30 maggio 2009: L'Atletico Alcamo, club calcistico fondato nel 2007 - a seguito della mancata iscrizione dell'Alcamo che aveva stravinto in Eccellenza (nella foto 2, i festeggiamenti al termine della gara decisiva con la Nissa) ma si era trovato senza disponibilità economiche per andare avanti in serie D - è in vendita. La dirigenza dell'Atletico, vincitore del torneo di Prima categoria e della Coppa Sicilia nel 2008 e capace di gettare alle ortiche la possibilità di approdare in Eccellenza quest'anno, afferma: "Non ci sono le condizioni per continuare. Il titolo dell'Atletico Alcamo è sul mercato provinciale. Allo stato attuale - dicono gli stessi "timonieri" della società bianconera -, l'Atletico Alcamo si trova a dover saldare debiti per complessivi 50 mila euro. Il titolo ha un valore di almeno 30 mila euro. E siccome alle spese che in questi due anni abbiamo sostenuto non corrisponde un adeguato ritorno economico per coprirle, siamo costretti a ritirarci". Va sottolineato che in questi suoi primi due anni di vita, l'Atletico Alcamo è stato seguito, in ogni sua partita casalinga allo stadio Catella, da poche decine di spettatori.
Senza soldi, non si canta messa? Pare proprio di sì. Cambiano i tempi, cambiano gli interessi. Ancora una volta, dunque, la città di Alcamo rischia di non essere rappresentata, nella prossima stagione sportiva, da una squadra calcistica, a parte quelle della Scuola calcio Adelkam nel panorama italiano e internazionale del pallone giovanile.
Agli alcamesi, comunque, rimarranno la pallamano e il basket (con due società impegnate in campo nazionale nell'handball, mentre per la cestistica una compagine femminile su analoghi palcoscenici e una maschile appena promossa in C Dilettanti) e altre discipline di squadra e individuali, più o meno praticate o seguite: calcio a 5 e a 7, calcio sulla sabbia, ciclismo, biliardo, atletica, arti marziali, badminton, scacchi, nuoto, pattinaggio su ghiaccio, tennis, beach tennis, beach volley, automobilismo, mentre tra le nuove generazioni si diffonde anche la passione per la danza e per tante altre specialità: forse, senza volerlo, ne dimentico qualcuna. Aggiungete voi.
Riuscirà, in ogni caso, a sopravvivere qualcosa dello sport inteso come sana competizione e pura crescita umana?
Riuscirà, in ogni caso, a sopravvivere qualcosa dello sport inteso come sana competizione e pura crescita umana?
Massimo Provenza
Navigano ho digitato il mio nome e cognome imbattendomi nel Suo Blog, l'occhio mi è andato subito sull'articolo sportivo, essendo anch'io un appassionato di calcio ed allenatore, dispiace sapere che società falliscono soprattutto quando queste sono del sud, ma possibile che non riescano a trovare 50 mila euro? E il Comune non può aiutare questa società in difficolta? E il settore giovanile che fine farà? Peccato sapere che tanti ragazzi per poter giocare saranno costretti ad "emigrare" in altri paesi limitrofi. Il mio parere è che si dovrebbe investire maggiormente sui giovani e soprattutto, ridurre gli ingaggi faraonici....
RispondiEliminail futuro del calcio e sempre più legato ai giovani.
distinti saluti
Il tuo omonimo
Massimo Provenza
Il calcio è un business ma per i tifosi è qualcosa di emozionale e un fallimento di una squadra di calcio è qualcosa di più di un fallimento, è la fine di un sogno che si vive domenica dopo domenica. Per cui gli amministratori delle squadre di calcio dovrebbero avere la decenza di defilarsi per tempo ed evitare il fallimento. Insomma oltre alla perdita dei posti di lavoro c'è una perdita che non è quantificabile.
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