ALCAMO. L'approvvigionamento idropotabile del Comune di Alcamo avviene, attualmente, con una turnazione di cinque giorni. Si tratta di una situazione critica perennemente irrisolta, anche se in certi periodi recenti era sembrata parzialmente superata. Gran parte della cittadinanza alcamese è dotata di serbatoi di riserva e, al bisogno, si affida alle autobotti private. "Purtroppo - riferisce l'amministrazione municipale alcamese - in questo momento siamo penalizzati dai frequenti guasti del dissalatore trapanese di Nubia al quale siamo allacciati, nonché dalle continue perdite dalle condutture esterne dell'acquedotto comunale (causate da frane e, talvolta, anche furti d'acqua) ma presto avremo tutte le autorizzazioni tecniche e sanitarie (ma servirà anche un impianto di sollevamento) per avere a disposizione anche il pozzo di Ponte Finocchio, dal quale potremo captare almeno altri 20 litri di acqua al secondo". Intanto, tra i punti all'ordine del giorno della seduta del consiglio comunale convocata per il prossimo 2 luglio, si segnala una mozione d'indirizzo da parte di Salvatore Trovato e altri cinque consiglieri, "per l'individuazione - si legge nel relativo documento - di un sito tra piazza della Repubblica e piazza Ciullo per la collocazione di una fontana". E a proposito di fontane, per onor di cronaca, quella nel Corso Stretto, dinanzi alla sede centrale degli uffici postali, in occasione della Festa in onore di Maria Santissima dei Miracoli è tornata a funzionare.
Massimo Provenza
vorrei sapere perchè l'Ufficio Relazione con il Pubblico(URP)del Comune di Alcamo,quando manca l'acqua o saltano i turni non informano la cittadinanza ???
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