
Stavolta non è finita come nel 2002 (si ricordi il 5 maggio, non quello di Manzoni...) o come nel 2000 (Juve battuta sotto il diluvio a Perugia) o come nel 1999 (quel Milan di Zaccheroni in rimonta sulla Lazio) o come nel 1973 (Juve vittoriosa all'Olimpico, Lazio sconfitta al San Paolo, Milan distrutto a Verona) o come nel 1967 (tredicesimo scudetto juventino a spese dell'Inter beffata a Mantova). Si possono ricordare tanti altri duelli incastonati nell'archivio delle emozioni della Serie A: quelli tra Juve e Inter nel 1998, tra Juve e Parma nel 1997 e nel 1995, tra Sampdoria e Inter nel 1991, tra Milan e Napoli nel 1990 e nel 1988, tra Inter e Napoli nel 1989, tra Juve e Roma nel 1986, nel 1983 e nel 1981, tra Juve e Fiorentina nel 1982, tra Milan e Perugia (il mitico Perugia di Castagner rimasto imbattuto) nel 1979, tra Juve e Lanerossi Vicenza nel 1978 e Torino nel 1977 e nel 1976. Altri tempi, quelli in cui tra il 1987 e il 1997 passavo pomeriggi domenicali ascoltando le radiocronache delle partite a "Tutto il calcio minuto per minuto". Ancora non c'erano le pay-tv. La meravigliosa voce roca di Sandro Ciotti, il grande Enrico Ameri, l'appuntamento delle 18 e 10 con "Novantesimo Minuto" di Paolo Valenti e la mattina durante la ricreazione con le figurine Panini da scambiare tra i banchi di scuola giocando a "Ce l'ho... Mi manca".
Oggi, mentre ogni impresa giallorossa si è rivelata vana, il Catania si è assicurato la salvezza, per giunta andando a pareggiare. La Fiorentina di Prandelli va in Champions, il Milan deve accontentarsi di giocare la prossima stagione in Coppa Uefa, l'unico trofeo che ancora non è presente nella bacheca rossonera. Il Parma torna in B dopo diciott'anni. La Juventus, oltre al primato dei gol segnati condiviso con la Roma, si gode l'apoteosi nella classifica dei bomber, grazie alla consacrazione del trentatreenne ritrovato Del Piero e alla conferma di Trezeguet. Capocannoniere Del Piero. Chi se l'aspettava? Adesso tutti gli italiani che lo sfottevano per l'uccellino di quello spot di acqua minerale, sarebbero pronti a scommettere su di lui nella speranza di vedere l'Italia di Donadoni trionfare a Vienna. Sempre se il Pinturicchio riesca a mantenere questo stato di grazia anche all'Europeo di Svizzeraustria. Non è facile.
Massimo Provenza
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