domenica 19 luglio 2009

Ricordi infernali

"Ammazzaru a lu giurici Borsellino. Antura lu rissiru a la televisioni..." ("Hanno ucciso il giudice Paolo Borsellino. L'ho appena appreso dalla televisione").
In sella alla mia bici, in giro per Alcamo Marina, sento questa voce che si sparge per strada. Un'edizione straordinaria dei telegiornali sta diffondendo la notizia. Duecento metri mi separano dal televisore di casa mia. Una manciata di pedalate. Pochi secondi, ed eccomi davanti al teleschermo, già acceso, che mostra l'inferno di via D'Amelio. Un inferno così vicino a noi, a una quarantina di chilometri oltre il mare e le montagne di Palermo. Sono passati appena cinquantasette giorni dopo la strage di Capaci. E io, appena tredicenne, mi domando fino a dove possa arrivare la follia umana, e quanto piccola, precaria, strana sia la nostra esistenza. Quel 1992 pieno di sangue non lo dimentico. Non dimentico la vigilia di Ferragosto, neppure un mese dopo. Col mio fratellino vado a comprare un gelato alla Battigia. Torniamo a casa di mio zio, quand'ecco che neppure mezz'ora dopo sentiamo dei colpi fortissimi. Ci affacciamo dall'altra parte della casa, per capire che cosa sia successo. "Ammazzaru un picciutteddu! E' ddocu 'nterra!" ("Hanno ammazzato un ragazzo! E' lì a terra!"), sentiamo esclamare tra il fuggi fuggi generale di giovani che fino a qualche secondo prima si accalcavano sul lungomare del centro nevralgico di Alcamo Marina. I sicari hanno appena centrato uno dei tanti bersagli umani della guerra di mafia alcamese. Come già il precedente 29 febbraio alle ore 19 a un passo dal Municipio in piazza Ciullo, tra la chiesa di Sant'Oliva e quella dell'Ecce Homo: allora stavo percorrendo a piedi il corso VI Aprile per andare a comprare un puzzle in cartoleria, quando all'improvviso ecco dei botti fortissimi. L'agorà di Alcamo si svuota in pochi attimi della gente a passeggio. Fuggono donne, uomini, anziani, bambini. Soltanto qualche minuto dopo, mi viene spiegato che c'è un morto sui gradini di piazza Mercato, in una pozza di sangue. E io, sentendo quei botti, non avevo ancora capito che gli avevano sparato in testa, davanti a tutti. Botti lontani mezzo chilometro da me. Ma così forti da assordare quella Alcamo di allora, in versione Far West.
Massimo Provenza

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Benvenuti a bordo del mio blog. Qui trovate alcune mie riflessioni, immagini, appunti e spunti su cui potete intervenire in qualsiasi momento esprimendo il vostro parere o le vostre critiche costruttive. Sono un giornalista professionista. Scrivo per il Giornale di Sicilia, in qualità di corrispondente dalla zona di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, spaziando dalla cronaca allo sport e alle foto. Laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo), sono iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti dal 2006. Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi visita questo blog, fare nuove conoscenze e intraprendere collaborazioni anche con altre realtà che operano nel mondo dell'informazione, purché sia autorevole e non strumentalizzata. Chi vuole può contattarmi su Facebook o telefonarmi al 3355735207 (ma non rispondo agli anonimi o cosiddetti "numeri privati") oppure inviarmi un messaggio al mio indirizzo di posta elettronica: massimoprovenza@email.it

cenni sulle mie esperienze giornalistiche

Il mio primo articolo su un giornale apparve il 13 dicembre 1997: rubrica Cronaca in classe, Giornale di Sicilia, argomento la riqualificazione di una villa pubblica in piazza Pittore Renda ad Alcamo. Il 29 ottobre 1998 mi telefonarono dalla segreteria dell'Università degli Studi di Palermo per comunicarmi di essermi classificato 33esimo (150 i posti disponibili) nella prova di selezione tra gli oltre mille aspiranti all'iscrizione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Nel frattempo, diversi articoli sul mensile alcamese Il Bonifato e poi qualcuno sul Segestano. Dal 2002 la mia attività di praticantato giornalistico. Dall'ottobre 2005 faccio il corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia, sul quale del resto avevo già in precedenza pubblicato alcuni brevi articoli. E' infatti a partire da quel periodo che, dopo essermi laureato nel luglio 2005, mi è stato richiesto di fare le cronache delle partite di calcio dell'Alcamo. Intanto il 20 luglio di quell'anno avevo conseguito il titolo accademico in Scienze della comunicazione, dopo aver completato il tirocinio per l'abilitazione professionale. Un paio di mesi dedicati a prepararmi per l'esame di abilitazione professionale, riflettendo anche sulla possibilità di dare un seguito alla collaborazione avviata durante gli stage nei mesi precedenti a Palermo con l'Ansa, Tgs e il quotidiano La Sicilia, senza trascurare quella di collaborare per la cronaca della provincia di Trapani. Poi una chiamata dalla redazione trapanese del Giornale di Sicilia per mettermi in prova come corrispondente per il calcio. Una delle mie passioni. Non potevo rinunciare. Intanto, il 31 ottobre 2005 ho sostenuto a Roma l'esame scritto (con macchina da scrivere, obbligatoria...) per diventare giornalista professionista, poi la prova orale il 23 febbraio 2006 ricevendo dalla commissione nazionale lusinghieri riconoscimenti per i miei elaborati del 31 ottobre, valutati tra i migliori su un migliaio di partecipanti.
Cliccando qui trovate i miei articoli e servizi per Ateneonline, la testata giornalistica dell'Università di Palermo, realizzati tra il novembre 2002 e l'ottobre 2004. Ho anche collaborato per il mensile Regione Mediterranea, pubblicando alcune inchieste. Il mio primo stage bimestrale l'ho svolto alla redazione palermitana de La Sicilia, con una ventina di articoli firmati. Poi, altri due mesi alla redazione televisiva di Tgs. E, infine, all'Ansa con diversi lanci di agenzia. Esperienze, insomma, molto formative sul piano professionale. Come corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia finora ho avuto la possibilità di cimentarmi su vari argomenti, dallo sport alla cronaca bianca e nera, e su cui ho pubblicato migliaia di pezzi principalmente su Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta. Collaboro all'occorrenza anche con l'agenzia di stampa ItaliaMedia. Dal 2007 collaboro anche con la Publikompass per la stesura di testi redazionali da pubblicare sul Giornale di Sicilia. Nel marzo 2009 ho iniziato a pubblicare su un canale You Tube alcune mie interviste filmate, nella prospettiva di inserirle in un nuovo webmagazine che è in fase di progettazione e che sarà da me diretto. Dall'ottobre 2009, proprio a tal proposito, è attivo AlcaMondoBlog, un esperimento di giornalismo partecipativo.

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