’interrogazione – alimenta l’impianto con il gas metano fornito dall’Eni Gas e Power Spa che vanta un credito, da parte della Regione, di circa 33 milioni di euro, ascrivibili alle forniture di gas negli anni 2008 e 2009. Ad oggi, la Regione non ha provveduto a saldare l’importo delle forniture e l’Eni Gas e Power Spa minaccia di sospendere l’erogazione del gas a partire dal primo ottobre. La cessata erogazione di gas, provocando il fermo del dissalatore, comporterebbe, nei territori serviti dall’impianto, una crisi idrica di notevole proporzioni, di grave disagio per la popolazione e gravi danni per l’agricoltura".
Massimo Provenza

La spiaggia di Alcamo Marina dopo l'alluvione



Ecco come si presenta la spiaggia di Alcamo Marina - queste foto sono state scattate stamane in contrada Canalotto - dopo l'alluvione del 16 settembre.

Concorso lirico ad Alcamo, 77 cantanti in gara da 21 nazioni

Provengono da 21 Paesi tra cui Cina, Giappone, Nigeria, Russia, Ucraina, Moldova, Canada, Albania, Bulgaria, Stati Uniti. Sono i 77 cantanti (lo scorso anno furono 90, provenienti da 27 Paesi) che parteciperanno, da oggi fino a domenica 4 ottobre, alla dodicesima edizione del Concorso internazionale per cantanti lirici "Città di Alcamo", organizzato dalla locale associazione Amici della Musica. A presiedere la giuria tecnica, quest'anno, il celebre soprano bulgaro Raina Kabaivanska.
“Anche questa edizione – riferisce il presidente dell'associazione, Francesco Bambina - presenta delle novità, infatti è stato siglato un accordo con la Fondazione Teatro Massimo di Palermo per l’istituzione del Premio speciale internazionale Teatro Massimo di Palermo, che verrà assegnato congiuntamente al Premio speciale “Banca Don Rizzo – Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale” alla memoria del ragionier Luigi Audino. Il premio consisterà in mille euro, da destinare a un massimo di due concorrenti finalisti per poter partecipare ad uno stage da svolgersi al Teatro Massimo appunto, per la preparazione, le prove e il montaggio di un’opera in cartellone nella stagione 2010”.
Bambina ha inoltre annunciato: “In occasione del concerto di gala del concorso lirico, che si terrà domenica 4 ottobre al Teatro Cielo d’Alcamo, verranno consegnati, come da tradizione, i premi internazionali alla cultura “Vissi d’Arte – Città di Alcamo”: per la musica a Raina Kabaivanska, come manager a Fedele Confalonieri, presidente Mediaset, laureato in giurisprudenza all’Università Statale di Milano e diplomato in pianoforte. Un premio per il giornalismo è destinato, infine, ad Aldo Forbice".

domenica 27 settembre 2009

Alcamo ricorda il preside Cottone

Pubblico qui, in versione integrale non vincolata da menabò, il mio articolo "Alcamo ricorda il preside Cottone", uscito ieri sul Giornale di Sicilia. Chi voglia aggiungere altri dati e testimonianze in merito, può farlo intervendo su questo blog.

Profondo cordoglio ad Alcamo, dove nacque nel 1905, ha suscitato la morte del preside Giuseppe Cottone, 104 anni compiuti lo scorso 3 giugno. “Poco più di un mese dopo la perdita di monsignor Regina – afferma lo storico Roberto Calia -, lo scorso 15 settembre è venuto a mancare anche il professor Cottone, figura di spicco nel panorama storico-culturale alcamese, profondo conoscitore di Dante, acuto critico della letteratura italiana, poeta e saggista qualificato ed apprezzato dai vertici degli studiosi della letteratura italiana”. Calia ha deciso di inserirlo nella sua prossima pubblicazione in fase di stampa, dal titolo “Alcamo dalla Preistoria ai nostri giorni”. Sin dal 1932, Cottone insegnò nei licei classici diventando poi preside di alcuni istituti di Alcamo, Castellammare del Golfo, Bagheria e Palermo. Fondò nel 1950 la rinomata Accademia di Studi “Cielo d’Alcamo”, attiva ancor oggi. Fu autore di molte opere di poesia e di saggi critici. “Egli – si legge una sua autobiografia - si dà un solo merito: quello di riconoscere il merito negli altri, quando lo avverte nella promessa dei giovani talenti che si rimettono al suo giudizio; o quando si impegna a scuotere dall’oblio le tante glorie del nostro passato, promuovendo iniziative che ne risvegliano la memoria. Ne ricordiamo tre: Francesco Lanza di Valguarnera, Ciullo o Cielo d’Alcamo, Giovanni Gentile di Castelvetrano”. “Nei primi anni '30 – raccontano i figli Maria Luisa, Gaspare, Nino (avuti dall’amata moglie Maria Tedesco di Trapani) e il nipote Carmelo Latino - iniziò la sua carriera scolastica a Castelvetrano, poi ad Alcamo, nel 1959 fu preside a Bagheria, tra gli anni '60 e '70 preside rispettivamente del Magistrale e dei licei “Cannizzaro” e “Garibaldi” di Palermo. Nel 1975 concluse la sua esperienza da preside nel magistrale di Alcamo, ponendosi in pensione. Ha voluto che il giorno del suo funerale venisse letta la poesia "Mi sveglierò", tratta dall'omonimo libro”. “Ha lasciato un posto pulito”, ha evidenziato padre Saverio Renda nell’omelia durante il funerale svoltosi nella chiesa di Sant’Oliva ad Alcamo. A Castelvetrano, di cui è stato cittadino onorario, il preside Cottone promosse nel 1983 il Centro internazionale di cultura filosofica “Giovanni Gentile” e donò al “Circolo della gioventù” la sua biblioteca personale, composta da più di tremila volumi. Fu anche presidente dell’Ospedale di Alcamo. Nel ’51, nel corso di un veglione del Circolo di cultura di Alcamo, al teatro Ferrigno, fece organizzare un indimenticato spettacolo teatrale, “I pompieri di quaggiù”. Scrisse anche una poesia su Maria Santissima dei Miracoli, Patrona alcamese:
Maria, mantu di lu me paisi,
me matri ti chiamava Bedda Matri.
Pi mia chi era ancora picciriddu,
la sula bedda matri era me matri”.
Il preside Gioacchino Aldo Ruggieri, afferma commosso: “A 103 anni, mi recitò al telefono, a memoria, un canto della Divina Commedia, quello di Piccarda. Non si disperda il grande patrimonio culturale che ci ha lasciato Peppino Cottone”.
Massimo Provenza

L'Alcamo del basket ingrana subito la quinta

Comincia con una vittoria, nei rispettivi campionati A2 donne e C Dilettanti maschile, l'avventura della Gea Basket Alcamo per la stagione 2009-2010: successo per la formazione femminile, che alla prima giornata del torneo di serie A2 batte Lucca per 58 a 54 sul proprio parquet del Palatresanti, e importante affermazione anche da parte della squadra maschile che, neopromossa nel girone H della serie C Dilettanti nazionale, espugna Reggio Calabria con un 64 a 60. Le due compagini sono molto seguite dagli appassionati di basket alcamesi. Negli anni '90 del secolo scorso, la pallacanestro femminile targata Alcamo conobbe momenti di gloria con giocatrici quali Cynthia Cooper, Francesca Zara e Susanna Stabile, giungendo anche alla finale di Coppa Ronchetti nel 1996 e calcando per alcuni anni il prestigioso palcoscenico della serie A1.

sabato 26 settembre 2009

Crisi del settore vitivinicolo siciliano, Alcamo e Marsala bussano alla Regione

"Un documento per la salvaguardia e lo sviluppo del settore vitivinicolo siciliano". Lo hanno promosso le amministrazioni comunali di Alcamo e di Marsala e i sindacati, chiedendo un incontro urgente all'assessore regionale all'Agricoltura, Michele Cimino. Intanto, stamane alla conferenza stampa convocata nell'aula consiliare del Palazzo di città alcamese da Massimo Fundarò, vicesindaco e assessore all'Ambiente e all'Agricoltura del Comune di Alcamo, erano presenti in tutto appena una decina di persone. "Riteniamo che la drammaticità di questa crisi senza precedenti - hanno detto Fundarò e l'assessore all'Agricoltura del Comune di Marsala, Ignazio Chianetta - imponga decisioni e azioni conseguenti di pari eccezionalità. Il crollo del mercato connesso alla vitivinicoltura avrebbe conseguenze di gravità inaudita per tutta l'economia dell'Isola". I dettagli domani sul Giornale di Sicilia.

lunedì 21 settembre 2009

Le vostre proposte per il nome della nuova testata

Il post che ho pubblicato qui il 13 settembre scorso ha dato origine a un dibattito che anche tramite Facebook mi sta consentendo di confrontarmi con i gusti dei potenziali fruitori della nuova testata giornalistica di approfondimento che intendo realizzare. Prima di registrarla in tribunale, ritengo opportuno prendere in considerazione i vostri pareri sul nome da attribuirle. Vi piace "AlcaMondoInChiaro"? Oppure preferite "Alcamo in chiaro"? Avete altri nomi da proporre? E, in ogni caso, vorrei sapere quale tra i seguenti vi piace di più:
- Alcamo in chiaro
- AlcaMondoInChiaro
- AlcaMondo
- AlcamoMagazine

Le vostre eventuali proposte saranno accuratamente prese in considerazione.
Massimo Provenza

mercoledì 16 settembre 2009

Rischia di essere trascinato dal fiume San Bartolomeo in piena, ma viene salvato dai vigili del fuoco

Aggrappato a un albero, in contrada Cuti nel Castellammarese, per cinque ore ha resistito alla furia delle acque del fiume San Bartolomeo in esondazione. E' stato tratto in salvo pochi minuti fa dai vigili del fuoco, muniti di gommone, mezzi anfibi ed elicottero. L'uomo si chiama Camillo Grazia, ha 66 anni ed è un agricoltore di Castellammare del Golfo. Nel pomeriggio si era recato nel proprio appezzamento di terreno, poi intorno alle 17 è stato sorpreso dalla piena. Alle operazioni di soccorso ha preso parte anche il sindaco di Castellammare, Marzio Bresciani.
Massimo Provenza

Alcamo, l'acqua a catinelle fa scoppiare le strade. E attenzione al fiume San Bartolomeo

Anche ad Alcamo, il maltempo di queste ultime ore ha causato non pochi disagi. In pieno periodo di raccolta dell'uva. I danni generati dal nubifragio, per fortuna, finora sono contenuti, secondo quanto riferisce la Protezione civile che comunque sta monitorando, soprattutto nelle ultime ore, tra Alcamo e Castellammare del Golfo il fiume San Bartolomeo (nella foto accanto, i due ponti nei pressi della sua foce) che si sta ingrossando a dismisura, facendo ricordare i tragici eventi del primo febbraio scorso. Ad Alcamo Marina, stamane, il torrente Canalotto si è gonfiato fino a sfiorare il livello della stradella che lo costeggia e quella a nord della linea ferrata. Intanto la locale sezione della Croce Rossa Italiana ha comunicato che, essendo tuttora allagato, il campo di accoglienza e assistenza temporanea per lavoratori immigrati allestito nell'impianto sportivo Sant'Ippolito è stato momentaneamente trasferito nei locali della palestra comunale in via Guido Gozzano. Anche il Corso VI Aprile stamattina si era trasformato per qualche ora in un vero e proprio fiume di acqua e fango. Dalle caditoie, in gran parte otturate, fuoriuscivano topi morti e anche vivi, poi affogati o schiacciati dalle auto in transito. Analogo scenario si era presentato lungo il viale Italia e i suoi marciapiedi, dalla piazza Vittime di Nassiriya (Rotonda) fino a piazza Pittore Renda. E proprio alla Rotonda, da oltre un anno, quando arrivano piogge violente e persistenti, l'asfalto "scoppia". "Questa situazione si verifica - avevano già spiegato i tecnici del Comune di Alcamo - perché manca un allacciamento del collettore delle acque bianche al torrente Triolo, nella periferia est, e si viene a creare una sovrapressione di acqua che si accumula dai nuovi allacciamenti del quartiere Sant'Anna e fuoriesce dai pozzi sotterranei di raccolta". Per risolvere il problema, si attende che venga creato un canale di sfogo sotterraneo di questo flusso di acqua. "Proprio a tale scopo, c'è in programma un progetto redatto dall'ingegner Giambattista Impellizzeri - aveva annunciato l'assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Calvaruso - per una spesa di 2 milioni di euro, che prevede la realizzazione anche di pompe di sollevamento per far confluire l'acqua al torrente Triolo, e degli argini per cui è necessario provvedere ad espropriare terreni di proprietà privata". Diversi intanto gli interventi straordinari da parte del Comune per riparare falle nelle condutture idriche e fognanti in diverse zone della città. Disagi anche all'angolo tra la via Vittorio Veneto e il Corso VI Aprile - zona ad altissima densità di traffico veicolare -, che è stato transennato. E, come al solito, si vengono a creare acquitrini sulla strada provinciale Alcamo - Camporeale, dove comunque è stato avviato un progetto di riqualificazione della carreggiata (lo scorso mese di gennaio, proprio sulla pericolosità di tale strada a causa delle sue irregolarità denunciate da un lettore, pubblicai un articolo sul Giornale di Sicilia), e altre fondamentali arterie di collegamento con Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta e le varie zone rurali tra Alcamo e la Valle del Belice.
Massimo Provenza

domenica 13 settembre 2009

Da "Alcamo in chiaro" ad..."AlcaMondoInChiaro"?

Le idee viaggiano, a volte i progetti si fermano e poi ripartono. "Alcamo in chiaro" ha subìto una battuta d'arresto per qualche mese, a causa di imprevisti e di problemi in termini di disponibilità di risorse tecniche, che invece adesso sembrano in fase di risoluzione. Nei prossimi giorni effettueremo nuovi servizi filmati, in attesa di allestire il sito internet, che sarà registrato in tribunale come testata giornalistica. Intanto sto pensando di trasformarne il nome. "Alcamo in chiaro" potrebbe diventare, infatti, "AlcaMondoInChiaro": da Alcamo, tante finestre sul mondo, nel segno dell'informazione chiara, se possibile, e di un continuo confronto costruttivo in linea con le caratteristiche del giornalismo partecipativo. Ma il dibattito sulla scelta del nome rimane aperto.
LA "MISSION" DEL PROGETTO - Si tratta di un nuovo giornale online di approfondimento, in cui si parli innanzitutto di Alcamo e dintorni, e che possa spaziare su tanti temi. Un giornale che sia realizzato da pochi ma buoni giornalisti con la collaborazione di varie persone che giornalisti non sono ma che, sulla base delle proprie esperienze professionali o comunque di vita in generale, vogliano esprimere qualcosa. Escludo a priori la partecipazione di politicanti, approfittatori, grafomani: in caso contrario, renderei un pessimo servizio ai lettori. Questo nuovo mezzo d'informazione vuole dare voce anche ai più giovani con una rubrica dedicata proprio a loro.
Per realizzare questo progetto, non intendo percepire contributi da enti pubblici. Ciò che invece chiedo a voi è, semplicemente, di inviarmi le vostre testimonianze e idee. Prima di realizzare questo sito, stiamo immettendo vari filmati su You Tube per testare l'interesse che suscitano nel pubblico (per accedere al canale, clicca sul link in alto a sinistra su questo blog).
Ma perché chiamarlo Alcamo in chiaro o AlcaMondoInChiaro? Innanzitutto, ringrazio l'anonimo suggeritore - intervenuto su questo mio blog - del nome "Alcamo in chiaro". Adesso, dopo alcuni mesi, sottopongo alla vostra attenzione e valutazione la possibilità di convertirlo in "AlcaMondoInChiaro". In ogni caso, la risposta è molto semplice. Perché io attualmente vivo e lavoro come giornalista ad Alcamo, e nel portare avanti la mia attività di cronista faccio riferimento a ciò che vedo, ascolto e con cui sto a diretto contatto, insomma.
Chi è interessato a collaborare per dare corpo a questo progetto può iniziare a inviare i suoi elaborati alla mia casella di posta elettronica oppure contattarmi per ottenere maggiori delucidazioni in merito. Non escludo di aprire le porte, qualora il sito possa raggiungere un sufficiente livello di notorietà, anche ad eventuali inserzionisti. Ma intanto, la mia idea è quella di porre le basi per realizzare questo sito web contenente filmati con servizi e articoli giornalistici di approfondimento e su svariate tematiche, un blog, un'ampia sezione dedicata ai giovani e un'altra contenente importanti documenti d'archivio, e magari anche una web radio. Una testata giornalistica a tutti gli effetti, registrata in tribunale, e che intanto abbracci l'intera realtà del territorio di Alcamo e del suo comprensorio, ma che si occupi anche di vari temi ad ampio respiro, e che si rivolga ai tanti alcamesi o comunque siciliani che studiano o lavorano lontano da Alcamo.
La redazione è curata da me. Tante sono le aree tematiche che si possono affrontare. Potete inviarmi vostri elaborati oppure posso intervistarvi su vari argomenti: giovani, attualità, politica, arte, scienza e tecnologia, storia, ambiente e agricoltura, medicina, economia, sport, musica, psicologia, informatica, cinema, televisione, istruzione, architettura, internet, costume, moda, letteratura, teatro, sociologia, turismo, alimentazione, sesso...aggiungete voi. Non saranno pubblicati scritti anonimi (tranne che eventualmente come commenti sul blog). La lunghezza di ciascun post non potrà superare il limite di 5 mila battute. Gradirei che ogni collaboratore mi fornisca anche un suo recapito telefonico.

Massimo Provenza

giovedì 10 settembre 2009

Alcamo tra proclamati progetti di sviluppo, proteste dei commercianti e strade intasate

“Promuovere ad Alcamo la costituzione e l’attività di uno o più Centri commerciali naturali”. Nonostante i campanelli di allarme per la crisi economica, lanciati da analoghe realtà già esistenti nel Trapanese, tale è l’obiettivo dichiarato in questi giorni dall'amministrazione comunale di Alcamo, che ha appena pubblicato all’Albo pretorio municipale un avviso per consentire agli operatori di presentare entro due settimane la propria manifestazione d'interesse a tale progetto, che consentirebbe di riqualificare il centro storico conferendogli nuove caratteristiche per la vivibilità del territorio. Già il 10 giugno scorso il presidente regionale della Confesercenti, Giovanni Felice, ne aveva parlato con un gruppo di commercianti alcamesi interessati a costituire l’ApicasConfesercenti ad Alcamo e un centro di questo tipo. Ma proprio ad Alcamo permangono, nel frattempo, gravi difficoltà nell'attuare il Piano del traffico urbano, volto a snellire la viabilità e a ridurre la concentrazione di gas di scarico nei punti più intasati dai veicoli (problema a cui si aggiunge quello della manutenzione del tessuto viario). E questa non è una novità. Del resto, le recenti polemiche tra commercianti di piazza Ciullo, di piazza Bagolino e il Comune di Alcamo per la scelta dei luoghi degli spettacoli estivi, sono lo specchio di una complessa realtà psico-socio-economica.

A Castellammare "Ricette di legalità"

Un incontro con Andrea Vecchio, costruttore di Santa Venerina (anche la riqualificazione del Collegio dei Gesuiti di Alcamo reca la sua firma), il quale nel 2007 subì quattro attentati in quattro giorni, per presentare il suo libro “Ricette di legalità”. E' previsto per domani alle ore 21 lungo la scalinata di via Crociferi a Castellammare del Golfo. A riferirlo è l’amministrazione comunale castellammarese, che organizza tale momento di confronto e di riflessione, con gli interventi del sindaco Marzio Bresciani, del presidente dell'Antiracket di Castellammare, Diego Ponzo, e la trasmissione dello spot realizzato dalla stessa associazione. Il testo sarà introdotto dal giornalista Salvo Toscano. A seguire, la testimonianza dello stesso autore e, infine, la parola passerà al deputato regionale nonché vicepresidente della Commissione regionale Antimafia, Livio Marrocco, con la proiezione finale di uno spot contro il racket, realizzato dalla Zep. "L’incontro - spiega Bresciani - rientra nell’ambito della tre giorni “Per le antiche scale”(da domani a domenica 13 settembre), manifestazione artistico-culturale che prevede concerti, mostre, incontri e proiezioni, lungo le antiche scale del centro storico di Castellammare". Nella foto, Villa Regina Margherita.

sabato 5 settembre 2009

Com'è finita con l'Osservatorio Lavoro e Formazione ad Alcamo?

Da un mio articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia il 29 novembre 2008 (nella foto, la Pia Opera Pastore di Alcamo, i cui locali ospitano anche vari corsi di formazione professionale).

Era stato istituito, con delibera di giunta, nell'aprile del 2007. Adesso il sindaco di Alcamo, Giacomo Scala sta "approntando un tavolo tecnico - dice - con la partecipazione dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, enti vari operanti nel settore economico-commerciale-occupazionale, per renderlo operativo". Si tratta dell'Osservatorio sul lavoro e la formazione, ossia un importante strumento di monitoraggio delle dinamiche del lavoro e che già è stato sperimentato con successo in altre realtà italiane. "In tal modo - spiega Scala - la città si pone come soggetto pubblico promotore diretto di tirocini o come promotore che attiva operatori terzi del territorio, monitorandone l'attività. E' un'iniziativa che non comporterà oneri finanziari per il Comune". E' ancora in fase di sviluppo, ma consentirà di offrire al cittadino dati statistici e servizi finora inesistenti ad Alcamo, in merito alle dinamiche del mercato del lavoro. "L’Osservatorio in particolare - sottolinea infatti il primo cittadino - deve proporsi di rispondere alle domande e ai bisogni di informazioni da parte dei decisori politici, amministratori e uffici che progettano e valutano le politiche, degli operatori che lavorano nel campo dell'orientamento e della formazione professionale, e da parte delle forze sindacali e associazioni di categoria, degli studiosi che lavorano nel campo delle politiche sociali e del lavoro. Essi possono trovare una base di dati per sviluppare approfondimenti e per operare confronti con altre aree e territori. Nell'azione di ricerca e analisi critica dei dati, l'Osservatorio si avvarrà di tutte le forze sociali e istituzionali operanti nel territorio, coinvolgendo in un'azione sinergica e armonica le forze attive dei lavoratori e dei loro rappresentanti, le forze imprenditoriali, le istituzioni per un'ampia visione del mondo del lavoro e della produzione che condiziona e determina l'occupazione dei lavoratori. Saranno raccolti - conclude il sindaco di Alcamo - ed elaborati i dati delle principali fonti statistiche, con informazioni relative al lavoro e all'economia nella città con dati istituzionali (Centri per l'Impiego, Cciaa, Inail, Inps). Saranno consultabili inoltre i dati su progetti e servizi promossi dal Suap".
Si tratta di un progetto rimasto soltanto sulla carta?

giovedì 3 settembre 2009

Turismo e sviluppo. Castellammare prova a risalire anche Per Le Antiche Scale

E’ il titolo di un romanzo di Mario Tobino, di un film di Mauro Bolognini, ed è anche il nome dell'evento che anche quest’anno chiuderà l’Estate Castellammarese, dall’11 al 13 settembre. Si tratta della manifestazione artistico-culturale “Per Le Antiche Scale” (Plas, dall’acronimo), finalizzata a far conoscere e promuovere le antiche scalinate del centro storico di Castellammare del Golfo attraverso momenti di ludico intrattenimento, folclore, coreografie, documentari, mostre di fotografia e artigianato e parentesi teatrali e musicali. Giunto alla terza edizione, il Plas è organizzato dalla Proloco di Castellammare del Golfo in collaborazione con il Comune, il gruppo Zep, la cooperativa Skopelos, la Provincia di Trapani e la Regione Sicilia. Artisti di strada, mostre fotografiche e di pittura, installazioni, performance teatrali e di danza, proiezioni di cortometraggi e documentari, concerti, fumettistica, incontri letterari, promozione della gastronomia, prodotti dell’artigianato: il tutto, lungo le antiche scale del centro storico tra il corso Bernardo Mattarella, villa Regina Margherita, la scalinata di via Discesa Marina, il quartiere Chiusa, la via Crociferi, il corso Garibaldi, la piazza don Luigi Sturzo, i Quattro Canti ed il teatro Apollo. Una sorta di fiera interattiva che combinerà arte, turismo e cultura, richiamando migliaia di persone a visitare luoghi incantevoli, in particolare l'ambiente urbano compreso tra corso Bernardo Mattarella, villa Regina Margherita, Discesa Marina, quartiere Chiusa e corso Garibaldi. Nei prossimi giorni, l’amministrazione comunale ne renderà noto il programma definitivo. Proprio il centro storico, le bellezze e le tradizioni di Castellammare del Golfo saranno protagoniste nella puntata del programma televisivo "Sereno Variabile" in onda sabato 5 settembre su Rai Due. Già lo scorso 13 giugno anche la trasmissione "Linea Blu" su Rai Uno era stata dedicata al territorio castellammarese.

mercoledì 2 settembre 2009

Alcamo e l'acqua. Siamo alle solite?

"L'erogazione idrica ad Alcamo avviene adesso ogni quattro giorni"..."Adesso ogni tre giorni"... Sono giunti un paio di questi comunicati, agli organi di stampa negli ultimi due mesi, dal Palazzo di città alcamese. Il Comune, però, è costantemente accusato di non avvisare la cittadinanza con tempestività, qualora tali turnazioni vengano a variare e circa gli orari esatti in cui arrivi l'acqua nei vari quartieri. E soprattutto con l'arrivo del mese di settembre, la gente vuole sapere con quale cadenza si effettui l'approvvigionamento idropotabile. Perché, cominciando le operazioni di vendemmia, e tornando in massa dalle località di villeggiatura per stabilirsi nelle proprie abitazioni nel centro urbano, ecco che il problema si ripropone in tutta la propria complessità. E va affrontato con urgenza, anche se mai alcuna amministrazione comunale, ad Alcamo, è riuscita finora a risolverlo. Alle abbondanti piogge dello scorso inverno, è seguita un'estate senza precipitazioni rilevanti, nessuna dal 22 giugno al 29 agosto. "Com'è finita con il pozzo di Ponte Finocchio?", domandano i cittadini (cfr. il post pubblicato il 24 giugno 2009).

lunedì 31 agosto 2009

Raccolta dell'uva. Emergenze e dilemmi

"E ora che si fa, con il campo tenda per immigrati extracomunitari ad Alcamo? Lo facciamo o non lo facciamo? Se queste persone sono in regola, nessun problema. Ma se sono irregolari, adesso è reato aiutarli... Niente ospitalità, cibo, visite e quant'altro, se non hanno il permesso di soggiorno nel nostro Paese". E' la provocazione lanciata dal sindaco di Alcamo, Giacomo Scala, nei giorni scorsi.
Correva il mese di settembre del 2000, quando con un articolo pubblicato sul mensile alcamese "Il Bonifato" misi in evidenza le disumane condizioni di vita ad Alcamo dei tanti immigrati, in gran parte nordafricani, arruolati nelle "ciurme" per la vendemmia: costretti, al termine della dura giornata di lavoro nelle campagne, a bivaccare e a dormire durante la notte all'addiaccio o all'interno di autovetture parcheggiate negli spiazzi cittadini, e senza adeguati servizi igienici né assistenza sanitaria. Una mentalità quantomeno dotata di senso pratico umanitario suggeriva di mettere a disposizione ampi locali pubblici per venire incontro alle esigenze di queste persone - nei limiti del rispetto delle regole ma nella consapevolezza che si tratta pur sempre di esseri umani - offrendo pasti caldi o comunque la possibilità di ripararsi dalle intemperie. Mancava però una vera e propria organizzazione per accogliere questi lavoratori, molti dei quali ancor oggi dimostrano di avere anche un buon livello di preparazione culturale e professionale, oltre che doti umane. Nel corso degli anni successivi, qualcosa ad Alcamo si è mosso, in direzione di una migliore accoglienza, anche se in Italia, Paese delle mille contraddizioni, questa materia è sempre più dibattuta per la sua complessità. Fatto sta che in Sicilia la raccolta dell'uva è affidata ormai, per la maggior parte, alle mani di tali persone, se non a moderni mezzi meccanici. E anche quest'anno, il Comune di Alcamo ha disposto di realizzare "un campo immigrati per i lavoratori non residenti e/o extracomunitari in occasione della vendemmia per il periodo compreso tra il 28 agosto e il 4 ottobre 2009", in base all'ordinanza sindacale 296 del 13 agosto 2009.
"Il Comune di Alcamo, il Centro di ospitalità "Matteo 25.35” in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, la Caritas diocesana e il Centro ascolto per immigrati “Padre Nino Aparo” dell'Unitre - si legge in una nota diramata oggi dall'amministrazione comunale alcamese - realizzano il Campo di assistenza temporanea per l'ospitalità agli immigrati, nella nostra città per la vendemmia, nel campo sportivo comunale "Sant'Ippolito" in via Balduino. Il Campo offre la possibilità di pernottamento, servizi igienici (bagni, docce, lavanderia), un pasto caldo al giorno (i pasti sono offerti gratuitamente dalla Caritas diocesana), assistenza sanitaria di primo soccorso, consulenza legale. L'ingresso per il pernottamento è consentito solo a chi possiede il permesso di soggiorno. All'ingresso bisogna presentare un documento di riconoscimento, mentre per il pernottamento bisogna versare un contributo di 2 euro al giorno, di cui sarà rilasciata regolare ricevuta. E' fatto divieto di permanenza nel campo in mancanza di pagamento, ed è fatto divieto assoluto di consumare alcolici all'interno del campo. Ogni ospite dovrà attenersi alle disposizioni che verranno impartite dai responsabili del campo, dovrà avere comportamenti rispettosi della disciplina, altrimenti sarà allontanato dal campo. E' fatto divieto di bivacco nei giardini e nelle aree pubbliche della città. Il sindaco Giacomo Scala e l’assessore comunale ai Servizi sociali, Giuseppe Scibilia, nell’augurare una buona permanenza nel campo e un buon lavoro, sono certi che le regole suddette saranno rispettate".
La crisi del settore vitivinicolo in Sicilia, intanto, è sotto gli occhi di tutti. Mentre l'Unione europea ha incentivato con corposi finanziamenti l'estirpazione di vigneti (cfr. anche Da Alcamo e dintorni, il punto sulla vendemmia pubblicato il 9 settembre 2008).
Massimo Provenza

domenica 30 agosto 2009

Da Bunifat alla fornace del Crimiso. Archeologi alla scoperta di Alcamo

Dopo il rinvenimento, nei primi anni Duemila, di una fornace di età romana in contrada Foggia tra Alcamo e Castellammare del Golfo (vicino alla foce del fiume San Bartolomeo noto agli antichi con il nome di Crimiso e sede di epiche, sanguinose battaglie), ma anche di interessanti reperti nella zona del monte Ferricini tra Alcamo e Camporeale e che, secondo lo studioso Ignazio Messana, proverebbero l'esistenza di un santuario di Demetra databile tra i secoli VI e V avanti Cristo, in tempi più recenti la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Trapani sta ponendo grande attenzione anche ai reperti archeologici custoditi in cima alla montagna di Alcamo. E in questi giorni ha reso nota una sintesi preliminare dei risultati dell’indagine archeologica portata avanti dal Gruppo archeologico Drepanon nell’ambito del “Progetto Bunifat”, svoltosi anche quest’anno sul Monte Bonifato, dal 20 luglio al primo agosto (responsabili del campo e del cantiere archeologici rispettivamente Antonino Filippi e Pierfrancesco Vecchio, mentre hanno collaborato allo scavo le archeologhe Luana Poma e Claudia Filippi e, per il rilievo topografico, l’Istituto tecnico “Caruso” di Alcamo, responsabile il professor Angelo Vitale). “L’estensione del saggio principale (circa 16 x 5 metri) - riferisce la dirigente Rossella Giglio - ha consentito di mettere in luce una porzione abbastanza ampia dell’abitato indigeno, con ogni probabilità di età arcaica e tardo - arcaica (VII - VI secolo a.C.), e ha fornito una preliminare sequenza stratigrafica per la ricostruzione della cronologia del sito. A sud-ovest del saggio principale, lo scavo, per una piccola porzione, all’interno di una unità abitativa assegnabile alla tarda età medievale, ha messo in evidenza come le fondazioni di questo edificio siano state impiantate direttamente sopra la distruzione della fase indigena, preservando in buona parte i muri e i depositi archeologici del sito più antico. L’analisi preliminare dei materiali ceramici ha posto in risalto la presenza di ceramica di importazione greca durante la vita del sito indigeno, indice di rapporti duraturi con l’elemento ellenico coloniale”. (Altri dettagli sono stati pubblicati nei giorni scorsi sul Giornale di Sicilia)

sabato 29 agosto 2009

E per Palermo...?


Sulla strada provinciale 55 Alcamo – Alcamo Marina, in contrada San Gaetano allo svincolo per l’autostrada c’è un solo pannello di segnaletica verticale verde indicante Trapani e in procinto di cadere a terra. Da oltre due mesi, quello che indica Palermo non esiste più, divelto a causa di un incidente. Naturale, quindi, la confusione per i turisti che, scendendo da Alcamo, devono immettersi sulla bretella per l’A29 Palermo - Mazara del Vallo in direzione Palermo.

mercoledì 26 agosto 2009

Mediterraneo in fiamme

Nelle foto in basso, un Canadair e un elicottero della Forestale caricano acqua dal Golfo di Castellammare per domare le fiamme divampate oggi nelle campagne tra Alcamo, Castellammare e Calatafimi Segesta.
Non si tratta di incendi paragonabili a quelli che in questi ultimi giorni hanno devastato la Grecia e che hanno messo in ginocchio, durante quest'estate, anche vaste aree in Spagna, Turchia, Sardegna, Francia, Portogallo. Ma dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani hanno appena riferito di avere effettuato, nella sola giornata di oggi, 35 interventi in tutto il Trapanese, Pantelleria compresa, per domare roghi di varia entità.








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Benvenuti a bordo del mio blog. Qui trovate alcune mie riflessioni, immagini, appunti e spunti su cui potete intervenire in qualsiasi momento esprimendo il vostro parere o le vostre critiche costruttive. Sono un giornalista professionista. Scrivo per il Giornale di Sicilia, in qualità di corrispondente dalla zona di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, spaziando dalla cronaca allo sport e alle foto. Laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo), sono iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti dal 2006. Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi visita questo blog, fare nuove conoscenze e intraprendere collaborazioni anche con altre realtà che operano nel mondo dell'informazione, purché sia autorevole e non strumentalizzata. Chi vuole può contattarmi su Facebook o telefonarmi al 3355735207 (ma non rispondo agli anonimi o cosiddetti "numeri privati") oppure inviarmi un messaggio al mio indirizzo di posta elettronica: massimoprovenza@email.it

cenni sulle mie esperienze giornalistiche

Il mio primo articolo su un giornale apparve il 13 dicembre 1997: rubrica Cronaca in classe, Giornale di Sicilia, argomento la riqualificazione di una villa pubblica in piazza Pittore Renda ad Alcamo. Il 29 ottobre 1998 mi telefonarono dalla segreteria dell'Università degli Studi di Palermo per comunicarmi di essermi classificato 33esimo (150 i posti disponibili) nella prova di selezione tra gli oltre mille aspiranti all'iscrizione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Nel frattempo, diversi articoli sul mensile alcamese Il Bonifato e poi qualcuno sul Segestano. Dal 2002 la mia attività di praticantato giornalistico. Dall'ottobre 2005 faccio il corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia, sul quale del resto avevo già in precedenza pubblicato alcuni brevi articoli. E' infatti a partire da quel periodo che, dopo essermi laureato nel luglio 2005, mi è stato richiesto di fare le cronache delle partite di calcio dell'Alcamo. Intanto il 20 luglio di quell'anno avevo conseguito il titolo accademico in Scienze della comunicazione, dopo aver completato il tirocinio per l'abilitazione professionale. Un paio di mesi dedicati a prepararmi per l'esame di abilitazione professionale, riflettendo anche sulla possibilità di dare un seguito alla collaborazione avviata durante gli stage nei mesi precedenti a Palermo con l'Ansa, Tgs e il quotidiano La Sicilia, senza trascurare quella di collaborare per la cronaca della provincia di Trapani. Poi una chiamata dalla redazione trapanese del Giornale di Sicilia per mettermi in prova come corrispondente per il calcio. Una delle mie passioni. Non potevo rinunciare. Intanto, il 31 ottobre 2005 ho sostenuto a Roma l'esame scritto (con macchina da scrivere, obbligatoria...) per diventare giornalista professionista, poi la prova orale il 23 febbraio 2006 ricevendo dalla commissione nazionale lusinghieri riconoscimenti per i miei elaborati del 31 ottobre, valutati tra i migliori su un migliaio di partecipanti.
Cliccando qui trovate i miei articoli e servizi per Ateneonline, la testata giornalistica dell'Università di Palermo, realizzati tra il novembre 2002 e l'ottobre 2004. Ho anche collaborato per il mensile Regione Mediterranea, pubblicando alcune inchieste. Il mio primo stage bimestrale l'ho svolto alla redazione palermitana de La Sicilia, con una ventina di articoli firmati. Poi, altri due mesi alla redazione televisiva di Tgs. E, infine, all'Ansa con diversi lanci di agenzia. Esperienze, insomma, molto formative sul piano professionale. Come corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia finora ho avuto la possibilità di cimentarmi su vari argomenti, dallo sport alla cronaca bianca e nera, e su cui ho pubblicato migliaia di pezzi principalmente su Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta. Collaboro all'occorrenza anche con l'agenzia di stampa ItaliaMedia. Dal 2007 collaboro anche con la Publikompass per la stesura di testi redazionali da pubblicare sul Giornale di Sicilia. Nel marzo 2009 ho iniziato a pubblicare su un canale You Tube alcune mie interviste filmate, nella prospettiva di inserirle in un nuovo webmagazine che è in fase di progettazione e che sarà da me diretto. Dall'ottobre 2009, proprio a tal proposito, è attivo AlcaMondoBlog, un esperimento di giornalismo partecipativo.

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