giovedì 9 aprile 2009

Il regno dei cieli


«I like your Christ, I do not like your Christians. Your Christians are so unlike your Christ»
(«Mi piace il vostro Cristo, non mi piacciono i vostri cristiani. I vostri cristiani sono così diversi dal vostro Cristo»)
Mohandas Karamchand Gandhi

«Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!»
Matteo 3,2

Così vicino, anche nel disastro di un terremoto, nelle più terribili malattie, in mezzo agli spasmi dei bambini che stanno morendo di fame, nello sterminio di intere genti, nei soprusi, nell'umiliazione dolorosa di una donna, nelle guerre (almeno così dicono) di religione, nelle menti più malate...?

Quid est veritas?
Io non so tu, Gesù Cristo, chi sei stato veramente. Di te mi riferiscono le testimonianze storiche. L'uomo è piccolo nell'universo, ma anche grande nella consapevolezza di percepirsi unito all'universo, a questo susseguirsi di eventi catastrofici, di trasformazioni violente, di sublimazioni della materia. Unito a un amore che lo accoglie, lo pervade e vuole che il suo spirito abbandoni la prigione degli attaccamenti alle cose, del dolore corporeo, del desiderio di vendetta, del senso di colpa, dell'accusa sterile, dell'autodenigrazione, della dannazione, della presunta incapacità di riconoscersi provenienti da quell'amore anche se molto probabilmente in questo mondo non riusciremo mai a essere tutti quanti in reciproca sintonia. Tu, Gesù di Nazareth, come hai fatto a sopportare tutto quel dolore? Ti sei preso carico della mia meschinità per rigenerarmi. Da chi sono stato creato? E' tutta mia l'autodeterminazione, la volontà che attimo dopo attimo metto nelle mie azioni? Da dove proviene veramente? "E' energia che si trasforma, niente di più", pensa l'ateo. Lo penso anch'io. Ma per me non esiste una vera distinzione tra chi crede in Dio e chi non ci crede. Per me esiste quest'energia, che è il tuo amore incondizionato e che io non posso in questo momento ripagare. Eppure sento la vita pulsarmi dentro. Respiro. Rinasco come figlio di ciò che sono stato, figlio di ciò che furono i miei predecessori, figlio della storia umana, figlio di un qualcosa d'inesprimibile che diede origine a questa storia terribile, meravigliosa, insanguinata, rinegoziata, decapitata, ricostruita, mutilata, riparata, fatta a pezzi, rigenerata, uccisa, riportata alla vita, dilaniata, sciolta nell'acido, annientata dall'indifferenza. A questa storia che è anche stupenda come una giornata di primavera, triste come le foglie cadute dagli alberi in autunno, stridula come il pianto del neonato, geniale come la performance dell'artista, serena come quando ammiriamo le stelle distesi, appassionata come quando io e quell'inimitabile opera d'arte sublime chiamata donna siamo una cosa sola. Ogni persona ha la sua storia. Può essere una storia d'intenso lavoro produttivo, può essere una storia di solitudine ma comunque di grande attività al servizio dell'umanità. Può essere una storia di indicibile sofferenza passiva. Può essere una storia di nullità, di malvagità. Può essere una nuova storia. Da questo momento.

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Benvenuti a bordo del mio blog. Qui trovate alcune mie riflessioni, immagini, appunti e spunti su cui potete intervenire in qualsiasi momento esprimendo il vostro parere o le vostre critiche costruttive. Sono un giornalista professionista. Scrivo per il Giornale di Sicilia, in qualità di corrispondente dalla zona di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, spaziando dalla cronaca allo sport e alle foto. Laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo), sono iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti dal 2006. Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi visita questo blog, fare nuove conoscenze e intraprendere collaborazioni anche con altre realtà che operano nel mondo dell'informazione, purché sia autorevole e non strumentalizzata. Chi vuole può contattarmi su Facebook o telefonarmi al 3355735207 (ma non rispondo agli anonimi o cosiddetti "numeri privati") oppure inviarmi un messaggio al mio indirizzo di posta elettronica: massimoprovenza@email.it

cenni sulle mie esperienze giornalistiche

Il mio primo articolo su un giornale apparve il 13 dicembre 1997: rubrica Cronaca in classe, Giornale di Sicilia, argomento la riqualificazione di una villa pubblica in piazza Pittore Renda ad Alcamo. Il 29 ottobre 1998 mi telefonarono dalla segreteria dell'Università degli Studi di Palermo per comunicarmi di essermi classificato 33esimo (150 i posti disponibili) nella prova di selezione tra gli oltre mille aspiranti all'iscrizione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Nel frattempo, diversi articoli sul mensile alcamese Il Bonifato e poi qualcuno sul Segestano. Dal 2002 la mia attività di praticantato giornalistico. Dall'ottobre 2005 faccio il corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia, sul quale del resto avevo già in precedenza pubblicato alcuni brevi articoli. E' infatti a partire da quel periodo che, dopo essermi laureato nel luglio 2005, mi è stato richiesto di fare le cronache delle partite di calcio dell'Alcamo. Intanto il 20 luglio di quell'anno avevo conseguito il titolo accademico in Scienze della comunicazione, dopo aver completato il tirocinio per l'abilitazione professionale. Un paio di mesi dedicati a prepararmi per l'esame di abilitazione professionale, riflettendo anche sulla possibilità di dare un seguito alla collaborazione avviata durante gli stage nei mesi precedenti a Palermo con l'Ansa, Tgs e il quotidiano La Sicilia, senza trascurare quella di collaborare per la cronaca della provincia di Trapani. Poi una chiamata dalla redazione trapanese del Giornale di Sicilia per mettermi in prova come corrispondente per il calcio. Una delle mie passioni. Non potevo rinunciare. Intanto, il 31 ottobre 2005 ho sostenuto a Roma l'esame scritto (con macchina da scrivere, obbligatoria...) per diventare giornalista professionista, poi la prova orale il 23 febbraio 2006 ricevendo dalla commissione nazionale lusinghieri riconoscimenti per i miei elaborati del 31 ottobre, valutati tra i migliori su un migliaio di partecipanti.
Cliccando qui trovate i miei articoli e servizi per Ateneonline, la testata giornalistica dell'Università di Palermo, realizzati tra il novembre 2002 e l'ottobre 2004. Ho anche collaborato per il mensile Regione Mediterranea, pubblicando alcune inchieste. Il mio primo stage bimestrale l'ho svolto alla redazione palermitana de La Sicilia, con una ventina di articoli firmati. Poi, altri due mesi alla redazione televisiva di Tgs. E, infine, all'Ansa con diversi lanci di agenzia. Esperienze, insomma, molto formative sul piano professionale. Come corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia finora ho avuto la possibilità di cimentarmi su vari argomenti, dallo sport alla cronaca bianca e nera, e su cui ho pubblicato migliaia di pezzi principalmente su Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta. Collaboro all'occorrenza anche con l'agenzia di stampa ItaliaMedia. Dal 2007 collaboro anche con la Publikompass per la stesura di testi redazionali da pubblicare sul Giornale di Sicilia. Nel marzo 2009 ho iniziato a pubblicare su un canale You Tube alcune mie interviste filmate, nella prospettiva di inserirle in un nuovo webmagazine che è in fase di progettazione e che sarà da me diretto. Dall'ottobre 2009, proprio a tal proposito, è attivo AlcaMondoBlog, un esperimento di giornalismo partecipativo.

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