Intanto, non si registrano novità per quanto concerne la vertenza tra Anas e Ferrovie dello Stato in merito all’apertura (o meglio, al corretto utilizzo, considerato che, di fatto, pedoni e veicoli ormai vi transitano tranquillamente) del sottopasso realizzato in contrada Ex Fermata Treno e che dovrebbe, in teoria, consentire di raggiungere l’ex Tonnara rendendo più fluido il traffico delle auto, che soprattutto nelle serate del fine settimana si paralizza. Si tratta di un’opera molto discussa. Fu avviata, ricordiamo, nel 1991 sopprimendo il caratteristico casello e il passaggio a livello che conduceva dritti verso la spiaggia oltre che verso la Tonnara (cfr. il post pubblicato su questo blog il 15 aprile 2009).
Rimane costante lo stato di allerta, ad Alcamo Marina, per quanto riguarda il pericolo di frane, che interessa centinaia di villette e palazzine anche a tre, quattro e più piani costruite nel corso degli ultimi quarant'anni, arroccate sulle colline in calcarenite (in dialetto, "timpuna") di Alcamo Marina. Più volte negli anni passati straripò il torrente Canalotto, a monte della strada statale 187, provocando ingenti danni alle colture per ben 5 chilometri del suo percorso. Del resto, è ancora vivo il ricordo dell'alluvione che nella mattinata del 12 agosto 1997 (giusto oggi, dodici anni fa) sconvolse Alcamo e Alcamo Marina, mentre si notano tuttora le conseguenze di quella che nella notte dello scorso primo febbraio mise in ginocchio i territori di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta: ad Alcamo Marina, ai gravi disagi per la frana generatasi a monte della Tonnara, invadendo di fango, massi e tronchi d'alberi le villette e anche un bar al margine della Statale, con il pericolo di ulteriori crolli anche di abitazioni, si aggiunse l'ennesimo smottamento tale da bloccare l'ultimo tratto della strada comunale che da contrada Palma sbocca nei pressi dell'intersezione, in zona Canalotto, tra la Provinciale 55 e la Statale 187. Proprio su quelle colline insiste una selva di case di villeggiatura. Altri smottamenti bloccarono invece per alcuni giorni, un anno fa, la strada comunale che da contrada Pigne di don Fabrizio conduce ad Alcamo Marina.
Massimo Provenza
Rimane costante lo stato di allerta, ad Alcamo Marina, per quanto riguarda il pericolo di frane, che interessa centinaia di villette e palazzine anche a tre, quattro e più piani costruite nel corso degli ultimi quarant'anni, arroccate sulle colline in calcarenite (in dialetto, "timpuna") di Alcamo Marina. Più volte negli anni passati straripò il torrente Canalotto, a monte della strada statale 187, provocando ingenti danni alle colture per ben 5 chilometri del suo percorso. Del resto, è ancora vivo il ricordo dell'alluvione che nella mattinata del 12 agosto 1997 (giusto oggi, dodici anni fa) sconvolse Alcamo e Alcamo Marina, mentre si notano tuttora le conseguenze di quella che nella notte dello scorso primo febbraio mise in ginocchio i territori di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta: ad Alcamo Marina, ai gravi disagi per la frana generatasi a monte della Tonnara, invadendo di fango, massi e tronchi d'alberi le villette e anche un bar al margine della Statale, con il pericolo di ulteriori crolli anche di abitazioni, si aggiunse l'ennesimo smottamento tale da bloccare l'ultimo tratto della strada comunale che da contrada Palma sbocca nei pressi dell'intersezione, in zona Canalotto, tra la Provinciale 55 e la Statale 187. Proprio su quelle colline insiste una selva di case di villeggiatura. Altri smottamenti bloccarono invece per alcuni giorni, un anno fa, la strada comunale che da contrada Pigne di don Fabrizio conduce ad Alcamo Marina.
Massimo Provenza
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