
ALCAMO. Tramontata l'epoca della grande passione collettiva per il calcio vissuto allo stadio ad Alcamo, adesso si ha la certezza pressoché totale - a meno di colpi di scena dell'ultimo minuto che lascerebbero pensare a una vera e propria farsa, ma sembra proprio di no, considerata la costante dello scarso seguito di pubblico - che l'Atletico Alcamo scomparirà dalla scena calcistica. Per quattro anni finora, come corrispondente del Giornale di Sicilia ho avuto l'onore di raccontare le partite in casa dell'Alcamo calcio prima e dell'Atletico Alcamo poi, per rendere un servizio professionale d'informazione rivolta agli sportivi alcamesi e non. Al di là degli intenti politici e imprenditoriali dei dirigenti di questi club, dei proclami poi smentiti e dei tentativi di strumentalizzazione della stampa, ho sempre cercato di fare cronaca al di sopra delle parti, per non tradire il patto con il lettore. So che qualcuno vorrebbe, ancora, trascorrere qualche ora di sano divertimento allo stadio, la domenica, assistendo alle partite di un Alcamo all'altezza della sua tradizione e della sua città. Ma si tratta di pochi appassionati. I tempi cambiano. E si vede. Ormai il calcio ad Alcamo è una realtà frammentata in tanti club minori, ognuno coltivante la propria schiera di accoliti, e perlopiù impegnati in tornei di calcio a 5, calcio a 7, calcio sulla sabbia eccetera.
I dettagli sull'ormai imminente fine dell'Alcamo li troverete domani sul Giornale di Sicilia. (
Nella foto, i botteghini all'ingresso dello stadio comunale di Alcamo e quel che rimane di un manifesto che annunciava l'ultima gara della regoular season dello scorso campionato di Promozione tra Atletico Alcamo e Campobello di Licata).
Massimo Provenza
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