martedì 20 ottobre 2009

Piano del traffico ad Alcamo, da oggi i parcheggi a lisca in viale Europa

Parcheggi a spina di pesce sul lato destro del viale Europa. Da oggi si sperimentano ad Alcamo, su iniziativa dell'amministrazione comunale in attuazione del Piano del Traffico, che dal 1999 fino ad oggi è rimasto un progetto irrealizzato. Intanto è stato istituito, lo ricordiamo, il senso unico lungo il corso dei Mille (clicca per leggere il relativo post). Nuove regole di circolazione, già da diverse settimane, anche in corso Generale Medici e via Gammara.

11 commenti:

  1. i parcheggi a spina in Viale Europa sara sicuramente un GRANDE Flop !!! l'ennesima di questa amministrazione Comunale perche cosi è piu pericoloso sia per gli automobista,sia per i pedone...ne vedremo delle belli... !!!

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  2. Una grande, anzi, grandissimo ed energico applauso all'amministrazione comunale!!! Complimenti, ora sì che il traffico è più fluente, siamo tutti molto più contenti di avere una corsia a disposizione anzichè due!!! E sopratutto di dover fare più di una manovra per fare l'inversione ad U, perchè ti ritrovi davanti una macchina parcheggiata! Evviva l'amministrazione comunale!!!

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  3. Il problema vero è che ad Alcamo c'è ormai l'abitudine a prendere la macchina pure quando non c'è ne bisogno....

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  4. Il Piano del Traffico:
    Alcune semplici considerazioni:
    1)la strada ke porta da Corso dei Mille a Via Generale dei Medici...va sistemata!!!!Solo così ha un minimo senso il senso unico in Corso dei Mille!
    2)la seconda traversa scendendo da Via Nino Bixio ha il senso unico ke è molto pericoloso,in quanto vi è un incrociuo pericolosissimo;a mio parere andrebbe invertito!
    3)la spina di pesce va bene ma solo in alcuni tratti del viale europa,cioè quelli meno intasati;
    4)va creato un sistema per segnalere ed intervenire tempestivamente sulle buche delle strade,sempre + numerose e profonde;
    5)il traffico lo si migliora se vi sono i MEZZI PUBBLICI:lo vogliamo capire o no che deve finire la storia di andare in piazza con la makkina...si va in autobus ecologico!!!!Andrebbe quindi creata una vasta rete di autobus, con sistemi di abbonamento automatici e tecnologici (e non semplicemente e solo il biglietto di cartoncino)

    Purtroppo probabilmente,anche se mi auguro di sbagliarmi,questi progetti,queste proposte verrano presi in considerazione quando sarò anziano!

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  5. Ricordo che quando abitavo a Palermo, ai tempi dell'Università, con le mie coinquiline andavamo a fare la spesa A PIEDI in un supermercato VICINISSIMO. Eravamo ben lieti di avere un supermercato praticamente a due passi. Un giorno ho cronometrato il tempo che impiegavamo a raggiungerlo: risultato 10 minuti! Qualche tempo dopo decisi di uscire a piedi dalla mia casa di Alcamo (zona dosso del Viale Europa) per vedere in 10 minuti dove arrivavo. Con mio grande stupore mi ritrovai in Piazza Ciullo!!!

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  6. Alcamo è l'emblema della città senza regole e senza ragione. Non oso pensare al rapporto numerico fra abitanti e automobili circolanti ma credo di poter affermare che dovremmo essere molto vicini al punto di pareggio e cioè 1 auto per ogni abitante. Allora, in una città nata e cresciuta con strade a dimensione "mulo", come è possibile trovare un parcheggio per la propria auto ? Le regole andavano trovate e proposte già 25 anni fa, non solo oggi (è già troppo tardi ). Bisognava, a mio avviso, trovare in centro delle case fatiscenti e disabitate (ce ne sono molte cadenti e infestate dai topi ), espropriarle, demolirle, e creare parcheggi. In centro invece regna il cemento armato. Nei punti critici della città vanno costruiti dei parcheggi multipiano con tariffe agevolate per chi vi parcheggia tutti i giorni e per tante ore (una sorta di abbonamento ). Con la certezza di avere un parcheggio coperto e magari anche custodito, credo che molti alcamesi (per es. i commercianti) sarebbero ben lieti di pagare qualche euro al giorno.Secondo me si poteva creare un bel multipiano nell'ex cinema Marconi; lo spazio c'era ed eravamo proprio in pieno centro. Inoltre le strade principali devono essere presidiate dalle forze dell'ordine che devono essere rigorose nell'affermare la legalità (invece li trovi al bar o imboscati in qualche ufficio). Ad alcamo sono stati capaci di mettere qualche semaforo (sempre troppo pochi ) salvo disattivarli qualche giorno dopo o addirittura dismetterli. All'incrocio fra Viale Europa e Via M. Riposo ci starebbe benissimo una rotonda (attualmente a me sembra un punto pericoloso , disordinatissimo e da anteguerra).La corsia preferenziale nel corso VI Aprile non serve a niente se non a far sorpassare coloro che hanno fretta rispetto a chi , stando in macchina, deve fumarsi una sigaretta o chiacchierare con l'amico occasionale; perchè non la isoliamo e ne facciamo una bella pista ciclabile ? Forse più di qualcuno sarebbe stimolato ad andare a lavoro in bicicletta lasciando a casa l'automobile. Ho lanciato solo qualche idea, ma chi di dovere, perchè non le valuta ? Giovanni Franco

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  7. In tante città italiane e straniere, esiste il cosìddetto " ring", cioè un anello costituito da strade, dove si viaggia solo in un senso; ad Alcamo si potrebbe tranquillamente fare utilizzando il corso 6 aprile così com'è, viale Italia direzione "rotonda", viale Europa a doppio senso di marcia (vista l'esistenza della doppia corsia ), via M. Riposo direzione piazza della repubblica. L'unico senso di marcia serve a snellire il traffico e velocizzarlo. Inoltre limita tante manovre che lo rallentano. Ma ve lo immaginate il viale Italia a senso unico ? Si viaggerebbe velocissimi.Poi, parcheggi solo da un lato e dall'altro una bella pista ciclabile per stimolare l'uso della bicicletta (almeno nelle ore diurne). Non è un progetto irrelaizzabile, credetemi. All'inizio potrebbe sembrare strano e scomodo, ma a lungo andare tutti ne trarrebbero beneficio. Provare per credere. Giovanni Franco

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  8. L'unica soluzione giusta e doverosa sarebbe obbligare... almeno ai giovani che aspirano alla patente... di fare un corso di SENSO CIVICO!!. E' proprio questo che purtroppo manca a noi alcamesi. Abbiamo inculcato nello stile di vita e nell'educazione una bruttissima regola e cioè : ""quel che non è mio non è di nessuno e pertanto non mi frega niente di rispettarlo e preservarlo"" regola estesa ormai a moltissimi comportamenti quali tra i più diffusi e insopportabili : buttare cartacce, sigarette o addirittura bottiglie di birra dall'auto in movimento... bloccare il traffico per chiaccherare con qualche passante... non dare la precedenza quando ci si immette nelle uniche 2 rotonde presenti in città(..e menomale!!) perchè si è convinti di avere la precedenza.. e tante altre pessime abitudini che non sto ad elencare... ritorno al tema dicendo che la lisca di pesce è stata una pessima scelta, devi stare super attento che qualche genio non ti esca da detto parcheggio senza prima guardare rischiando di trovartelo addosso... devi altresì stare attento a tutti coloro che malgrado la diminuizione di carreggiata tentano sempre di infilarsi per sorpassare o per proseguire su due file...
    Insomma... fare il viale europa in queste condizioni è diventato veramente stressante ma tornando alla mia premessa ad alcamo potranno anche fare i parcheggi a chiocciola ma se non ci sarà una sensibilizzazione generale volta al rispetto del prossimo i problemi saranno sempre gli stessi.

    Stando all'idea di Giovanni Franco di promuovere l'uso della bicicletta dico che è un idea positiva. In moltissime città grandi e piccole italiane ed europee l'uso della bicicletta è parecchio diffuso ed è quasi un fatto di moda che ha solo benefici sia a livello urbano, ambientale e soprattutto fisico. Personalmente sarei felicissimo di poter passeggiare in bicicletta per il centro di alcamo ma mi imbatterei in uno scenario di traffico caotico, puzzolente e rischioso da affrontare. e di sicuro troverei le mie fantomatiche piste ciclabili occupate da auto parcheggiate. un vero peccato.

    Cambiare le cose si può, bisogna combattere e vincere la lotta contro l'egoismo e la strafottenza e magari in futuro potremo vedere dei cambiamenti e chissà, si potra avere una Alcamo migliore, più pulita (soprattutto da certe mentalità) e in linea con tante altre città considerate moderne e vivibili.

    cordialmente, Corrao Francesco

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  9. il problema del traffico è sicuramente risolvibile ad alcamo, così come è stato risolto in tante altre citta del mondo, primo bisogna costruire altre strade, secondo bisogna obbligare chi apre una attività commerciale nel centro (vedi banche nel viale italia e viale europa) a dotarsi di parcheggi, terzo creare dei grandi parcheggi in periferia con bus navetta. Per ultimo evitare di bruciare i soldi dei contribuenti in opere faraoniche ed assurde come il parcheggio di piazza bagolino, costato come dicono 4 milioni di euro, se dentro ci andranno 200 auto ogni singolo parcheggio costa 20.000 euro siamo alla pazzia collettiva, con quella somma in periferia si potevano realizzare 5000 posti auto, ma forse l'amministrazione non ha interesse a risolvere il problema, un pò come il problema della rete idrica e dell'acqua fintanto che il problema non si risolve si mangia.

    Saluti Giuseppe

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  10. A distanza di tempo riscrivo su questo blog in tema di parcheggi anche se ignoro come si sia nel frattempo evoluta la situazione. Purtroppo, conoscendo la lentezza della burocrazia e la mancanza (perenne) di denaro utile per innovare, credo che non sia cambiato molto dal mio ultimo intervento (19/11/2009).Il sig. Corrao si auspica una città da vivere in bicicletta ma si preoccupa di trovare nelle piste ciclabili parcheggiate automobili di ogni sorta. Possibile. Ma se la pista ciclabile viene isolata con dei paletti che impediscono alle auto di accedervi, ecco risolto il problema. Poi, se più biciclette significa anche meno macchine, la soluzione viene da se. Proposta per il corso VI aprile: tutti i commercianti devono parcheggiare nel multipiano di piazza Bagolino, pagare un abbonamento mensile, e con un bus navetta, ad orari precisi, essere trasportati ai propri negozi e riportati alle loro auto all'orario di chiusura. Ma ci pensate quanti posti liberi nel suddetto corso ? Ma è così difficile ? Ma ci pensate che si creano anche nuovi posti di lavoro ? E perchè non mettere a disposizione della cittadinanza delle biciclette in vari punti della città dove poterle noleggiare a prezzi modici e ad ore con il semplice deposito della carta di identità ? L'ho fatto io a Ravenna, è stato bellissimo. Anche ad Alcamo si può fare, basta proporre e ragionare. Niente di più semplice. Se poi questa mentalità viene inculcata ai giovani, il futuro, il resto viene da se. Ma perchè se a Reggio Emilia, a Belluno, a Ravenna, a Bologna, ecc.l'uso della bicicletta è un vanto, non può esserlo anche ad Alcamo ? Abbiamo il dovere di provarci. Distinti saluti. Giovanni Franco

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  11. Signor Giovanni Franco, le suggerisco di visitare http://alcamondoblog.wordpress.com/2010/02/18/alcamo-in-viale-europa-parcheggi-paralleli-al-marciapiede/
    Da allora, in tutto il viale Europa ad Alcamo i parcheggi sono disposti in tal modo.
    Per quanto riguarda le piste ciclabili, la giunta municipale alcamese ha appena approvato un progetto preliminare grazie anche ai finanziamenti ottenuti con il Premio Bicity 2010 (Alcamo è risultata tra i Comuni italiani che hanno presentato il più lungo percorso ciclabile per la Giornata nazionale della bicicletta).
    http://www.alcamo.tp-net.it/opengov/cms/tp-net/alcamo/News/index.jsp?pb_codice=5528&post-cmd=visualizza&post-back=0&finestra=homepage

    Per il resto, come già ho avuto modo di evidenziare in un articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia, occorre però una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza sull'importanza della rinuncia all'abuso di autovetture, in un contesto urbano dove comunque non va sottovalutata la presenza di percorsi in forte pendenza e che quindi non sono facilmente percorribili con la bici.
    Intanto, a partire dal 6 ottobre scorso, il servizio di trasporto pubblico urbano per mezzo di autobus è stato sospeso. Il Comune ha infatti bloccato la convenzione con l'Ast in quanto i bus nelle vie di Alcamo sono scarsamente fruiti.

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Benvenuti a bordo del mio blog. Qui trovate alcune mie riflessioni, immagini, appunti e spunti su cui potete intervenire in qualsiasi momento esprimendo il vostro parere o le vostre critiche costruttive. Sono un giornalista professionista. Scrivo per il Giornale di Sicilia, in qualità di corrispondente dalla zona di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, spaziando dalla cronaca allo sport e alle foto. Laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo), sono iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti dal 2006. Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi visita questo blog, fare nuove conoscenze e intraprendere collaborazioni anche con altre realtà che operano nel mondo dell'informazione, purché sia autorevole e non strumentalizzata. Chi vuole può contattarmi su Facebook o telefonarmi al 3355735207 (ma non rispondo agli anonimi o cosiddetti "numeri privati") oppure inviarmi un messaggio al mio indirizzo di posta elettronica: massimoprovenza@email.it

cenni sulle mie esperienze giornalistiche

Il mio primo articolo su un giornale apparve il 13 dicembre 1997: rubrica Cronaca in classe, Giornale di Sicilia, argomento la riqualificazione di una villa pubblica in piazza Pittore Renda ad Alcamo. Il 29 ottobre 1998 mi telefonarono dalla segreteria dell'Università degli Studi di Palermo per comunicarmi di essermi classificato 33esimo (150 i posti disponibili) nella prova di selezione tra gli oltre mille aspiranti all'iscrizione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Nel frattempo, diversi articoli sul mensile alcamese Il Bonifato e poi qualcuno sul Segestano. Dal 2002 la mia attività di praticantato giornalistico. Dall'ottobre 2005 faccio il corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia, sul quale del resto avevo già in precedenza pubblicato alcuni brevi articoli. E' infatti a partire da quel periodo che, dopo essermi laureato nel luglio 2005, mi è stato richiesto di fare le cronache delle partite di calcio dell'Alcamo. Intanto il 20 luglio di quell'anno avevo conseguito il titolo accademico in Scienze della comunicazione, dopo aver completato il tirocinio per l'abilitazione professionale. Un paio di mesi dedicati a prepararmi per l'esame di abilitazione professionale, riflettendo anche sulla possibilità di dare un seguito alla collaborazione avviata durante gli stage nei mesi precedenti a Palermo con l'Ansa, Tgs e il quotidiano La Sicilia, senza trascurare quella di collaborare per la cronaca della provincia di Trapani. Poi una chiamata dalla redazione trapanese del Giornale di Sicilia per mettermi in prova come corrispondente per il calcio. Una delle mie passioni. Non potevo rinunciare. Intanto, il 31 ottobre 2005 ho sostenuto a Roma l'esame scritto (con macchina da scrivere, obbligatoria...) per diventare giornalista professionista, poi la prova orale il 23 febbraio 2006 ricevendo dalla commissione nazionale lusinghieri riconoscimenti per i miei elaborati del 31 ottobre, valutati tra i migliori su un migliaio di partecipanti.
Cliccando qui trovate i miei articoli e servizi per Ateneonline, la testata giornalistica dell'Università di Palermo, realizzati tra il novembre 2002 e l'ottobre 2004. Ho anche collaborato per il mensile Regione Mediterranea, pubblicando alcune inchieste. Il mio primo stage bimestrale l'ho svolto alla redazione palermitana de La Sicilia, con una ventina di articoli firmati. Poi, altri due mesi alla redazione televisiva di Tgs. E, infine, all'Ansa con diversi lanci di agenzia. Esperienze, insomma, molto formative sul piano professionale. Come corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia finora ho avuto la possibilità di cimentarmi su vari argomenti, dallo sport alla cronaca bianca e nera, e su cui ho pubblicato migliaia di pezzi principalmente su Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta. Collaboro all'occorrenza anche con l'agenzia di stampa ItaliaMedia. Dal 2007 collaboro anche con la Publikompass per la stesura di testi redazionali da pubblicare sul Giornale di Sicilia. Nel marzo 2009 ho iniziato a pubblicare su un canale You Tube alcune mie interviste filmate, nella prospettiva di inserirle in un nuovo webmagazine che è in fase di progettazione e che sarà da me diretto. Dall'ottobre 2009, proprio a tal proposito, è attivo AlcaMondoBlog, un esperimento di giornalismo partecipativo.

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