sabato 8 dicembre 2007

Capita spesso di sentir dire...

Capita spesso di sentir dire: "Gli alcamesi sono bravi ognuno a parlar male dell'altro, a sparràrisi insomma". Capita spesso di sentir dire: "Pochi alcamesi hanno il coraggio di assumersi ognuno le proprie responsabilità, di dire faccia a faccia quello che pensano veramente". Capita spesso di sentir dire: "Molti alcamesi sono egoisti e opportunisti". Capita spesso di sentir dire: "Gli alcamesi sono sudditi, non cittadini liberi".
Certo, sarebbe riduttivo pensare che soltanto gli alcamesi abbiano tali caratteristiche, tipiche (la storia insegna) di gran parte del genere umano. E sarebbe inopportuno generalizzare, considerando soltanto la massa e non gli individui. Ogni persona è unica e in continuo divenire, al di là delle necessarie categorizzazioni senza le quali si rivela difficile rapportarsi con il mondo. Una comunità è fatta di persone. Ma una comunità si differenzia dalle altre comunità. Quindi ogni città si distingue dalle altre per le proprie peculiarità, e per molti è facile mettere delle etichette in relazione a tali peculiarità, mentre per altri, che invece preferiscono non usare il metro del pregiudizio o comunque delle facili identificazioni, è più arduo. Ognuno ha le proprie idee. Un cittadino può definire orribile la propria città, mentre un turista può affermare che è bellissima, e viceversa.
Chi però Alcamo la vive, perché vi abita e/o vi lavora, vede quello che Alcamo è secondo la propria opinione o secondo la realtà dei fatti, riscontrabile attraverso la comune esperienza. E mette in rapporto tale realtà con altre, differenti realtà. Scatta forse un sentimento di invidia nei confronti di quest'ultime oppure al contrario un sentimento di orgoglio. Oppure, nulla di tutto questo. Fatto sta che molti sono gli alcamesi e non alcamesi o, più semplicemente, cittadini del mondo, che usano delle definizioni per spiegare ciò che pensano di Alcamo.
E voi, cosa pensate di Alcamo?
Massimo Provenza

2 commenti:

  1. alcamo è una cittadina ad alta intensità mafiosa.

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  2. Ciao Massimo, sono un alcamese ormai da tanti anni "differentemente nordico" e devo confessarti che ogni volta che torno ad Alcamo la trovo sempre più caotica e disordinata. E mi tocca anche dire, a malincuore perchè mi sento molto alcamese nel mio cuore, sporca e bruttina in diverse sue zone. Ma questo lo sai benissimo anche tu che ne vivi la quotidianità. Non voglio entrare nel merito politico della vicenda per non dover poi parlare di mafia, destra, sinistra, ecc. ecc., ma credo che sia necessaria una maggiore cultura del sociale, del pubblico e del rispetto delle regole civili. Un esempio per tutti ? Ad Alcamo quasi tutti i proprietari di automobili potrebbero tranquillamente risparmiare al momento dell'acquisto dell'auto poichè, non dovendole poi utilizzare, potrebbero chiedere di avere la macchina senza i segnalatori di direzione (volgarmente dette frecce). Per non parlare dei raccoglitori di immondizie; tanto se ho un sacchetto di spazzatura in macchina lo posso tranquillamente buttare dove mi pare. E potrei andare ancora avanti per righe e righe di scritto. Ma ad Alcamo, qualcuno si accorge di questo scempio ? Capisco che ci si fa anche l'abitudine, ma dopo non si può sperare che chi vive in realtà migliori, tornando ad Alcamo , ne parli bene. Credimi, è pura utopia. Giovanni Franco

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Benvenuti a bordo del mio blog. Qui trovate alcune mie riflessioni, immagini, appunti e spunti su cui potete intervenire in qualsiasi momento esprimendo il vostro parere o le vostre critiche costruttive. Sono un giornalista professionista. Scrivo per il Giornale di Sicilia, in qualità di corrispondente dalla zona di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, spaziando dalla cronaca allo sport e alle foto. Laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo), sono iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti dal 2006. Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi visita questo blog, fare nuove conoscenze e intraprendere collaborazioni anche con altre realtà che operano nel mondo dell'informazione, purché sia autorevole e non strumentalizzata. Chi vuole può contattarmi su Facebook o telefonarmi al 3355735207 (ma non rispondo agli anonimi o cosiddetti "numeri privati") oppure inviarmi un messaggio al mio indirizzo di posta elettronica: massimoprovenza@email.it

cenni sulle mie esperienze giornalistiche

Il mio primo articolo su un giornale apparve il 13 dicembre 1997: rubrica Cronaca in classe, Giornale di Sicilia, argomento la riqualificazione di una villa pubblica in piazza Pittore Renda ad Alcamo. Il 29 ottobre 1998 mi telefonarono dalla segreteria dell'Università degli Studi di Palermo per comunicarmi di essermi classificato 33esimo (150 i posti disponibili) nella prova di selezione tra gli oltre mille aspiranti all'iscrizione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Nel frattempo, diversi articoli sul mensile alcamese Il Bonifato e poi qualcuno sul Segestano. Dal 2002 la mia attività di praticantato giornalistico. Dall'ottobre 2005 faccio il corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia, sul quale del resto avevo già in precedenza pubblicato alcuni brevi articoli. E' infatti a partire da quel periodo che, dopo essermi laureato nel luglio 2005, mi è stato richiesto di fare le cronache delle partite di calcio dell'Alcamo. Intanto il 20 luglio di quell'anno avevo conseguito il titolo accademico in Scienze della comunicazione, dopo aver completato il tirocinio per l'abilitazione professionale. Un paio di mesi dedicati a prepararmi per l'esame di abilitazione professionale, riflettendo anche sulla possibilità di dare un seguito alla collaborazione avviata durante gli stage nei mesi precedenti a Palermo con l'Ansa, Tgs e il quotidiano La Sicilia, senza trascurare quella di collaborare per la cronaca della provincia di Trapani. Poi una chiamata dalla redazione trapanese del Giornale di Sicilia per mettermi in prova come corrispondente per il calcio. Una delle mie passioni. Non potevo rinunciare. Intanto, il 31 ottobre 2005 ho sostenuto a Roma l'esame scritto (con macchina da scrivere, obbligatoria...) per diventare giornalista professionista, poi la prova orale il 23 febbraio 2006 ricevendo dalla commissione nazionale lusinghieri riconoscimenti per i miei elaborati del 31 ottobre, valutati tra i migliori su un migliaio di partecipanti.
Cliccando qui trovate i miei articoli e servizi per Ateneonline, la testata giornalistica dell'Università di Palermo, realizzati tra il novembre 2002 e l'ottobre 2004. Ho anche collaborato per il mensile Regione Mediterranea, pubblicando alcune inchieste. Il mio primo stage bimestrale l'ho svolto alla redazione palermitana de La Sicilia, con una ventina di articoli firmati. Poi, altri due mesi alla redazione televisiva di Tgs. E, infine, all'Ansa con diversi lanci di agenzia. Esperienze, insomma, molto formative sul piano professionale. Come corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia finora ho avuto la possibilità di cimentarmi su vari argomenti, dallo sport alla cronaca bianca e nera, e su cui ho pubblicato migliaia di pezzi principalmente su Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta. Collaboro all'occorrenza anche con l'agenzia di stampa ItaliaMedia. Dal 2007 collaboro anche con la Publikompass per la stesura di testi redazionali da pubblicare sul Giornale di Sicilia. Nel marzo 2009 ho iniziato a pubblicare su un canale You Tube alcune mie interviste filmate, nella prospettiva di inserirle in un nuovo webmagazine che è in fase di progettazione e che sarà da me diretto. Dall'ottobre 2009, proprio a tal proposito, è attivo AlcaMondoBlog, un esperimento di giornalismo partecipativo.

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