Vandalismo is fashion
Vacanze di Pasqua, si torna “a lu paiseddu”… Ebbene sì … Tornata fui … e così alla sera mi faccio la classica “calata a la chiazza”! Lasciamo le auto in piazza Bordello Bagolino e ci facciamo la “cassariata” fino in piazza Ciullo. “Sparraciunìu”, news alcamesi, finti sorrisi abbracci e baci. “Comu semu?”, "Ma dunni ha' statu?”. "E' ora di “calare” a Castellammare! Perché ad Alcamo non c’è più niente da fare (a Castellammare sì invece, mah)… Torniamo verso l’auto, quando notiamo una cosa a dir poco innovativa, una nuova moda alcamese, evidentemente, che ci lascia basiti: una delle palme che si affacciano sul “bastione” è in fiamme e scintillìa tranquilla nella notte sotto gli occhi meravigliati degli alcamesi che passano davanti sulle loro auto, con tanto di finestrino abbassato e braccio di fuori, e guardano “a vucca aperta” come a dire: "Abbiri chi cosi chi ni fa lu sinnacu a nuatri... li parmi chi s’addumanu! atru chi assicutafimmini!!..."Per fortuna, noi, dotati di lucidità che a quanto pare non molti hanno, abbiamo chiamato il 115, che prontamente ci ha risposto: "Eh vabbè e quindi? Noi siamo a Palermo! Ma di preciso che è successo?" A vogghia di diri:"Han dato fuoco ad una palma in piazza Bagolino!" ...E loro: "Ma tanto fuoco ha preso? Chiamate i carabinieri… Noi siamo a Palermo". Evvai!!!! Altro che 8924, il 115 ti risolve tutti i problemi! E vabbé, chiamiamo sti carabinieri… 10 minuti al telefono a tentare di spiegar loro dove e cosa stesse succedendo, nominativi, numero di cellulare, stato civile, numero di scarpe, duemila domande e mentre la povera palmetta “avvampava”… un paio di ragazzi del gruppo, capito “lu versu”, armati di bottigliette d’acqua e foglie di palme han spento l’incendio. Restava il tronco incandescente (che si spera siano poi andati a spegnere sti benedetti carabinieri)… Io scatto una foto, giro un video di pochi minuti, salgo in auto e mi pongo domande del tipo: "Ma dunni nascivu? Ma picchì un si ravanu focu a li corna?"... E così, allietata da questi pensieri siculi (perché io, quando torno in Sicilia, penso in siciliano) mi appresto a continuare la nostra serata ricca di commenti e perplessità sull’efficienza dei soccorsi e sulle teste di ca… ehm …capelli che la sera danno fuoco alle palme … L’indomani mattina monto in fiat 500, radio, sole del viale Europa in faccia e mi faccio un giro canticchiando “Sicilia bedda sicilia bedda, vugghhiu iucari cu da funtaneddaaaaaaa … llalallalala” quando, giunta davanti a piazzetta Internicola (che anche lì ci sarebbe da scriverci su... ma lasciamo perdere il nostro caro padre Renda)... mi volto spensierata verso la vegetazione della suddetta piazzuola e noto un gruppetto di quattordicenni che se la ridono mentre uno di loro, accendinomunito, dà, con molta nonchalance, fuoco ad una palma, con un’aria che lasciava intendere agli altri componenti del gruppo un poetico “Minchia oppu putenti sugnu!”... Sgrano gli occhi! Non è possibile! Certo che però … Beh, o smontavo dall’auto e li macchiavo a lignate e poi me le prendevo pure io mi sa, o chiamavo il 115! Ehm..sì … ho pensato che forse da buona siciliana era meglio sospirare e farsi i c... propri, ma sì, io non sono alla moda, x essere fashion bisogna dare fuoco alle palme … It's cool! E così ho continuato il resto della canzoncina che stavo cantando e che in effetti, ora che ci penso, proseguiva con: "Sicilia bedda sicilia bedda, terra di focu e di surfaredda, trasi intra u cori e nesci dai vureddaaaaaa”. Parole sante!
Erika Pellegrino
(Nella foto, scattata dalla stessa autrice del post, un volenteroso e solerte cittadino mentre tenta di arginare in qualche modo il propagarsi delle fiamme che stanno avviluppando la palma in piazza Bagolino. Il fatto risale alla notte della vigilia di Pasqua).
Vacanze di Pasqua, si torna “a lu paiseddu”… Ebbene sì … Tornata fui … e così alla sera mi faccio la classica “calata a la chiazza”! Lasciamo le auto in piazza Bordello Bagolino e ci facciamo la “cassariata” fino in piazza Ciullo. “Sparraciunìu”, news alcamesi, finti sorrisi abbracci e baci. “Comu semu?”, "Ma dunni ha' statu?”. "E' ora di “calare” a Castellammare! Perché ad Alcamo non c’è più niente da fare (a Castellammare sì invece, mah)… Torniamo verso l’auto, quando notiamo una cosa a dir poco innovativa, una nuova moda alcamese, evidentemente, che ci lascia basiti: una delle palme che si affacciano sul “bastione” è in fiamme e scintillìa tranquilla nella notte sotto gli occhi meravigliati degli alcamesi che passano davanti sulle loro auto, con tanto di finestrino abbassato e braccio di fuori, e guardano “a vucca aperta” come a dire: "Abbiri chi cosi chi ni fa lu sinnacu a nuatri... li parmi chi s’addumanu! atru chi assicutafimmini!!..."Per fortuna, noi, dotati di lucidità che a quanto pare non molti hanno, abbiamo chiamato il 115, che prontamente ci ha risposto: "Eh vabbè e quindi? Noi siamo a Palermo! Ma di preciso che è successo?" A vogghia di diri:"Han dato fuoco ad una palma in piazza Bagolino!" ...E loro: "Ma tanto fuoco ha preso? Chiamate i carabinieri… Noi siamo a Palermo". Evvai!!!! Altro che 8924, il 115 ti risolve tutti i problemi! E vabbé, chiamiamo sti carabinieri… 10 minuti al telefono a tentare di spiegar loro dove e cosa stesse succedendo, nominativi, numero di cellulare, stato civile, numero di scarpe, duemila domande e mentre la povera palmetta “avvampava”… un paio di ragazzi del gruppo, capito “lu versu”, armati di bottigliette d’acqua e foglie di palme han spento l’incendio. Restava il tronco incandescente (che si spera siano poi andati a spegnere sti benedetti carabinieri)… Io scatto una foto, giro un video di pochi minuti, salgo in auto e mi pongo domande del tipo: "Ma dunni nascivu? Ma picchì un si ravanu focu a li corna?"... E così, allietata da questi pensieri siculi (perché io, quando torno in Sicilia, penso in siciliano) mi appresto a continuare la nostra serata ricca di commenti e perplessità sull’efficienza dei soccorsi e sulle teste di ca… ehm …capelli che la sera danno fuoco alle palme … L’indomani mattina monto in fiat 500, radio, sole del viale Europa in faccia e mi faccio un giro canticchiando “Sicilia bedda sicilia bedda, vugghhiu iucari cu da funtaneddaaaaaaa … llalallalala” quando, giunta davanti a piazzetta Internicola (che anche lì ci sarebbe da scriverci su... ma lasciamo perdere il nostro caro padre Renda)... mi volto spensierata verso la vegetazione della suddetta piazzuola e noto un gruppetto di quattordicenni che se la ridono mentre uno di loro, accendinomunito, dà, con molta nonchalance, fuoco ad una palma, con un’aria che lasciava intendere agli altri componenti del gruppo un poetico “Minchia oppu putenti sugnu!”... Sgrano gli occhi! Non è possibile! Certo che però … Beh, o smontavo dall’auto e li macchiavo a lignate e poi me le prendevo pure io mi sa, o chiamavo il 115! Ehm..sì … ho pensato che forse da buona siciliana era meglio sospirare e farsi i c... propri, ma sì, io non sono alla moda, x essere fashion bisogna dare fuoco alle palme … It's cool! E così ho continuato il resto della canzoncina che stavo cantando e che in effetti, ora che ci penso, proseguiva con: "Sicilia bedda sicilia bedda, terra di focu e di surfaredda, trasi intra u cori e nesci dai vureddaaaaaa”. Parole sante!
Erika Pellegrino
(Nella foto, scattata dalla stessa autrice del post, un volenteroso e solerte cittadino mentre tenta di arginare in qualche modo il propagarsi delle fiamme che stanno avviluppando la palma in piazza Bagolino. Il fatto risale alla notte della vigilia di Pasqua).
Che tristezza.
RispondiEliminaMa come si puo pretendere di vivere tranquilli nlle nostre città se non si cambiano certe teste? e poi chi è fa ste cose? SPesso adolescenti senza punti di riferimento, mentre i loro genitori se ne fregano di loro. Manca la cultura della civiltà, e talvolta la nostra disperazione raggiunge un livello che ci sentiamo autorizzati, noi dico noi cittadini con la testa sulle spalle,che paghiamo le tasse e vogliamo garantiti i nostri diritti, a pretendere provvedimenti forti per obbligare certa gentaglia o ragazzini quello che sono.. a non agire in questa maniera. intanto siamo governati da pagliacci. Scuola, educatori..che fanno? e vengono messi nelle condizioni di creare una nuova cultura e le basi per una società piu responsabile?
RispondiEliminaI genitori se ne fregano di loro? O magari sono anche peggio di loro...
RispondiEliminaio me ne sono andato da alcamo 22 anni fa all estero perche non cerano possibilita di lavoro , e se c´era qualcosa ti sfruttavano e ti pagavano poco in nero , percio non valeva la pena di lavorare in quanto ai politici , una massa di bugiardi e chiacchieroni , che pensano sempre
RispondiEliminaai C,,,,, L óro !!!! adesso io ci vengo solo per vacanza per fortuna !!!! dio ce ne liberi di tutti questi elementi , che pensano solo di arricchirsi alle nostre spalle , e la gente stupida che ancora gli danno il voto !! ,Alcamesi svegliatevi !!!!!
bisogna cambiare tutta la politica in Italia , perche sa di marcio !!!! ci vuole nuova gente giovane e con fresche idee di fare politica !!!!
RispondiEliminabasta !!!! con questo berluscone e Company !!!! ci avete stancato con le vostre chiacchiere e false promesse !!!! Via,Via ,Via , tutti, ,,,,,,,,,!!!!!!!!