domenica 27 aprile 2008

"Arripigghiàmuni"

"Arripigghiàmuni!", direbbe in dialetto siciliano un tifoso del Palermo Calcio in questo momento, mentre nella foto a lato il patron rosanero Maurizio Zamparini sembra, con tipica cadenza friulana, sussurrare al suo fido direttore sportivo Rino Foschi l'equivalente termine "Riprendiamoci!". E visti i risultati, ma soprattutto le molte prestazioni per nulla convincenti offerte dalla squadra panormita nel corso di questa stagione che ormai volge al termine, con tanto di valzer in panchina Colantuono-Guidolin-Colantuono, ci sarà parecchio da lavorare per costruire un organico più attrezzato e capace di esprimere un gioco più divertente o quantomeno concreto. Intanto, l'Inter è quasi giunta al traguardo-scudetto: il contenuto del post pubblicato lo scorso 3 febbraio sta trovando conferma... La festa nerazzurra, guarda caso, potrebbe esserci in occasione del derby della Madonnina. Non si ferma la Juventus di Ranieri che, trascinata dalle "macchine da gol" Del Piero e Trezeguet, crede ancora nella rimonta sulla Roma per agguantare il secondo posto. E sempre in zona Champions, la Fiorentina deve guardarsi alle spalle: il Milan incalza, ma anche la Samp non sembra scherzare, e domenica prossima i viola saranno ospiti del Cagliari di Ballardini, intenzionato a uscire indenne dalla zona ribollente dei bassifondi della classifica.
Massimo Provenza
(Nella foto, Zamparini e Foschi durante un allenamento del Palermo al campo Tenente Onorato di Boccadifalco)

venerdì 18 aprile 2008

Agitazione

Non è facile mantenere la calma, mentre si è travolti dalle onde.

Ma prima o poi, torna la quiete.

martedì 1 aprile 2008

La notizia non è morta. La speranza neppure

"L'industria non fabbrica più il farmaco. Alcamese ammalato rischia di morire". E' il titolo di un mio articolo riportato in prima pagina e pubblicato a pagina 8 sul Giornale di Sicilia di ieri 31 marzo. Pubblico anche su questo blog un sunto di questa vicenda: lo faccio adesso perchè ritengo che si tratti di una storia toccante che non può cadere in oblio, nell'attesa che chi sa dove si trova la soluzione per salvare la vita di questa persona, lo comunichi subito. Già mi hanno contattato ieri stesso e oggi dalla Farmindustria di Roma il cui ufficio stampa ha letto l'articolo, per conoscere meglio tale situazione e per attivarsi in aiuto di Stefano Milito, l'uomo che ha bisogno di questa urgente risposta. Sposato e con due figli, disoccupato, Milito ha 43 anni e soffre di ipertensione arteriosa ma è allergico a tutte le medicine sul mercato, tranne a una che egli ha assunto negli ultimi tre anni e che nel mese di dicembre scorso è stata ritirata dal commercio. E' adesso in produzione un nuovo farmaco con una nuova formula che genera effetti collaterali gravissimi nell'organismo di Milito, il quale li descrive come "vere e proprie torture" che mettono a repentaglio la sua esistenza.
"Da quattro anni - riferisce Stefano Milito - soffro di ipertensione. Per tale motivo assumo diverse categorie di farmaci per abbassare la pressione sanguigna. Purtroppo il mio corpo non tollera alcune sostanze di cui certi farmaci sono composti, com'è dimostrato dall'insorgere di questi effetti collaterali. Così il cerchio - prosegue Milito - si è ristretto a poche categorie di farmaci, e uno di questi è per me di vitale importanza: si tratta della categoria ACE-inibitore, da me assunta con successo negli ultimi tre anni e che ora dalla casa farmaceutica che ne possiede il brevetto non viene più prodotto con la formula che per me va bene, ma con una nuova formula per me mortale". Stefano Milito dichiara di non essere riuscito ancora a trovare una terapia alternativa. Il suo organismo non tollera tutti i tipi di amidi, i cloridrati e i diuretici.
La casa farmaceutica che produce il medicinale in oggetto si è dimostrata molto disponibile e celere nel mettere a disposizione di Milito, su sua richiesta, le scorte del medicinale sino alla fine di quest'anno. Ma la vita di Stefano Milito è appesa a un filo: nel momento in cui, e cioè nel dicembre 2008, tali scorte si esauriranno, per lui sarà la fine. Stefano Milito attende per questo motivo un'urgentissima risposta da parte di tale industria per capire che cosa egli può fare per salvarsi.
"Cerco soltanto aiuto", ribadisce Stefano Milito, riponendo fiducia nell'azienda farmaceutica e in chiunque sia in grado di fornirgli, e subito, informazioni utili alla soluzione di questo suo grave problema.
Massimo Provenza

Dialogo tra un figlio di un politico e un giornalista

"Bello è criticare senza proporre nulla", si sente dire il giornalista di carta stampata nonchè autore di un proprio blog, dal figlio di un politico che guarda i giornalisti dall'alto verso il basso con un'aria di superiorità tipica di chi sa che cosa significa essere al servizio del popolo...
"Non accetti le mie critiche costruttive?" risponde il giornalista, il quale aggiunge: "Comunque ti consiglio di leggere con più attenzione i miei articoli e di comprare ogni giorno il quotidiano per cui lavoro. Io intanto cerco di fare il mediatore tra la gente e le istituzioni, e di informare la gente su quello che certi politici hanno saputo costruire (o meglio, distruggere) finora. E informare, nei limiti di ciò che riusciamo a fare, è già qualcosa che aiuta a riflettere, se non ti dispiace. E' già una proposta per lo sviluppo di tutti noi, se non lo sai. Questa è la fotografia della realtà. E più fotografie riesco a fare, più riesco a capire che cosa è meglio proporre con la collaborazione della gente onesta".

Massimo Provenza

Legalità e parole

Ho conosciuto qualcuno che parla tanto di legalità
e che si atteggia a depositario della verità senza averne la qualifica.
Ho conosciuto qualcuno che parla tanto di legalità
ma che offende le persone basandosi soltanto su errate convinzioni nei loro confronti.
Ho conosciuto qualcuno che parla tanto di legalità
solo per farsi bello ma non perchè ci crede davvero.
Ho conosciuto gente che parla tanto di legalità
ma che si dimostra superba.
Ho conosciuto qualcuno che parla tanto di legalità
e che si pone su un gradino superiore al tuo e ti dice con aria altezzosa
"io sono figlio di un carabiniere", "io sono figlio di un poliziotto", "io sono figlio di un giudice".
Ho conosciuto qualcuno che parla tanto di legalità
utilizzando questo termine come un utile mezzuccio per scopi elettorali (poi però quando viene eletto...).
Ho conosciuto qualcuno che parla tanto di legalità
e che con scelte politiche meschine tradisce la fiducia che tu hai riposto in lui.
Ho conosciuto qualcuno che non si dà tante arie
e che lavora con onestà, vive e ama la vita e il rispetto umano
e non lo urla ai quattro venti.
Massimo Provenza

info personali

La mia foto
Benvenuti a bordo del mio blog. Qui trovate alcune mie riflessioni, immagini, appunti e spunti su cui potete intervenire in qualsiasi momento esprimendo il vostro parere o le vostre critiche costruttive. Sono un giornalista professionista. Scrivo per il Giornale di Sicilia, in qualità di corrispondente dalla zona di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, spaziando dalla cronaca allo sport e alle foto. Laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo), sono iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti dal 2006. Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi visita questo blog, fare nuove conoscenze e intraprendere collaborazioni anche con altre realtà che operano nel mondo dell'informazione, purché sia autorevole e non strumentalizzata. Chi vuole può contattarmi su Facebook o telefonarmi al 3355735207 (ma non rispondo agli anonimi o cosiddetti "numeri privati") oppure inviarmi un messaggio al mio indirizzo di posta elettronica: massimoprovenza@email.it

cenni sulle mie esperienze giornalistiche

Il mio primo articolo su un giornale apparve il 13 dicembre 1997: rubrica Cronaca in classe, Giornale di Sicilia, argomento la riqualificazione di una villa pubblica in piazza Pittore Renda ad Alcamo. Il 29 ottobre 1998 mi telefonarono dalla segreteria dell'Università degli Studi di Palermo per comunicarmi di essermi classificato 33esimo (150 i posti disponibili) nella prova di selezione tra gli oltre mille aspiranti all'iscrizione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Nel frattempo, diversi articoli sul mensile alcamese Il Bonifato e poi qualcuno sul Segestano. Dal 2002 la mia attività di praticantato giornalistico. Dall'ottobre 2005 faccio il corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia, sul quale del resto avevo già in precedenza pubblicato alcuni brevi articoli. E' infatti a partire da quel periodo che, dopo essermi laureato nel luglio 2005, mi è stato richiesto di fare le cronache delle partite di calcio dell'Alcamo. Intanto il 20 luglio di quell'anno avevo conseguito il titolo accademico in Scienze della comunicazione, dopo aver completato il tirocinio per l'abilitazione professionale. Un paio di mesi dedicati a prepararmi per l'esame di abilitazione professionale, riflettendo anche sulla possibilità di dare un seguito alla collaborazione avviata durante gli stage nei mesi precedenti a Palermo con l'Ansa, Tgs e il quotidiano La Sicilia, senza trascurare quella di collaborare per la cronaca della provincia di Trapani. Poi una chiamata dalla redazione trapanese del Giornale di Sicilia per mettermi in prova come corrispondente per il calcio. Una delle mie passioni. Non potevo rinunciare. Intanto, il 31 ottobre 2005 ho sostenuto a Roma l'esame scritto (con macchina da scrivere, obbligatoria...) per diventare giornalista professionista, poi la prova orale il 23 febbraio 2006 ricevendo dalla commissione nazionale lusinghieri riconoscimenti per i miei elaborati del 31 ottobre, valutati tra i migliori su un migliaio di partecipanti.
Cliccando qui trovate i miei articoli e servizi per Ateneonline, la testata giornalistica dell'Università di Palermo, realizzati tra il novembre 2002 e l'ottobre 2004. Ho anche collaborato per il mensile Regione Mediterranea, pubblicando alcune inchieste. Il mio primo stage bimestrale l'ho svolto alla redazione palermitana de La Sicilia, con una ventina di articoli firmati. Poi, altri due mesi alla redazione televisiva di Tgs. E, infine, all'Ansa con diversi lanci di agenzia. Esperienze, insomma, molto formative sul piano professionale. Come corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia finora ho avuto la possibilità di cimentarmi su vari argomenti, dallo sport alla cronaca bianca e nera, e su cui ho pubblicato migliaia di pezzi principalmente su Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta. Collaboro all'occorrenza anche con l'agenzia di stampa ItaliaMedia. Dal 2007 collaboro anche con la Publikompass per la stesura di testi redazionali da pubblicare sul Giornale di Sicilia. Nel marzo 2009 ho iniziato a pubblicare su un canale You Tube alcune mie interviste filmate, nella prospettiva di inserirle in un nuovo webmagazine che è in fase di progettazione e che sarà da me diretto. Dall'ottobre 2009, proprio a tal proposito, è attivo AlcaMondoBlog, un esperimento di giornalismo partecipativo.

autorizzazioni

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