sabato 28 febbraio 2009

Calatafimi, Piero Grasso intervistato dagli studenti: "La speranza siete voi giovani"

Pubblico qui una parte dell'articolo che uscirà domani sul Giornale di Sicilia, riguardante l'incontro di stamane organizzato da "Libera" a Calatafimi-Segesta tra il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso (nella foto a lato) e gli studenti delle scuole superiori di tutta la provincia di Trapani, per l'assegnazione del Premio giornalistico scolastico "Mauro Rostagno" (nella foto in basso, Grasso con Margherita Asta di "Libera").
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CALATAFIMI-SEGESTA. “L’operare criminale si fa più sottile e intangibile. Quanto è labile il confine tra “favoreggiamento” e “innocente amicizia”? Per quale motivo le istituzioni non si mobilitano per riutilizzare in tempi brevi i beni immobili confiscati alla mafia? In che modo si può sradicare il familismo amorale, cioè quell’atteggiamento cinico ed egoistico che mira soltanto al perseguimento del proprio interesse a discapito del bene della collettività?”. Si sviluppa, in sintesi, su questi punti, l’intervista vincitrice ieri del Primo concorso provinciale di giornalismo scolastico “Mauro Rostagno”, organizzato dal coordinamento provinciale di “Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, sul tema “Lotta alle mafie e società responsabile. Luci e ombre sulla strada percorsa e su quella da percorrere”. All’evento hanno partecipato ieri mattina oltre cinquecento tra studenti, docenti, rappresentanti delle istituzioni e cittadini vari, che hanno incontrato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso al Cine Teatro Alhambra. Alla fine, una giuria presieduta dal giornalista Roberto Morrione e composta dagli altri cronisti Lirio Abbate, Rino Giacalone, Francesco La Licata e Giorgio Santelli, ha individuato l’istituto che ha prodotto la più incisiva intervista a Grasso. Si tratta del magistrale alcamese “Vito Fazio Allmayer”, su un totale di 17 scuole partecipanti tra Alcamo, Mazara del Vallo, Erice, Castelvetrano, Trapani, Marsala e Partanna, e tre di queste selezionate per rivolgergli in pubblico i quesiti.
“Il rapporto tra la mafia, la politica, l’economia è di reciproca dipendenza – ha spiegato Grasso - e si fonda soprattutto sul clientelismo e appunto sul familismo amorale, sulla capacità dei cosiddetti “colletti bianchi” di “ripulire” il denaro sporco immettendolo in canali finanziari che si confondono con altri, sull’indurre imprenditori e commercianti a pagare il pizzo in cambio di una “protezione” che in realtà non è protezione da un pericolo esterno alla mafia bensì dalla violenza della mafia stessa, e su molteplici forme di sfruttamento, dal traffico di droga e di armi a quello di esseri umani e alle ecomafie. La natura umana purtroppo è fatta così - ha osservato realisticamente Grasso, senza però escludere la necessità di sperare e agire per migliorare la qualità dell'essere e della convivenza sociale -, e certi retaggi si perpetuano nel corso dei millenni: basti pensare a ciò che avveniva ai tempi di Verre (governatore della Sicilia in piena epoca dell’impero romano, ndr), ben oltre venti secoli addietro”. Nel corso della conferenza, sono state affrontate anche altre spinose e attualissime questioni: i limiti nella facoltà di indagare sulla base di intercettazioni, l’imbavagliamento della stampa, il delicato equilibrio tra possibilità di utilizzo di certe informazioni da parte dei cronisti e inquinamento delle indagini.
Il dibattito è stato moderato da Norma Ferrara di “Libera Informazione”, con gli interventi di Margherita Asta (figlia di Barbara Rizzo Asta che assieme ai due figlioletti gemelli Salvatore e Giuseppe trovò la morte nell'attentato al giudice Carlo Palermo il 2 aprile 1985 a Pizzolungo) e Vito D’Angelo, rispettivamente coordinatrice provinciale e referente del presidio calatafimese di “Libera”, e di vari rappresentanti delle amministrazioni comunali e provinciale. “Su 49 istituti superiori di tutto il Trapanese – ha detto D’Angelo – ci sono giunti 311 messaggi di posta elettronica e diverse telefonate. Siamo rimasti colpiti nell’apprendere che una scuola, a causa di indisponibilità economiche per organizzare il viaggio in autobus, non ha avuto la possibilità di venire qui a Calatafimi. Ciò significa che, se non si sostiene la scuola, non si va da nessuna parte. Che cosa possono sperare i giovani, se già tra i banchi di scuola avvertono questo clima di indifferenza e se la voglia di cambiare rimane soltanto retorica?”
Massimo Provenza

martedì 24 febbraio 2009

Che cosa ci dice quest'immagine?


ALCAMO. Parco pubblico con la statua di San Pio da Pietrelcina, in viale Europa, frequentato giorno e notte da giovani allo sbando.




sabato 14 febbraio 2009

Alcamo e la sua cornice oggi: atmosfera polare



















ALCAMO. Nelle foto, partendo in alto da sinistra: 1 - i tetti delle abitazioni e sullo sfondo le cupole della Chiesa Madre e della chiesa del Collegio; 2 - la Pia Opera Pastore e, sullo sfondo, Castellammare del Golfo e Monte Inici; 3 - le montagne di Palermo; 4 - Monte Bonifato sullo sfondo (mattina); 5 - Monte Inici sullo sfondo (tramonto); 6 - Monte Bonifato sullo sfondo (tramonto); 7 - idem (crepuscolo).








venerdì 13 febbraio 2009

...E dalla neve sulle montagne, al gelo in prima pagina


Lago di Como? No, Golfo di Castellammare

Ecco il paesaggio "alpino" con cui si è presentato stamane il monte Sparagio, che con i suoi 1110 metri sovrasta i territori di Castellammare del Golfo, Buseto Palizzolo e San Vito Lo Capo, e rappresenta la vetta più alta della provincia di Trapani. Ai suoi piedi, Scopello. La foto è stata scattata ad Alcamo Marina.

lunedì 2 febbraio 2009

Comanda la natura

































1 febbraio 2009. Alcune immagini dopo la tempesta abbattutasi nella notte tra sabato e domenica sui territori di Alcamo (in particolare Alcamo Marina), Castellammare del Golfo e Calatafimi-Segesta, le cui amministrazioni comunali assieme alla Provincia di Trapani hanno quindi chiesto lo stato di calamità.

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Benvenuti a bordo del mio blog. Qui trovate alcune mie riflessioni, immagini, appunti e spunti su cui potete intervenire in qualsiasi momento esprimendo il vostro parere o le vostre critiche costruttive. Sono un giornalista professionista. Scrivo per il Giornale di Sicilia, in qualità di corrispondente dalla zona di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, spaziando dalla cronaca allo sport e alle foto. Laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo), sono iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti dal 2006. Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi visita questo blog, fare nuove conoscenze e intraprendere collaborazioni anche con altre realtà che operano nel mondo dell'informazione, purché sia autorevole e non strumentalizzata. Chi vuole può contattarmi su Facebook o telefonarmi al 3355735207 (ma non rispondo agli anonimi o cosiddetti "numeri privati") oppure inviarmi un messaggio al mio indirizzo di posta elettronica: massimoprovenza@email.it

cenni sulle mie esperienze giornalistiche

Il mio primo articolo su un giornale apparve il 13 dicembre 1997: rubrica Cronaca in classe, Giornale di Sicilia, argomento la riqualificazione di una villa pubblica in piazza Pittore Renda ad Alcamo. Il 29 ottobre 1998 mi telefonarono dalla segreteria dell'Università degli Studi di Palermo per comunicarmi di essermi classificato 33esimo (150 i posti disponibili) nella prova di selezione tra gli oltre mille aspiranti all'iscrizione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Nel frattempo, diversi articoli sul mensile alcamese Il Bonifato e poi qualcuno sul Segestano. Dal 2002 la mia attività di praticantato giornalistico. Dall'ottobre 2005 faccio il corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia, sul quale del resto avevo già in precedenza pubblicato alcuni brevi articoli. E' infatti a partire da quel periodo che, dopo essermi laureato nel luglio 2005, mi è stato richiesto di fare le cronache delle partite di calcio dell'Alcamo. Intanto il 20 luglio di quell'anno avevo conseguito il titolo accademico in Scienze della comunicazione, dopo aver completato il tirocinio per l'abilitazione professionale. Un paio di mesi dedicati a prepararmi per l'esame di abilitazione professionale, riflettendo anche sulla possibilità di dare un seguito alla collaborazione avviata durante gli stage nei mesi precedenti a Palermo con l'Ansa, Tgs e il quotidiano La Sicilia, senza trascurare quella di collaborare per la cronaca della provincia di Trapani. Poi una chiamata dalla redazione trapanese del Giornale di Sicilia per mettermi in prova come corrispondente per il calcio. Una delle mie passioni. Non potevo rinunciare. Intanto, il 31 ottobre 2005 ho sostenuto a Roma l'esame scritto (con macchina da scrivere, obbligatoria...) per diventare giornalista professionista, poi la prova orale il 23 febbraio 2006 ricevendo dalla commissione nazionale lusinghieri riconoscimenti per i miei elaborati del 31 ottobre, valutati tra i migliori su un migliaio di partecipanti.
Cliccando qui trovate i miei articoli e servizi per Ateneonline, la testata giornalistica dell'Università di Palermo, realizzati tra il novembre 2002 e l'ottobre 2004. Ho anche collaborato per il mensile Regione Mediterranea, pubblicando alcune inchieste. Il mio primo stage bimestrale l'ho svolto alla redazione palermitana de La Sicilia, con una ventina di articoli firmati. Poi, altri due mesi alla redazione televisiva di Tgs. E, infine, all'Ansa con diversi lanci di agenzia. Esperienze, insomma, molto formative sul piano professionale. Come corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia finora ho avuto la possibilità di cimentarmi su vari argomenti, dallo sport alla cronaca bianca e nera, e su cui ho pubblicato migliaia di pezzi principalmente su Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta. Collaboro all'occorrenza anche con l'agenzia di stampa ItaliaMedia. Dal 2007 collaboro anche con la Publikompass per la stesura di testi redazionali da pubblicare sul Giornale di Sicilia. Nel marzo 2009 ho iniziato a pubblicare su un canale You Tube alcune mie interviste filmate, nella prospettiva di inserirle in un nuovo webmagazine che è in fase di progettazione e che sarà da me diretto. Dall'ottobre 2009, proprio a tal proposito, è attivo AlcaMondoBlog, un esperimento di giornalismo partecipativo.

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