venerdì 24 aprile 2009

Benvenuti a GrovierAlcamo






ALCAMO - Nelle foto, da sinistra: 1) via Gammara, 2) piazza della Repubblica, 3) via Florio, 4) piazza Vittime di Nassiriya (Rotonda viale Italia - via Kennedy - viale Europa), 4) e 5) strada provinciale 47 (entrambe raffigurano la frana nei pressi dello stadio Catella), 6) piazza della Repubblica, 7) e 8) strada statale 113, contrada Setterino. La lista potrebbe continuare con centinaia di altre foto, ma per ovvie ragioni di spazio ho messo qui solo queste. (Maggiori dettagli potete trovarli su un mio articolo pubblicato nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi e in una fotonotizia che uscirà domani sullo stesso quotidiano).

mercoledì 22 aprile 2009

Alcamo, giornalisti e politici scendono in campo per dare "Un calcio...al terremoto"

Ben poco può l'uomo, contro calamità naturali quali i violenti terremoti, se non prepararsi adeguatamente e nel rispetto delle norme antisismiche. Ma se qualcuno mi chiama a essere parte attiva per una bella manifestazione di solidarietà per l'Abruzzo messo in ginocchio dalle terribili scosse telluriche di questi tempi, allora ci sto. Certo, di solidarietà ce ne vorrebbe in tante parti del mondo, non soltanto verso gli abruzzesi. Ma già, attivarsi almeno per loro, è qualcosa.
Andiamo al dunque. Hanno invitato anche me a giocare. A prendere parte a una gara calcistica per sostenere i terremotati dell'Abruzzo. L’iniziativa, intitolata “Un calcio…al terremoto”, è portata avanti da due colleghi, Daniele Orlando e Andrea Aguanno delle emittenti televisive locali Videosicilia e Alpa Uno, e dal Comune di Alcamo, che si occuperà dell'organizzazione dell'evento e di fornire alle due formazioni le divise di gioco. La partita è fissata per il prossimo 2 maggio allo stadio comunale “Lelio Catella” di Alcamo, con inizio alle ore 18,30. Ad affrontarsi in campo, 11 contro 11, operatori dell’informazione e politici locali. “Non è previsto alcun biglietto di ingresso – puntualizzano gli organizzatori - ma si fa riferimento al buon senso delle persone per un’offerta libera che sarà interamente devoluta alla causa abruzzese”. Se così dicono loro... Io intanto scaldo i miei muscoli e alleno il mio fiato, con me in campo ci sarà proprio... ehm...da divertirsi..........

martedì 21 aprile 2009

Andiamo in pineta? No! Potrebbe caderci un albero in testa...


ALCAMO - Nelle foto: gli ingressi della Riserva naturale orientata "Bosco d'Alcamo" (di proprietà della Provincia di Trapani), sul Monte Bonifato. Da due mesi è vietato l'accesso al suo interno. Motivo? "Pericolo caduta alberi". Maggiori dettagli li troverete sul Giornale di Sicilia di domani.

Alcamo nell'anarchia. Vandali e piromani fanno quel che vogliono

Pubblico integralmente un post di denuncia (con foto) appena inviatomi da Erika Pellegrino.

Vandalismo is fashion
Vacanze di Pasqua, si torna “a lu paiseddu”… Ebbene sì … Tornata fui … e così alla sera mi faccio la classica “calata a la chiazza”! Lasciamo le auto in piazza Bordello Bagolino e ci facciamo la “cassariata” fino in piazza Ciullo. “Sparraciunìu”, news alcamesi, finti sorrisi abbracci e baci. “Comu semu?”, "Ma dunni ha' statu?”. "E' ora di “calare” a Castellammare! Perché ad Alcamo non c’è più niente da fare (a Castellammare sì invece, mah)… Torniamo verso l’auto, quando notiamo una cosa a dir poco innovativa, una nuova moda alcamese, evidentemente, che ci lascia basiti: una delle palme che si affacciano sul “bastione” è in fiamme
e scintillìa tranquilla nella notte sotto gli occhi meravigliati degli alcamesi che passano davanti sulle loro auto, con tanto di finestrino abbassato e braccio di fuori, e guardano “a vucca aperta” come a dire: "Abbiri chi cosi chi ni fa lu sinnacu a nuatri... li parmi chi s’addumanu! atru chi assicutafimmini!!..."Per fortuna, noi, dotati di lucidità che a quanto pare non molti hanno, abbiamo chiamato il 115, che prontamente ci ha risposto: "Eh vabbè e quindi? Noi siamo a Palermo! Ma di preciso che è successo?" A vogghia di diri:"Han dato fuoco ad una palma in piazza Bagolino!" ...E loro: "Ma tanto fuoco ha preso? Chiamate i carabinieri… Noi siamo a Palermo". Evvai!!!! Altro che 8924, il 115 ti risolve tutti i problemi! E vabbé, chiamiamo sti carabinieri… 10 minuti al telefono a tentare di spiegar loro dove e cosa stesse succedendo, nominativi, numero di cellulare, stato civile, numero di scarpe, duemila domande e mentre la povera palmetta “avvampava”… un paio di ragazzi del gruppo, capito “lu versu”, armati di bottigliette d’acqua e foglie di palme han spento l’incendio. Restava il tronco incandescente (che si spera siano poi andati a spegnere sti benedetti carabinieri)… Io scatto una foto, giro un video di pochi minuti, salgo in auto e mi pongo domande del tipo: "Ma dunni nascivu? Ma picchì un si ravanu focu a li corna?"... E così, allietata da questi pensieri siculi (perché io, quando torno in Sicilia, penso in siciliano) mi appresto a continuare la nostra serata ricca di commenti e perplessità sull’efficienza dei soccorsi e sulle teste di ca… ehm …capelli che la sera danno fuoco alle palme … L’indomani mattina monto in fiat 500, radio, sole del viale Europa in faccia e mi faccio un giro canticchiando “Sicilia bedda sicilia bedda, vugghhiu iucari cu da funtaneddaaaaaaa … llalallalala” quando, giunta davanti a piazzetta Internicola (che anche lì ci sarebbe da scriverci su... ma lasciamo perdere il nostro caro padre Renda)... mi volto spensierata verso la vegetazione della suddetta piazzuola e noto un gruppetto di quattordicenni che se la ridono mentre uno di loro, accendinomunito, dà, con molta nonchalance, fuoco ad una palma, con un’aria che lasciava intendere agli altri componenti del gruppo un poetico “Minchia oppu putenti sugnu!”... Sgrano gli occhi! Non è possibile! Certo che però … Beh, o smontavo dall’auto e li macchiavo a lignate e poi me le prendevo pure io mi sa, o chiamavo il 115! Ehm..sì … ho pensato che forse da buona siciliana era meglio sospirare e farsi i c... propri, ma sì, io non sono alla moda, x essere fashion bisogna dare fuoco alle palme … It's cool! E così ho continuato il resto della canzoncina che stavo cantando e che in effetti, ora che ci penso, proseguiva con: "Sicilia bedda sicilia bedda, terra di focu e di surfaredda, trasi intra u cori e nesci dai vureddaaaaaa”. Parole sante!
Erika Pellegrino
(Nella foto, scattata dalla stessa autrice del post, un volenteroso e solerte cittadino mentre tenta di arginare in qualche modo il propagarsi delle fiamme che stanno avviluppando la palma in piazza Bagolino. Il fatto risale alla notte della vigilia di Pasqua).

mercoledì 15 aprile 2009

Alcamo Marina. Riqualificare l'esistente? No. Generare un mostro laddove non ce n'è bisogno. E lasciarlo incompiuto per vent'anni

Ricordate il post che pubblicai su questo blog il 28 maggio 2008, intitolato "Bellezze al sole, sopra e sotto la ferrovia"? Qualcosa è cambiato, da allora. Il cavalcavia pedonale di contrada Catena già nell'autunno scorso è stato sistemato. Mentre per quanto riguarda il sottopasso di contrada Ex Fermata treno, nei pressi della Tonnara di Alcamo Marina, sono stati effettuati interventi, è vero. Ma queste foto ne testimoniano l'attuale scenario. L'opera rimane incompiuta. Da ben 20 anni non giunge a termine. Nel 1991 venne infatti abbattuto il caratteristico casello ferroviario, qualche anno dopo venne eliminato anche il passaggio a livello. Con il risultato di congestionare la viabilità, oltre che di avere ormai creato uno scempio in una zona che, tutto sommato, prima dell'esecuzione di questo progetto poteva considerarsi tra le meno disordinate di Alcamo Marina. Per giunta, da alcuni anni, le Ferrovie dello Stato prospettano anche la soppressione dell'importantissimo passaggio a livello della Battigia. Alcamo Marina, località sorta su una delle spiagge più belle del mondo, ha tanti difetti. E' vero. Perché in un passato in cui non ci si poneva problemi di rispetto del territorio, tutto sembrava lecito, e si andava all'assalto senza badare neppure alle potenziali conseguenze che la cementificazione selvaggia determina. Se n'è avuta parziale conferma con l'alluvione dello scorso primo febbraio e, ancor prima, con quella del 12 agosto 1997. Però non è vero che Alcamo Marina sia irrecuperabile. Intanto, si fa ben poco per salvarla, per "riqualificare l'esistente" insomma. "Noi - riferiscono dal Comune di Alcamo - abbiamo fatto il nostro dovere, con i lavori affidati dal luglio scorso a una ditta di Enna, per bitumarlo e quindi rendere il sottopasso, in teoria, transitabile dai veicoli oltre che dai pedoni". Seppure, da quest’inverno, sia dotato d’illuminazione artificiale funzionante, vi permane il divieto di accesso per lavori in corso. In questi giorni, una nuova lettera di diffida è stata infatti inviata da parte dell'Anas nei confronti delle Ferrovie di Stato, a causa di grossolane irregolarità nella realizzazione del progetto, portato avanti da quest'ultimo ente. In base a tale diffida, si dovrebbe sistemare un pericoloso dosso venutosi a creare, ed espropriare terreni per allargare l'intersezione tra una strada comunale e la statale 187. Il Comune ha fatto la propria parte all'interno del sottopasso, ma rimane da abbellire il muro che costeggia la stradella a nord della linea ferrata, dal sottopasso alla Tonnara: nel tempo, è stato infatti deturpato con vernice spray, seguendo uno "stile" che è lontanissimo parente dell'arte dei murales. Lo scorso anno, l'amministrazione municipale aveva annunciato di avviare interventi per ricoprirlo in pietra. Detto ciò, non va dimenticato che il sottopasso è alto 3 metri e 20 centimetri, e consente il transito soltanto a una limitata categoria di automezzi: quelli dei vigili del fuoco, ad esempio, non possono passare.
Maggiori dettagli in merito a questa situazione potete trovarli nel mio articolo pubblicato oggi nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia.

Massimo Provenza

domenica 12 aprile 2009

Castellammare del Golfo, scuola trasferita per fare spazio all'ufficio tecnico

Pubblico qui il mio articolo uscito oggi nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia. Il pezzo è stato erroneamente attribuito, dagli impaginatori del quotidiano, a un altro collega.
(Nella foto a sinistra, la facciata del Palazzo municipale di Castellammare del Golfo).


CASTELLAMMARE DEL GOLFO - Il Comune, che ha già deciso di chiudere la scuola primaria e dell’infanzia “Diego Buccellato” ospitante 150 bambini, ha ufficializzato ieri, con determina del sindaco Marzio Bresciani, l’autorizzazione all’espletamento della gara di cottimo appalto relativo ai lavori di restauro e risanamento conservativo del plesso scolastico. “L’edificio, che è di proprietà del Comune – spiega il primo cittadino - in tal modo sarà utilizzato per l’ufficio tecnico. La spesa prevista per tale opera di riqualificazione si aggira attorno agli 80 mila euro. L’amministrazione municipale è in sintonia con la direzione didattica dell’Istituto comprensivo “Giovanni Pascoli” a cui fa capo il plesso Buccellato, quindi decideremo assieme quali saranno i nuovi locali che potrà utilizzare per svolgere regolarmente le proprie attività”. Ma nelle scorse settimane è diventata sempre più vibrante la protesta da parte dei genitori degli alunni che finora hanno fruito di tali locali in via Canale Vecchio. Si è infatti formato un comitato, che ha organizzato manifestazioni di dissenso nei confronti degli orientamenti del sindaco, ultima fra queste un corteo lo scorso 28 marzo. Il consigliere comunale Ivano Motisi, in rappresentanza del gruppo "Indipendenti - Udc" in seno all'assemblea consiliare, aveva rivolto nel mese di gennaio un'interpellanza a Bresciani, in merito all'indizione di un referendum sull'utilizzo dei suddetti locali. “Ma tale iter ha poi subito una paralisi", aveva affermato Motisi. Appena un mese addietro, la sezione di Palermo del Tar ha però respinto l'istanza, richiesta dal comitato Buccellato, di sospensione cautelare dell'efficacia della determina comunale del 12 novembre 2008, riguardante appunto la nuova destinazione dei locali. “Varie vicissitudini - dice l’avvocato Donatella Anselmo, legale difensore del suddetto comitato - hanno nel tempo segnato la vita di questo plesso, che è l’unico ad avere tutti gli spazi necessari per l’ottimale espletamento delle attività didattiche. E’ attualmente composto da 7 classi per un totale di 152 bambini dai 3 ai 10 anni. Le classi della scuola dell’infanzia sono attualmente ospitate dal plesso Verga mentre le classi della scuola primaria sono state provvisoriamente trasferite nell’istituto comprensivo Pascoli. Entrambe le strutture ospitanti – conclude Anselmo - sono distanti dalle residenze dei bambini e molte famiglie vivono notevoli disagi”. (*mapr*) Massimo Provenza

giovedì 9 aprile 2009

Il regno dei cieli


«I like your Christ, I do not like your Christians. Your Christians are so unlike your Christ»
(«Mi piace il vostro Cristo, non mi piacciono i vostri cristiani. I vostri cristiani sono così diversi dal vostro Cristo»)
Mohandas Karamchand Gandhi

«Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!»
Matteo 3,2

Così vicino, anche nel disastro di un terremoto, nelle più terribili malattie, in mezzo agli spasmi dei bambini che stanno morendo di fame, nello sterminio di intere genti, nei soprusi, nell'umiliazione dolorosa di una donna, nelle guerre (almeno così dicono) di religione, nelle menti più malate...?

Quid est veritas?
Io non so tu, Gesù Cristo, chi sei stato veramente. Di te mi riferiscono le testimonianze storiche. L'uomo è piccolo nell'universo, ma anche grande nella consapevolezza di percepirsi unito all'universo, a questo susseguirsi di eventi catastrofici, di trasformazioni violente, di sublimazioni della materia. Unito a un amore che lo accoglie, lo pervade e vuole che il suo spirito abbandoni la prigione degli attaccamenti alle cose, del dolore corporeo, del desiderio di vendetta, del senso di colpa, dell'accusa sterile, dell'autodenigrazione, della dannazione, della presunta incapacità di riconoscersi provenienti da quell'amore anche se molto probabilmente in questo mondo non riusciremo mai a essere tutti quanti in reciproca sintonia. Tu, Gesù di Nazareth, come hai fatto a sopportare tutto quel dolore? Ti sei preso carico della mia meschinità per rigenerarmi. Da chi sono stato creato? E' tutta mia l'autodeterminazione, la volontà che attimo dopo attimo metto nelle mie azioni? Da dove proviene veramente? "E' energia che si trasforma, niente di più", pensa l'ateo. Lo penso anch'io. Ma per me non esiste una vera distinzione tra chi crede in Dio e chi non ci crede. Per me esiste quest'energia, che è il tuo amore incondizionato e che io non posso in questo momento ripagare. Eppure sento la vita pulsarmi dentro. Respiro. Rinasco come figlio di ciò che sono stato, figlio di ciò che furono i miei predecessori, figlio della storia umana, figlio di un qualcosa d'inesprimibile che diede origine a questa storia terribile, meravigliosa, insanguinata, rinegoziata, decapitata, ricostruita, mutilata, riparata, fatta a pezzi, rigenerata, uccisa, riportata alla vita, dilaniata, sciolta nell'acido, annientata dall'indifferenza. A questa storia che è anche stupenda come una giornata di primavera, triste come le foglie cadute dagli alberi in autunno, stridula come il pianto del neonato, geniale come la performance dell'artista, serena come quando ammiriamo le stelle distesi, appassionata come quando io e quell'inimitabile opera d'arte sublime chiamata donna siamo una cosa sola. Ogni persona ha la sua storia. Può essere una storia d'intenso lavoro produttivo, può essere una storia di solitudine ma comunque di grande attività al servizio dell'umanità. Può essere una storia di indicibile sofferenza passiva. Può essere una storia di nullità, di malvagità. Può essere una nuova storia. Da questo momento.

domenica 5 aprile 2009

Alcamo, l'inchiesta sui consulenti comunali: la magistratura "esilia" il sindaco per qualche ora, poi revoca il provvedimento

ALCAMO - Un divieto di dimora nel territorio di Alcamo per 15 giorni gli era stato notificato venerdì sera, 3 aprile, dal gip di Trapani Massimo Corleo, a conclusione di un'indagine condotta dalla polizia in merito alla nomina di tre consulenti esterni al Comune. Destinatario del provvedimento il sindaco di Alcamo, Giacomo Scala, il quale già nei mesi scorsi aveva ricevuto un avviso di garanzia in cui si ipotizzava il reato di abuso d'ufficio, e anche il segretario comunale Cristofaro Ricupati risulta tuttora indagato. Ma lo stesso magistrato, su richiesta del pm Franco Belvisi, ha revocato, nel giro di poche ore, questo divieto di dimora, in quanto non sussisterebbero gli estremi per "esiliare" il primo cittadino alcamese. Rimane aperta l'inchiesta avviata dal Commissariato di Pubblica sicurezza alcamese, diretto da Valerio Aquila.
GLI INCARICHI NEL MIRINO DELLA POLIZIA Quindici erano gli incarichi del gabinetto del sindaco Giacomo Scala fino al mese di dicembre scorso: 7 retribuiti, gli altri a titolo gratuito. Di questi, uno ricoperto da Liborio Ciacio per 3 mila euro mensili, "per curare l'innovazione e l'implementazione delle procedure interne di verifica e controllo, le relazioni istituzionali nonché per supporto agli organi politici (sindaco, ufficio di gabinetto del sindaco, giunta municipale)”. Tale mansione, inizialmente stabilita fino alla scadenza del mandato di Scala, a Ciacio è stata revocata l’11 dicembre 2008. Un altro incarico, quello di "consulenza in materia di pianificazione urbanistica" è stato invece occupato dal geometra Giuseppe Pipitone, per altre 3 mila euro mensili dallo scorso primo settembre e, in teoria, fino al 31 dicembre 2008. Quello di "esperto in comunicazione pubblica e istituzionale" dal 21 luglio 2008 al 31 dicembre 2009 per 1.700 euro al mese, da Antonio Fundarò (che si è dimesso, proprio a causa di queste indagini, nel dicembre 2008). Altri incarichi per pubbliche relazioni in merito al Por "Risorsacqua Alcamo" sono invece affidati a tre giornalisti per 5 mila euro ciascuno. Dieci in tutto gli incarichi del gabinetto sindaco attuali. Oltre a quelli citati, gli altri sono tutti a titolo gratuito.
Massimo Provenza

mercoledì 1 aprile 2009

Qui accadde una cosa molto, molto brutta. Qui si aspetta l'alba dell'Uomo

Il monumento in memoria di Barbara Rizzo Asta e dei suoi figlioletti gemelli Giuseppe e Salvatore, vittime della strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985.

ALCAMO IN CHIARO. Pubblicati i primi video

http://www.youtube.com/user/alcamoinchiaro
Cliccando su questo link, vi si aprirà il canale di YouTube in cui trovate i primi filmati da me realizzati ad Alcamo con la collaborazione di Carlo Parrino.
Siamo soltanto all'inizio, credo che con passione e perseveranza riusciremo a migliorarci. E un giorno, magari, questi video andranno a comporre l'archivio della nuova rivista online multitematica che ho in progetto.
Massimo Provenza

info personali

La mia foto
Benvenuti a bordo del mio blog. Qui trovate alcune mie riflessioni, immagini, appunti e spunti su cui potete intervenire in qualsiasi momento esprimendo il vostro parere o le vostre critiche costruttive. Sono un giornalista professionista. Scrivo per il Giornale di Sicilia, in qualità di corrispondente dalla zona di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, spaziando dalla cronaca allo sport e alle foto. Laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo), sono iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti dal 2006. Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi visita questo blog, fare nuove conoscenze e intraprendere collaborazioni anche con altre realtà che operano nel mondo dell'informazione, purché sia autorevole e non strumentalizzata. Chi vuole può contattarmi su Facebook o telefonarmi al 3355735207 (ma non rispondo agli anonimi o cosiddetti "numeri privati") oppure inviarmi un messaggio al mio indirizzo di posta elettronica: massimoprovenza@email.it

cenni sulle mie esperienze giornalistiche

Il mio primo articolo su un giornale apparve il 13 dicembre 1997: rubrica Cronaca in classe, Giornale di Sicilia, argomento la riqualificazione di una villa pubblica in piazza Pittore Renda ad Alcamo. Il 29 ottobre 1998 mi telefonarono dalla segreteria dell'Università degli Studi di Palermo per comunicarmi di essermi classificato 33esimo (150 i posti disponibili) nella prova di selezione tra gli oltre mille aspiranti all'iscrizione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Nel frattempo, diversi articoli sul mensile alcamese Il Bonifato e poi qualcuno sul Segestano. Dal 2002 la mia attività di praticantato giornalistico. Dall'ottobre 2005 faccio il corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia, sul quale del resto avevo già in precedenza pubblicato alcuni brevi articoli. E' infatti a partire da quel periodo che, dopo essermi laureato nel luglio 2005, mi è stato richiesto di fare le cronache delle partite di calcio dell'Alcamo. Intanto il 20 luglio di quell'anno avevo conseguito il titolo accademico in Scienze della comunicazione, dopo aver completato il tirocinio per l'abilitazione professionale. Un paio di mesi dedicati a prepararmi per l'esame di abilitazione professionale, riflettendo anche sulla possibilità di dare un seguito alla collaborazione avviata durante gli stage nei mesi precedenti a Palermo con l'Ansa, Tgs e il quotidiano La Sicilia, senza trascurare quella di collaborare per la cronaca della provincia di Trapani. Poi una chiamata dalla redazione trapanese del Giornale di Sicilia per mettermi in prova come corrispondente per il calcio. Una delle mie passioni. Non potevo rinunciare. Intanto, il 31 ottobre 2005 ho sostenuto a Roma l'esame scritto (con macchina da scrivere, obbligatoria...) per diventare giornalista professionista, poi la prova orale il 23 febbraio 2006 ricevendo dalla commissione nazionale lusinghieri riconoscimenti per i miei elaborati del 31 ottobre, valutati tra i migliori su un migliaio di partecipanti.
Cliccando qui trovate i miei articoli e servizi per Ateneonline, la testata giornalistica dell'Università di Palermo, realizzati tra il novembre 2002 e l'ottobre 2004. Ho anche collaborato per il mensile Regione Mediterranea, pubblicando alcune inchieste. Il mio primo stage bimestrale l'ho svolto alla redazione palermitana de La Sicilia, con una ventina di articoli firmati. Poi, altri due mesi alla redazione televisiva di Tgs. E, infine, all'Ansa con diversi lanci di agenzia. Esperienze, insomma, molto formative sul piano professionale. Come corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia finora ho avuto la possibilità di cimentarmi su vari argomenti, dallo sport alla cronaca bianca e nera, e su cui ho pubblicato migliaia di pezzi principalmente su Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta. Collaboro all'occorrenza anche con l'agenzia di stampa ItaliaMedia. Dal 2007 collaboro anche con la Publikompass per la stesura di testi redazionali da pubblicare sul Giornale di Sicilia. Nel marzo 2009 ho iniziato a pubblicare su un canale You Tube alcune mie interviste filmate, nella prospettiva di inserirle in un nuovo webmagazine che è in fase di progettazione e che sarà da me diretto. Dall'ottobre 2009, proprio a tal proposito, è attivo AlcaMondoBlog, un esperimento di giornalismo partecipativo.

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