Aumentano le piogge, e più carenti diventano le risorse idriche. E’ il paradosso che si verifica ad Alcamo. In perenne attesa di poter utilizzare il tanto annunciato pozzo di Ponte Finocchio, gli alcamesi sono stati costretti, negli ultimi giorni, a fare i conti con turni di 5-6 giorni (nel dicembre del 2008 si arrivò a una cadenza di 8 giorni) per quanto riguarda l’erogazione dell'acqua, a causa dei guasti causati dal maltempo. In concomitanza con il periodo della vendemmia e del ritorno ad Alcamo da parte di oltre 25 mila cittadini che dalle proprie residenze di villeggiatura si trasferiscono nuovamente nelle abitazioni del centro urbano. “Purtroppo le avverse condizioni meteorologiche di questi ultimi tempi hanno determinato black-out agli impianti elettrici sia del dissalatore di Nubia a Trapani, che alla sezione di sollevamento di contrada Cicala mandando in corto circuito gli impianti dei pozzetti di distribuzione”, hanno riferito dal Comune, in attesa che i tecnici riparassero tali guasti. Intanto, però, oggi è andato
ancora una volta il tilt, il dissalatore trapanese, che serve gran parte degli acquedotti del Trapanese, compreso quello del Comune di Alcamo. "Nuovi disagi sono annunciati a partire da domani - si legge in una nota diffusa dal Comune di Trapani -, per l’ennesimo blocco del dissalatore di Nubia, a causa di una rottura verificatasi lungo la condotta acqua mare all’interno della riserva delle saline, nel territorio del Comune di Paceco. Siciliacque, ente gestore del dissalatore, ha comunicato che prima dell’inizio dei lavori occorrerà procedere ad una serie di attività propedeutiche e, in questo periodo, le uniche risorse disponibili saranno limitate alla riserva contenuta nel serbatoio, pari a circa 8 mila metri cubi. L’ente ha provveduto pertanto a definire il programma di distribuzione dell’acqua per i prossimi due giorni, non prevedendo l’erogazione per Trapani, distribuendola negli altri Comuni che sono totalmente serviti dal dissalatore. Ciò ovviamente determinerà gravi disservizi nel territorio di Trapani. Peraltro, la situazione, indipendentemente dal guasto tecnico, potrebbe aggravarsi ulteriormente già a partire da giovedì, poiché, come il Comune ha appreso da una comunicazione della Prefettura, il dissalatore potrebbe essere fermato per la mancanza di energia necessaria ad alimentare i processi termici di dissalazione dell’acqua, a causa del mancato pagamento, da parte dell’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, delle forniture di gas metano relative agli anni 2008 – 2009. Disagi anche nelle frazioni di Fulgatore, Ummari, Mokarta, Milo, a causa di una rottura sulla condotta di Balata Inici. I lavori di riparazione inizieranno domani mattina e dovrebbero concludersi entro le prossime 48 ore".
Il deputato all'Ars Livio Marrocco (Pdl) ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e all’assessore al Bilancio, Roberto Di Mauro, nella quale si chiede di "scongiurare la chiusura dell’impianto di dissalazione di Trapani, gestito dalla Siciliacque, che provvede a fronteggiare l’emergenza idrica dell’Agroericino e di un vasto territorio delle province di Trapani e di Agrigento. La Siciliacque – spiega Marrocco nell’interrogazione – alimenta l’impianto con il gas metano fornito dall’Eni Gas e Power Spa che vanta un credito, da parte della Regione, di circa 33 milioni di euro, ascrivibili alle forniture di gas negli anni 2008 e 2009. Ad oggi, la Regione non ha provveduto a saldare l’importo delle forniture e l’Eni Gas e Power Spa minaccia di sospendere l’erogazione del gas a partire dal primo ottobre. La cessata erogazione di gas, provocando il fermo del dissalatore, comporterebbe, nei territori serviti dall’impianto, una crisi idrica di notevole proporzioni, di grave disagio per la popolazione e gravi danni per l’agricoltura".
Massimo Provenza
Gentile Signor Provenza
RispondiEliminaleggo AlcaMondoBlog con molto interesse
e desidero RingraziarLa per darmi un`altra fonte
dove posso avere notizie della mia Alcamo
un grazie da parte di un Cuore d`emigrante
LACRIMI AMARI
Vitti, occhi canciari culuri
e na manu stanca salutari
lu cori era chinu di duluri
la navi era pronta pi salpari
tri fimmini c’eranu dda matina
me matri, me soru, e la me zita
chiancianu tutti tri`a la marina
sti fimmini chi sunnu la me vita
Vaiu, fazzu du sordi e ritornu
ci rissi a tutti tre, cu tantu amuri
emigru cinc`anni e poi tornu
vuatri pi mia prigati lu Signuri
li lassu chi si dunanu cunfortu
stritti abbrazzati comu fussi una
la navi lentamenti lassa lu portu
cu n’emigranti ncerca di furtuna
sona la sirena, volanu l’asceddi
viu lu celu n’anticchia annighiari
di l’occhi mi scinninu du attareddi
pregu a Diu di prestu riturnari
Alcamese
( Vito Bologna )
AIUTO !!! emergenza acqua ad Alcamo e la stampa locale stano tutti zitti(tv/giornale),perchè ? l'unico blog serio e trasparente che si occupa dei veri problemi di Alcamo è questo ! per questo voglio dire che l'acqua ad Alcamo sta arrivando ogni 8/9 giorni,noi cittadini non possiamo piu vivere sempre con la speranza di quando arriva l'acqua ? l'Ufficio URP a cosa serve ? perche non informa i cittadini ? Legalità e trasparenza ad Alcamo da chi andare ?
RispondiEliminaTramite il Giornale di Sicilia tantissime volte si è trattato questo tema dei disservizi nell'approvvigionamento idrico ad Alcamo. Invito, inoltre, a leggere il nuovo AlcaMondoBlog per aggiornarsi costantemente.
RispondiEliminahttp://alcamondoblog.wordpress.com/