martedì 23 dicembre 2008

Domande e risposte Alcamo-Bonn verso l'Apeiron

Ho avuto modo di dialogare via internet, ancora una volta ieri sera, con Violetta Impellizzeri dopo averla intervistata via telefono alcuni giorni prima. La conversazione è diventata sempre più interessante e coinvolgente. Non soltanto utile per approfondire alcuni aspetti di ciò che ha avuto modo di scandagliare con il telescopio e con i vari strumenti a sua disposizione, lì al Max Planck Institute di Bonn dove porta avanti la sua attività di studiosa. Ha infatti scoperto l'esistenza di onde elettromagnetiche emesse dall'acqua 11 miliardi di anni fa. Che cosa significa? "Ciò ci consente di conoscere l'Universo - spiega - com'era alle origini. Ed è sorprendente - sottolinea - avere testimonianze di questo tipo, considerato che secondo le teorie di gran parte degli studiosi l'acqua si sarebbe formata molto tempo dopo". La discussione si è poi spinta ben oltre l'astrofisica, per affrontare tematiche filosofiche ed escatologiche. E comunque, Violetta si dice "molto scettica sulla possibilità che esistano, almeno nella nostra galassia, altre forme di vita intelligente". Non è molto propensa, quindi, a credere nell'esistenza degli alieni. Ma che esista un Sommo Artefice dell'Universo e che anche dopo la nostra morte "non tutto vada perduto, ma si conservi - come lei stessa ammette - energia" sono argomenti che affascinano molto la giovane ricercatrice alcamese. A tal proposito abbiamo anche parlato di buddhismo, sfiorando il tema della reincarnazione. Ma in fondo, che si tratti di buddhismo o cristianesimo o quant'altro, importa relativamente: c'è Qualcosa che porta avanti alla perfezione l'Universo. Quindi, il destino ultimo della nostra esistenza, nonché la possibilità che il Tutto sia stato creato da un'Intelligenza suprema, sono temi che Violetta affronta con parecchio interesse, così come diventa intrigante studiare la mente. "Il funzionamento del cervello umano - osserva - è la cosa più misteriosa che esista. Più misteriosa del cosmo. Immagino che sia opera di un raffinatissimo Cervello che sia stato capace di generare l'Universo e la Vita". Di sicuro, se tutte le branche scientifiche cooperassero meglio per un proficuo scambio di saperi e di metodologie pratiche, la Scienza in generale sarebbe più al servizio dello Sviluppo. "Ma purtroppo oggi - dichiara con amarezza Violetta - non è così. Ci sono molte specializzazioni, ma troppi compartimenti stagni permangono nel mondo scientifico".
Ritengo opportuno riportare la parte finale della nostra conversazione, che si è andata sempre più incentrando su aspetti di carattere metafisico.
VIOLETTE: Quando ho iniziato l'Universitá credevo al potere del CASO, della statistica...
MASSIMO: E se invece esistesse un Ente supremo che governa il Tutto? E perché esiste ciò che noi definiamo "male"? Forse alla fine quest'Ente supremo trionfa sempre unendo a sè anche ciò che noi chiamiamo errore o male?
V.: "Sì, le leggi della fisica sono leggi. Il male è soggettivo, una bistecca è male per il vitello, e non per l'uomo. Ma il mondo è bello per tutte le creature.
M.: Secondo te, siamo noi esseri umani a creare la distinzione tra bene e male?
V.: Di questo non sono convinta. L'uomo per me è importante come gli altri animali... Anche se non sono vegetariana.
M.: Infatti, se fosse il contrario vivremmo nel caos totale. E l'uomo cerca di imitare Dio creando leggi, istituzioni, per stabilire un ordine, insomma, che però ancora è soltanto una pallida immagine dell'ordine universale. Nel frattempo, le dinamiche biologiche, fisiche, e la chimica proseguono. Continua il ciclo della vita...
V.: Siamo tutti figli di Dio, e tutti ci comportiamo a sua immagine e somiglianza, compresi gli animali. Sono d'accordo col tuo discorso, ma io ci metto anche gli animali, che forse riescono ancora a comportarsi nel rispetto di ciò che Dio ha creato: la Natura. Per Dio intendo la Natura stessa, o qualcosa di superiore, non necessariamente il Dio cattolico.
M.: Sono d'accordo, ma le guerre, le atrocità che si perpetuano, come si spiegano? Come processi incompiuti di questa tendenza all'ordine universale?
V.: Le catastrofi fanno parte della natura, l'Universo è violento.
M.: O comunque sono processi necessari all'esplicarsi di quest'evoluzione dell'Universo e quindi dell'Uomo stesso?
V.: I buchi neri sono violentissimi.
M.: Quindi non c'è speranza di uscire dal circolo vizioso?
V.: Sì. Credo di si. L'Universo, le galassie, la Terra.. tutto cambia e si muove. Quello che noi vediamo come una catastrofe..cioè il significato a una catastrofe, alle guerre, alla sofferenza.. glielo attribuiamo noi nella nostra piccola vita. Noi siamo nulla nell'Universo. Ma siamo TUTTO per noi stessi. Credo che questi due concetti siano entrambi giusti e non si contraddicano. L'Uomo è crudele, ma senza empatia e amore saremmo ancora più paurosi e devastanti... Un Dio ci deve essere per forza :)
Massimo Provenza

venerdì 19 dicembre 2008

La storia di un'alcamese che ha trovato l'acqua oltre le stelle

La notizia è stata pubblicata ieri sul Giornale di Sicilia in cronaca nazionale, anche con un mio articolo che riporta la mia intervista telefonica alla ricercatrice Violette Impellizzeri di Alcamo, la quale ha fatto la curiosa scoperta. L'edizione di ieri della prestigiosa rivista scientifica Nature ha dedicato un ampio servizio ai risultati di questi studi.

venerdì 12 dicembre 2008

"Meno campioni, più uomini. Il calcio per comunicare"

ALCAMO. Non soltanto un pallone calciato da un piede all'altro verso una porta e con la smania di vincere. Ma qualcosa di più profondo. Etica, solidarietà, comunicazione volta a promuovere la sana crescita delle nuove generazioni diffondendo la cultura del reciproco rispetto, della tolleranza, dell'interculturalità costruttiva in un mondo minato alle fondamenta da incomprensioni e da una gestione distruttiva degli ancestrali istinti. In sintesi, "Meno campioni e più uomini. Il calcio per comunicare". E' su questo tema che si è svolto ieri mattina al Centro Marconi il Primo convegno etico-sportivo organizzato dalla Scuola calcio Adelkam e dall'Associazione culturale "Gianluca Ferrara" (fondata da Santo Ferrara in onore del figlio prematuramente deceduto) promotrici di un protocollo di collaborazione tra allenatori e famiglie dei giovanissimi atleti. E ieri sera al Teatro Cielo d'Alcamo è stata presentata la ventiduesima edizione del "Trofeo Costa Gaia", il torneo internazionale di calcio giovanile a cui quest'anno prende parte anche l'Inter, oltre a Torino, Palermo, Reggina, Catania, Fiorentina, Crotone, Empoli, tra un centinaio di formazioni composte da calciatori "in erba" con guide tecniche, dirigenti e famiglie al seguito, a riempire gli hotel di Alcamo e degli altri centri tra Palermo e Trapani e sui cui terreni di gioco dal 2 al 6 gennaio si svolgerà la competizione. Quest'anno, lo ricordiamo, il "Costa Gaia" si realizza con la collaborazione della Conad (si chiamerà infatti "Conad Cup") e con il patrocinio del Senato (4 mila 500 euro) su interessamento del senatore Nino Papania. Nelle foto, alcuni momenti della cerimonia di presentazione, con i giornalisti Italo Cucci, Nadia La Malfa, Giuseppe Maniscalchi, Vito Zinnanti, il direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini con i calciatori rosanero Fabrizio Miccoli e Fabio Liverani, Santo Ferrara, Salvatore Bonino presidente dell'Adelkam, i sindaci di Alcamo e Salemi, rispettivamente Giacomo Scala e Vittorio Sgarbi.

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Benvenuti a bordo del mio blog. Qui trovate alcune mie riflessioni, immagini, appunti e spunti su cui potete intervenire in qualsiasi momento esprimendo il vostro parere o le vostre critiche costruttive. Sono un giornalista professionista. Scrivo per il Giornale di Sicilia, in qualità di corrispondente dalla zona di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, spaziando dalla cronaca allo sport e alle foto. Laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo), sono iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti dal 2006. Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi visita questo blog, fare nuove conoscenze e intraprendere collaborazioni anche con altre realtà che operano nel mondo dell'informazione, purché sia autorevole e non strumentalizzata. Chi vuole può contattarmi su Facebook o telefonarmi al 3355735207 (ma non rispondo agli anonimi o cosiddetti "numeri privati") oppure inviarmi un messaggio al mio indirizzo di posta elettronica: massimoprovenza@email.it

cenni sulle mie esperienze giornalistiche

Il mio primo articolo su un giornale apparve il 13 dicembre 1997: rubrica Cronaca in classe, Giornale di Sicilia, argomento la riqualificazione di una villa pubblica in piazza Pittore Renda ad Alcamo. Il 29 ottobre 1998 mi telefonarono dalla segreteria dell'Università degli Studi di Palermo per comunicarmi di essermi classificato 33esimo (150 i posti disponibili) nella prova di selezione tra gli oltre mille aspiranti all'iscrizione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Nel frattempo, diversi articoli sul mensile alcamese Il Bonifato e poi qualcuno sul Segestano. Dal 2002 la mia attività di praticantato giornalistico. Dall'ottobre 2005 faccio il corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia, sul quale del resto avevo già in precedenza pubblicato alcuni brevi articoli. E' infatti a partire da quel periodo che, dopo essermi laureato nel luglio 2005, mi è stato richiesto di fare le cronache delle partite di calcio dell'Alcamo. Intanto il 20 luglio di quell'anno avevo conseguito il titolo accademico in Scienze della comunicazione, dopo aver completato il tirocinio per l'abilitazione professionale. Un paio di mesi dedicati a prepararmi per l'esame di abilitazione professionale, riflettendo anche sulla possibilità di dare un seguito alla collaborazione avviata durante gli stage nei mesi precedenti a Palermo con l'Ansa, Tgs e il quotidiano La Sicilia, senza trascurare quella di collaborare per la cronaca della provincia di Trapani. Poi una chiamata dalla redazione trapanese del Giornale di Sicilia per mettermi in prova come corrispondente per il calcio. Una delle mie passioni. Non potevo rinunciare. Intanto, il 31 ottobre 2005 ho sostenuto a Roma l'esame scritto (con macchina da scrivere, obbligatoria...) per diventare giornalista professionista, poi la prova orale il 23 febbraio 2006 ricevendo dalla commissione nazionale lusinghieri riconoscimenti per i miei elaborati del 31 ottobre, valutati tra i migliori su un migliaio di partecipanti.
Cliccando qui trovate i miei articoli e servizi per Ateneonline, la testata giornalistica dell'Università di Palermo, realizzati tra il novembre 2002 e l'ottobre 2004. Ho anche collaborato per il mensile Regione Mediterranea, pubblicando alcune inchieste. Il mio primo stage bimestrale l'ho svolto alla redazione palermitana de La Sicilia, con una ventina di articoli firmati. Poi, altri due mesi alla redazione televisiva di Tgs. E, infine, all'Ansa con diversi lanci di agenzia. Esperienze, insomma, molto formative sul piano professionale. Come corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia finora ho avuto la possibilità di cimentarmi su vari argomenti, dallo sport alla cronaca bianca e nera, e su cui ho pubblicato migliaia di pezzi principalmente su Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta. Collaboro all'occorrenza anche con l'agenzia di stampa ItaliaMedia. Dal 2007 collaboro anche con la Publikompass per la stesura di testi redazionali da pubblicare sul Giornale di Sicilia. Nel marzo 2009 ho iniziato a pubblicare su un canale You Tube alcune mie interviste filmate, nella prospettiva di inserirle in un nuovo webmagazine che è in fase di progettazione e che sarà da me diretto. Dall'ottobre 2009, proprio a tal proposito, è attivo AlcaMondoBlog, un esperimento di giornalismo partecipativo.

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