
ROMA. Scende lenta, la pioggia. Scende sulla pace di una pomeridiana passeggiata a pochi metri dall'ingresso dello Stadio Olimpico. E in campo scenderà anche la Roma, stasera per una sfida di coppa europea. E' ancora presto. Una partita di calcio. Stasera. Potrà stasera un bambino con il suo papà e la sua mamma camminare qui, come faccio io adesso (magari avrà pure smesso di piovere...) e guardare spensierato tante facce sorridenti, guardare tanti tifosi di nazionalità diverse stringersi la mano, cantare e non prendersi a pugni, calci, coltellate o lanciarsi petardi e bombe-carta? Potrà guardare incuriosito i poliziotti che osservano tranquillamente la gente che entra allo stadio? Potrà domandare a papà e mamma, alla fine della partita: "Voglio tornare qui e vedere tantissime altre partite"?
Potrà, forse. Potrà, se la stupidità umana, dopo avere riconosciuto se stessa, avrà lasciato il posto ad un nuovo senso dell'umanità. Potrà, se l'individuo frustrato, desideroso di far del male, vendicativo, si sarà trasformato in un essere intelligente e consapevole di avere un cuore.
Massimo Provenza
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