venerdì 29 febbraio 2008

Il carro attrezzi non risparmia proprio nessuno...

ALCAMO. Neppure i Doblò in dotazione della Polizia municipale si sottraggono al carro attrezzi. In questo caso si tratta di un guasto meccanico occorso all'automezzo dei vigili urbani, in pieno centro cittadino.
Massimo Provenza

Anche le donne posso dichiararsi, ogni 4 anni...

"Tradizionalmente le donne possono dichiararsi agli uomini solo il 29 febbraio, per fare questo devono però farlo presentandosi al proprio fidanzato con in mano un cetriolo o una zucchina che, una volta dichiarate, dovranno baciare tre volte".
(Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/29_febbraio)

martedì 26 febbraio 2008

La solita catena di Sant'Antonio, la solita bufala?

Mi è giunta stamane una e-mail da parte di una mia amica. Si tratta della classica catena di Sant'Antonio, e neppure tanto recente, essendo in circolazione questo messaggio da alcuni anni dopo le stragi verificatesi negli Stati Uniti l'11 settembre 2001. Una delle tante bufale che circolano nel web? Si direbbe proprio di sì. Per capirne qualcosa in più, suggerisco a tutti di visitare http://it.wikipedia.org/wiki/Q33_NY.
Comunque, questo è il testo del suddetto messaggio:

1) New York City ha 11 lettere.
2) Afghanistan ha 11 lettere.
3) Ramsin Yuseb (il terrorista che minacciò di distruggere le Torri Gemelle nel 1993) ha 11 lettere.
4) George W Bush ha 11 lettere. Questo può essere pura coincidenza, però ora la cosa si fa più interessante.
5) New York è lo stato numero 11.
6) Il primo aereo che si schiantò contro le Torri Gemelle fu il volo numero 11.
7) Il volo numero 11 aveva 92 passeggeri. 9 +2 = 11.
8) Anche il volo numero 77 si schiantò contro le T Gemelle, e portava 65 passeggeri. 6+5 = 11
9) La tragedia accadde l' 11 Settembre, o meglio: 9/11. 9+1+1=11
10) Il giorno è uguale al numero di emergenza della polizia negli Stati Uniti 911. 9+1+1=11. Pura coincidenza??? Continua a leggere...
11) Il numero totale di vittime in tutti gli aerei fu di 254. 2+5+4= 11.
12) L'11 Settembre è il giorno 254 del calendario. Di nuovo 2+5+4=11.
13) Le esplosioni di Madrid accaddero il giorno 3/11/2004. 3+1+1+2+4= 11.
14) La tragedia di Madrid accadde 911 giorni dopo l' incidente delle Torri Gemelle 9+1+1=11.... Ora è quando la cosa si fa più misteriosa. Uno dei simboli più conosciuti degli Stati Uniti, dopo le stelle e le strisce, è l' Aquila. La seguente strofa è tratta dal Corano, il libro sacro Islamico: 'Perchè è stato scritto che il figlio dell' Arabia sveglierà una terribile Aquila. La forza dell' Aquila si sentirá in tutte le terre di Allah, mentre alcune persone tremeranno di disperazione però in fondo si rallegreranno: perchè la forza dell' Aquila pulirá le terre di Allah e ci sarà pace.' Questa strofa è la numero 9.11 del Corano. Ancora non sei convinto....?! Fai questo e poi me lo dici: apri Microsoft Word e scrivi maiuscolo Q33 NY . Questo è il numero di volo del primo aereo che si schiantó contro le Torri Gemelle. Cambia la dimensione del carattere a 48. Cambia il carattere a Wingdings. E ORA CHE PENSI?!?!!? INVIA QUESTA E-MAIL A 20 CONTATTI O TI SUCCEDERA QUALCOSA...HAI 11 MINUTI! Impressionante vero?? ti consiglio di entrare nel microsoft word e verifica quello che succede... Impressionante...

Questo è il testo della mail che mi è giunta. Non l'ho inviata a nessuno, e nonostante questa mia "negligenza" (eh eh...) io e le persone a me più care siamo ancora vivi, la città in cui abito non è ancora stata spazzata via da una calamità naturale, nessun attentato terroristico si è verificato nel mio quartiere. Toccando comunque palle e ferro (si fa per dire, io non sono scaramantico).
Massimo Provenza

martedì 19 febbraio 2008

"Mi serve una mano d'aiuto"

"Mi serve una mano d’aiuto”… “Siamo molto sensibili alle problematiche dei giovani, venite a trovarmi nel mio studio”… “Vota per me, non te ne pentirai”… Sono queste soltanto alcune delle frasi che ci si sente dire dai candidati alle elezioni politiche quando la loro campagna di propaganda è appena cominciata e, col passare dei giorni, diventa sempre più febbrile. Mai come in questo momento, si avvicinano agli elettori i vari onorevoli, senatori o chi onorevole o senatore non è ma aspira a diventarlo (oppure nel caso delle elezioni comunali mira a ricoprire un ruolo importante nell’amministrazione cittadina). Si avvicinano, sorridono, tendono la mano, chiedono, promettono.
Un anno fa, in occasione della campagna elettorale per le amministrative comunali, ti domandavano ad alta voce, in tono tanto “fraterno” quanto sospetto: “Come stai?”. Ed ecco invece che appena un mese fa ti ignoravano o facevano finta di non conoscerti, quando ti incontravano per strada o a una conferenza. Si voltavano dall’altra parte. Magari aspettavano che fossi tu a fare il primo passo per “inchinarti” e porgere loro i tuoi ossequi. Oggi si avvicinano di nuovo a te, e si ripete quello che sembra un dèjà vu, ma non lo è: la ripetizione dello spettacolo con protagonisti sempre più politicanti e sempre meno politici.
Li trovi dal barbiere, al bar, al supermercato, in piazza attorniati da uno stuolo di corteggiatori e di corteggiatrici. “Mi serve una mano d’aiuto”, dice uno di loro rivolgendosi a te. E tu nel frattempo, se credi in lui, gli rispondi prontamente con un “Ma certo. Lo sai che ti ho sempre stimato” o qualcosa di questo genere. Non è escluso che nel frattempo tu stia pensando con amarezza: “Tanto non mi rimane altro da fare se non votare per lui, che è il male minore”. Oppure, se la tua scelta è indirizzata in altre direzioni, elabori in poche frazioni di secondo la seguente riflessione: “Vuole il voto. Se gli dico che non glielo do, si offende. Ma posso anche rispondergli con un diplomatico “So già per chi votare”.
Oppure posso rispondergli: “Vuoi una mano di aiuto? Ma non dovresti essere tu ad aiutare i tuoi concittadini a rendere migliore la vita in questa società? Non dovresti essere tu, con i fatti e non con le chiacchiere inutili, ad alimentare la speranza nei giovani non facendoli sentire ricattati, illusi in cambio di un voto? Non dovresti essere tu ad insegnare loro a muoversi con le proprie gambe, ad essere autonomi e allo stesso tempo usare l’intelligenza per costruire una realtà concreta in continuo sviluppo culturale, materiale e sostenibile?”.
C’è anche il cittadino, disilluso e nauseato, che non va a votare. Voi che fate? E come rispondete al candidato che si avvicina a voi per chiedervi il voto?
Massimo Provenza

lunedì 11 febbraio 2008

Si torna in campagna

La primavera si avvicina, ed ecco le campagne elettorali che tornano a rinfocolare gli animi dei politicanti, dei politici e della gente che in essi ripone speranze e sogni di gloria. Elezioni comunali, regionali, nazionali. Comitati elettorali. Volantini. Manifesti. Microfoni e megafoni. Palchi. Promesse. Parole. Baci sulle guance. Strette di mano. Sorrisi. Applausi. Manovre. Cambi di casacche. Accordi momentanei. Opportunismo in trionfo. Giochini di potere. A rimetterci è sempre la vera democrazia. "Giù le tasse. Aumenteremo i salari", dice qualche eminente politico come se esclusivamente da lui dipendesse aumentarli, sti benedetti salari.
Nella foto in alto a sinistra, una candidata alle elezioni comunali ad Alcamo lo scorso anno.
Massimo Provenza

domenica 3 febbraio 2008

Curiose coincidenze

E rieccomi, stavolta a scrivere di calcio. E' ancora presto per dire che la stranierissima Internazionale Milano Football Club abbia ormai in tasca il suo sedicesimo scudetto, il terzo consecutivo a partire da quello calciopoliano del 2006 che segnò la fine di un digiuno durato ben diciassette anni. Però l'Inter, formazione multietnica a conferma del proprio nome, ha oggi allungato in classifica e consolidato il primato sulla Roma schiacciata a Siena, così come sulla Juventus bloccata dal Cagliari. E mentre ancora non mi passa la febbre (non è la prima volta che l'influenza di stagione mi colpisce proprio in occasione del Carnevale, ma i veglioni in maschera sono in questo istante il mio ultimo pensiero), mi ritrovo qui a constatare che molto probabilmente i nerazzurri stravinceranno anche questo campionato di serie A duemilasette-otto. E, guarda caso, proprio quando ricorre il centesimo anno di vita della società di via Durini: il presidente Moratti, mister Mancio, e il loro squadrone multilingue lo festeggeranno fra un mese, il secolo nerazzurro, e sperano di celebrarlo a suon di vittorie a primavera inoltrata con tanto di tricolore e coppa dalle grandi orecchie. Già, quella Champions League che nella bacheca interista ancora non esiste, o meglio, esiste la Coppa dei Campioni conquistata nel 1964 e tenuta stretta da Facchetti e compagni nel '65: quella coppa era infatti più piccola. Ma andiamo al dunque. E cioè alle curiose coincidenze di cui parlo già nel titolo di questo post e che rappresentano dei precedenti a ciò che si presume possa verificarsi quest'anno per quanto riguarda la serie A, e cioè appunto cento anni festeggiati con lo scudetto:
Stagione 1996/97 - La Juventus di Lippi ottiene il suo 24° scudetto proprio nell'anno in cui il sodalizio bianconero torinese festeggia i suoi primi cento anni di attività.
1998/99 - Il Milan di Zaccheroni è campione d'Italia sorpassando la Lazio in extremis. E' il sedicesimo tricolore rossonero, proprio in occasione del secolo di vita del club di via Turati.
1999/2000 - Anche la Lazio, con Eriksson in panca, compie cent'anni conquistando lo scudetto, il secondo della sua storia dopo la strepitosa impresa della banda di Maestrelli nel 1974. Per il secondo anno consecutivo, l'assegnazione del titolo si decide sul filo di lana, con la Juventus battuta a Perugia in un diluvio di acqua che poi diverrà un diluvio di polemiche.
2007/2008 - ...

Massimo Provenza
In alto a sinistra, un disegno realizzato da Massimo Provenza


sabato 2 febbraio 2008

Indipendenza a 30 anni. Per tantissimi è un miraggio

I giovani italiani e spagnoli fanno i mammoni anche da trentenni? Può darsi che a molti giovani non piaccia proprio, il termine “mammone”. Ma certo è che, a ulteriore conferma di un fenomeno già molto diffuso nel nostro Paese, ben 3 persone su 4, in Italia come in Spagna, risiedono fino a 30 anni di età a casa dei genitori. Il Giornale di Sicilia dello scorso 1° febbraio, con un ampio articolo pubblicato a pagina 13, riporta i dati statistici resi noti dall’Isae (Istituto di studi e analisi economica) il giorno precedente, in merito a tale situazione.
Si tratta di un fenomeno in crescita e molto preoccupante, che secondo l’indagine effettuata dall’istituto ha come prima causa l’alto tasso di disoccupazione (14 per cento per quanto riguarda, appunto, la fascia di età compresa tra i 20 e i 30 anni), ma che è pure spiegabile con la riduzione del reddito medio percepito dai giovani lavoratori. Mentre nel Regno Unito e in Svezia rispettivamente un quarto e un quinto dei giovani risiedono nella casa dei genitori, in Irlanda il 62 per cento, in Francia il 35 per cento: ciò farebbe pensare ad un’alta probabilità di influenza della religione cattolica nei rapporti tra genitori e figli.
Di sicuro, i giovani italiani sono chiamati a rimboccarsi le maniche per affrontare al meglio lo stato di grave crisi in cui versa la società in cui vivono. Rimboccarsi le maniche, pensare con la propria testa, mettere in luce le proprie risorse, senza arrivismo, cannibalismo o qualsiasi altra forma di egoismo sfrenato.
Il potere logora chi non ce l’ha. Il falso potere logora, prima o poi, chi ce l’ha.
Massimo Provenza

info personali

La mia foto
Benvenuti a bordo del mio blog. Qui trovate alcune mie riflessioni, immagini, appunti e spunti su cui potete intervenire in qualsiasi momento esprimendo il vostro parere o le vostre critiche costruttive. Sono un giornalista professionista. Scrivo per il Giornale di Sicilia, in qualità di corrispondente dalla zona di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, spaziando dalla cronaca allo sport e alle foto. Laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo), sono iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti dal 2006. Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi visita questo blog, fare nuove conoscenze e intraprendere collaborazioni anche con altre realtà che operano nel mondo dell'informazione, purché sia autorevole e non strumentalizzata. Chi vuole può contattarmi su Facebook o telefonarmi al 3355735207 (ma non rispondo agli anonimi o cosiddetti "numeri privati") oppure inviarmi un messaggio al mio indirizzo di posta elettronica: massimoprovenza@email.it

cenni sulle mie esperienze giornalistiche

Il mio primo articolo su un giornale apparve il 13 dicembre 1997: rubrica Cronaca in classe, Giornale di Sicilia, argomento la riqualificazione di una villa pubblica in piazza Pittore Renda ad Alcamo. Il 29 ottobre 1998 mi telefonarono dalla segreteria dell'Università degli Studi di Palermo per comunicarmi di essermi classificato 33esimo (150 i posti disponibili) nella prova di selezione tra gli oltre mille aspiranti all'iscrizione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Nel frattempo, diversi articoli sul mensile alcamese Il Bonifato e poi qualcuno sul Segestano. Dal 2002 la mia attività di praticantato giornalistico. Dall'ottobre 2005 faccio il corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia, sul quale del resto avevo già in precedenza pubblicato alcuni brevi articoli. E' infatti a partire da quel periodo che, dopo essermi laureato nel luglio 2005, mi è stato richiesto di fare le cronache delle partite di calcio dell'Alcamo. Intanto il 20 luglio di quell'anno avevo conseguito il titolo accademico in Scienze della comunicazione, dopo aver completato il tirocinio per l'abilitazione professionale. Un paio di mesi dedicati a prepararmi per l'esame di abilitazione professionale, riflettendo anche sulla possibilità di dare un seguito alla collaborazione avviata durante gli stage nei mesi precedenti a Palermo con l'Ansa, Tgs e il quotidiano La Sicilia, senza trascurare quella di collaborare per la cronaca della provincia di Trapani. Poi una chiamata dalla redazione trapanese del Giornale di Sicilia per mettermi in prova come corrispondente per il calcio. Una delle mie passioni. Non potevo rinunciare. Intanto, il 31 ottobre 2005 ho sostenuto a Roma l'esame scritto (con macchina da scrivere, obbligatoria...) per diventare giornalista professionista, poi la prova orale il 23 febbraio 2006 ricevendo dalla commissione nazionale lusinghieri riconoscimenti per i miei elaborati del 31 ottobre, valutati tra i migliori su un migliaio di partecipanti.
Cliccando qui trovate i miei articoli e servizi per Ateneonline, la testata giornalistica dell'Università di Palermo, realizzati tra il novembre 2002 e l'ottobre 2004. Ho anche collaborato per il mensile Regione Mediterranea, pubblicando alcune inchieste. Il mio primo stage bimestrale l'ho svolto alla redazione palermitana de La Sicilia, con una ventina di articoli firmati. Poi, altri due mesi alla redazione televisiva di Tgs. E, infine, all'Ansa con diversi lanci di agenzia. Esperienze, insomma, molto formative sul piano professionale. Come corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia finora ho avuto la possibilità di cimentarmi su vari argomenti, dallo sport alla cronaca bianca e nera, e su cui ho pubblicato migliaia di pezzi principalmente su Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta. Collaboro all'occorrenza anche con l'agenzia di stampa ItaliaMedia. Dal 2007 collaboro anche con la Publikompass per la stesura di testi redazionali da pubblicare sul Giornale di Sicilia. Nel marzo 2009 ho iniziato a pubblicare su un canale You Tube alcune mie interviste filmate, nella prospettiva di inserirle in un nuovo webmagazine che è in fase di progettazione e che sarà da me diretto. Dall'ottobre 2009, proprio a tal proposito, è attivo AlcaMondoBlog, un esperimento di giornalismo partecipativo.

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