
Ma soprattutto, questa sera del 15 gennaio 2009, quasi venti anni dopo: Mariella Scirea ha inaugurato, in un ristorante di Castellammare del Golfo, lo Juventus Club Doc Alcamo, presieduto da Marco Messina e intitolato al giovane tifoso alcamese Carlo Messina, la cui esistenza è stata prematuramente spezzata da un male incurabile.
Flash. Momenti di vita. Di rinascita e di perpetuazione di una leggenda che non appassisce. Il fuoco di quella strada polacca non ha mai distrutto il campione di sport e soprattutto di umanità. Gaetano Scirea c'è sempre. Lui non è soltanto quel contrattacco da brividi, con addosso la maglia azzurra: un'epica galoppata accompagnata da un frastornante, esaltante sovrapporsi di migliaia di squilli di trombette al Bernabeu di Madrid, e la consegna, a Tardelli, del pallone per il mitico urlo mondiale. Lui non ha soltanto alzato al cielo la Coppa del Mondo al culmine di una serie impressionante di prestazioni personali eccellenti. Lui non ha soltanto vinto tutto con la maglia della Juventus. Lui, con quel suo stile unico, non è stato soltanto uno dei più grandi liberi della storia del calcio internazionale. Nessun cartellino rosso ha macchiato la sua lunga carriera. Con quella sua capacità di mantenersi sempre corretto in campo e fuori dal terreno di gioco, Gaetano Scirea è un esempio di virtù per tutti, anche per chi non ama i colori bianconeri o non ama il calcio. Sarà in eterno un punto di riferimento, soprattutto per le nuove generazioni e per tutti i genitori, allenatori, educatori.
E' bastata una frase, per fare balzare in piedi i circa duecento presenti in sala, molti

Nella foto in alto, da sinistra Marco Messina, Ezio Morina (responsabile del centro coordinamento degli Juventus Club Doc) e Mariella Scirea (presidentessa onoraria degli Juventus Club Doc in Italia e nel mondo, ritratta anche nella foto in basso).
Massimo Provenza
Complimenti per l'articolo, ho la pelle d'oca.
RispondiEliminaTu l'hai conosciuto solo sui libri e sui giornali.
Io l'ho visto giocare, la mia Juve era quella di Scirea, di Platinì, di Tardelli, Rossi etc.
Ma comunque, tu hai capito chi era Scirea.
Ancora Complimenti.
Marco Messina
Marco, io avevo otto anni quando Scirea pose termine alla sua carriera di calciatore. Certo è che l'ho visto in tivù, in diretta per capirci o nei servizi di Novantesimo Minuto o de La Domenica Sportiva, la domenica quando giocava, o nei mercoledì di Coppa, ma per poco tempo... Prima ero ancora piccolo, e dopo tanti anni mi piace guardare di nuovo le sue azioni tramite le immagini dell'82 (allora avevo neppure tre anni), degli anni settanta, dei trofei europei e dell'Intercontinentale.. Poi diventò allenatore in seconda, collaboratore di Dino Zoff. Difficile è dimenticare quel 3 settembre. Ancor più difficile è dimenticare tutto il resto della sua gloriosa esistenza.
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