
ALCAMO. (*mapr*) Comizi e riunioni in chiusura della campagna elettorale. Vigilia vissuta in un clima di grande attesa. Domenica 13 maggio, la prima giornata di votazioni: poco prima della chiusura dei seggi, ha votato oltre il 60 per cento di chi ne ha diritto. La notte è calda, ad Alcamo, dove sembra arrivata l’estate. Ancor più caldo è il lunedì successivo. Poco dopo le 15, si evince che in media ha votato oltre l’80 per cento degli elettori alcamesi. Già intorno alle 16, facendo un giro da una scuola ad un’altra dove sono disseminate le varie sezioni elettorali, esce fuori qualche dato. Intanto è evidente, sin dalla tarda mattinata, l’elevata quantità di votanti, a dimostrazione della grande partecipazione dei cittadini alcamesi a queste amministrative. Una grande partecipazione che senza dubbio è stata determinata dalla presenza, nelle varie liste, di oltre quattrocento candidati in tutto. Tantissimi di questi sono giovani e in cerca di affermazione nel campo del lavoro: molti di essi non mostrano di provare remore ad ammettere di essersi candidati "per trovare uno sbocco lavorativo", "perché è troppo difficile trovare occupazione", "perché la politica offre tante opportunità". Poco importa, dunque, se oggi ad Alcamo ci si candida anche senza avere alle spalle esperienze professionali o politiche. Non è infrequente che una stessa famiglia si trovi divisa nella scelta: all’interno di un nucleo familiare capita infatti che c’è chi vota per un candidato della coalizione di centrosinistra e chi invece manifesta la propria preferenza per un candidato del centrodestra, a testimonianza della vitalità della democrazia. Non sono pochi i cittadini che sperano nella realizzazione di un ideale di sana amministrazione da parte di chi scende in campo per la prima volta, e non sono in pochi a ricordare che "amministrare significa essere al servizio dei cittadini".
Presidenti di seggio al lavoro, schede disposte sui banchi, scrutinatori impegnati senza sosta, persone accalcate per assistere alla loro attività di lettura delle schede che è il primo passo per l’elaborazione dei dati elettorali. Fa caldo, dentro le scuole, lungo le strade, nei vari comitati. Di questi, il primo ad animarsi di gente nel primo pomeriggio è quello di Giuseppe Benenati, nel viale Italia. Lì, poco dopo le 13, Benenati con un’aria un po’ stanca un po’ pensierosa ma trepidante si era limitato ad affermare "Aspettiamo", con un sorriso. E’ alle 17 che si comincia a respirare aria di ballottaggio tra Giacomo Scala e Giuseppe Benenati. Il comitato di Scala, nel corso VI aprile, si va affollando gradatamente. Del sindaco uscente, nessuna traccia, neppure al telefonino. Qualche suo amico assicura che "Scala si farà vedere non appena ci saranno dei dati certi. Anche nelle precedenti elezioni aveva fatto così". L’ago della bilancia è Caterina Stellino, appoggiata dai Verdi protagonisti della "rottura" con Scala: nessuno dei candidati va, per il momento, oltre il cinquanta per cento. Nella maggior parte dei seggi, a primo acchito, si era riscontrato un sostanziale equilibrio nella partita tra Scala e Benenati, ma col passare delle ore il candidato della Margherita si attesta in vantaggio. "Stiamo vivendo con tranquillità questi momenti", afferma Caterina Stellino mentre il computer sul tavolo del suo comitato mostra le prime proiezioni.
Ed ecco il mio pezzo inviato alla redazione poco dopo le 18 del 28 maggio di un anno fa:
ALCAMO. (*mapr*) In lacrime. Sia Nino Papania che Giacomo Scala. Sono quasi le ore 18. Alle 17,45 Scala è appena giunto in piazza Ciullo, dove lo attendono centinaia e centinaia di sostenitori. Tra questi, Papania e Massimo Fundarò con Caterina Stellino per i Verdi e tutto l’entourage amministrativo di centrosinistra con Massimo Ferrara. I risultati del ballottaggio Scala-Benenati sono ancora parziali, poco prima delle 18, e indicano Scala in vantaggio su Benenati con una percentuale di voti pari al 52,58 per cento. Ma è ormai evidente la situazione. Tanto evidente da fare scoppiare in lacrime, sul palco allestito per loro, Scala e Papania. Anche Fundarò e la Stellino sono visibilmente emozionati. Intorno alle 18,30 i dati definitivi: per Scala hanno votato 14.665 alcamesi, il 52,18 per cento, mentre Benenati ha ottenuto 13.439 consensi, pari al 47,82 per cento. Con la conferma di Scala nel ruolo di primo cittadino, due posti di consigliere comunale saranno occupati rispettivamente da Salvatore Trovato (Dc) e da Domenico Parisi (Area democratica) per un totale di diciotto consiglieri facenti parte dell’Unione . Alla domanda: "Che messaggio lancia a chi ha votato per Benenati?", Scala risponde "Sarò il sindaco di tutti. E’ la vittoria della gente perbene". Il commento di Caterina Stellino: "Adesso viene il bello. Siamo pronti ad amministrare". Alle 18,10 Scala si affaccia al balcone del Municipio: "Avrei un desiderio. Vorrei andare da Maria Santissima dei Miracoli". E allora tutti verso il Santuario. Benenati, nel suo comitato stracolmo di gente, si limita a dire amaramente "Ho perso".
Si chiude dunque la battaglia. Toni accesi fino all’esplosione di violente invettive contro l’avversario hanno caratterizzato una campagna elettorale densa di "colpi alti e bassi" fino all’ultimo minuto dei tempi regolamentari, di defezioni e di clamorosi scambi e nuovi accordi fino all’ultimo secondo dei supplementari. Ai calci di rigore si è deciso tutto. A "battere dagli undici metri" hanno provveduto i cittadini a suon di matita e di "x" sulle schede elettorali. (...) Molti alcamesi indicano che "bisogna puntare su una maggiore efficienza dell’Ufficio tecnico comunale, che negli ultimi anni ha posto troppi ostacoli a parecchie iniziative costruttive dei cittadini", che "il precariato è un fenomeno che sta diventando asfissiante", che "la cura di tutto il territorio, Alcamo Marina compresa, è in ogni momento indispensabile" che "Scala deve sempre tenere a mente, al di là delle cose che ha fatto mettere in pratica (ed era legittimo che lo facesse), che il ruolo di primo cittadino è un ruolo di servizio allo sviluppo della città e al bene comune". Su questi punti, Scala e Papania annunciano "un forte impegno per migliorare e imparare dalle eventuali insufficienze nel corso dell’amministrazione precedente".
Caterina Stellino, vicesindaco e assessore, oltre che punto di riferimento della vita socioculturale alcamese per tanti anni, è deceduta lo scorso 24 maggio. Avrebbe compiuto 49 anni il 9 giugno. Ha affrontato e sopportato per oltre due anni, con grande coraggio, un male incurabile.
Massimo Provenza
Nessun commento:
Posta un commento