martedì 19 febbraio 2008

"Mi serve una mano d'aiuto"

"Mi serve una mano d’aiuto”… “Siamo molto sensibili alle problematiche dei giovani, venite a trovarmi nel mio studio”… “Vota per me, non te ne pentirai”… Sono queste soltanto alcune delle frasi che ci si sente dire dai candidati alle elezioni politiche quando la loro campagna di propaganda è appena cominciata e, col passare dei giorni, diventa sempre più febbrile. Mai come in questo momento, si avvicinano agli elettori i vari onorevoli, senatori o chi onorevole o senatore non è ma aspira a diventarlo (oppure nel caso delle elezioni comunali mira a ricoprire un ruolo importante nell’amministrazione cittadina). Si avvicinano, sorridono, tendono la mano, chiedono, promettono.
Un anno fa, in occasione della campagna elettorale per le amministrative comunali, ti domandavano ad alta voce, in tono tanto “fraterno” quanto sospetto: “Come stai?”. Ed ecco invece che appena un mese fa ti ignoravano o facevano finta di non conoscerti, quando ti incontravano per strada o a una conferenza. Si voltavano dall’altra parte. Magari aspettavano che fossi tu a fare il primo passo per “inchinarti” e porgere loro i tuoi ossequi. Oggi si avvicinano di nuovo a te, e si ripete quello che sembra un dèjà vu, ma non lo è: la ripetizione dello spettacolo con protagonisti sempre più politicanti e sempre meno politici.
Li trovi dal barbiere, al bar, al supermercato, in piazza attorniati da uno stuolo di corteggiatori e di corteggiatrici. “Mi serve una mano d’aiuto”, dice uno di loro rivolgendosi a te. E tu nel frattempo, se credi in lui, gli rispondi prontamente con un “Ma certo. Lo sai che ti ho sempre stimato” o qualcosa di questo genere. Non è escluso che nel frattempo tu stia pensando con amarezza: “Tanto non mi rimane altro da fare se non votare per lui, che è il male minore”. Oppure, se la tua scelta è indirizzata in altre direzioni, elabori in poche frazioni di secondo la seguente riflessione: “Vuole il voto. Se gli dico che non glielo do, si offende. Ma posso anche rispondergli con un diplomatico “So già per chi votare”.
Oppure posso rispondergli: “Vuoi una mano di aiuto? Ma non dovresti essere tu ad aiutare i tuoi concittadini a rendere migliore la vita in questa società? Non dovresti essere tu, con i fatti e non con le chiacchiere inutili, ad alimentare la speranza nei giovani non facendoli sentire ricattati, illusi in cambio di un voto? Non dovresti essere tu ad insegnare loro a muoversi con le proprie gambe, ad essere autonomi e allo stesso tempo usare l’intelligenza per costruire una realtà concreta in continuo sviluppo culturale, materiale e sostenibile?”.
C’è anche il cittadino, disilluso e nauseato, che non va a votare. Voi che fate? E come rispondete al candidato che si avvicina a voi per chiedervi il voto?
Massimo Provenza

1 commento:

  1. Penso che sia stato tralasciato un fattore rilevante,metà dei cittadini alcamesi lavorano in cooperative,anche come secondo lavoro,o in appoggio al lavoro del coniuge,xchè vorrei vedere come si potrebbe tirare avanti con uno stipendio da cooperativa,e anche se il malcontento è palese,daranno i voti assicurati al politico che siè prestato nel farli lavorare e poco importa se non sarà quello giusto.

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Benvenuti a bordo del mio blog. Qui trovate alcune mie riflessioni, immagini, appunti e spunti su cui potete intervenire in qualsiasi momento esprimendo il vostro parere o le vostre critiche costruttive. Sono un giornalista professionista. Scrivo per il Giornale di Sicilia, in qualità di corrispondente dalla zona di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta, spaziando dalla cronaca allo sport e alle foto. Laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Giornalismo), sono iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti dal 2006. Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi visita questo blog, fare nuove conoscenze e intraprendere collaborazioni anche con altre realtà che operano nel mondo dell'informazione, purché sia autorevole e non strumentalizzata. Chi vuole può contattarmi su Facebook o telefonarmi al 3355735207 (ma non rispondo agli anonimi o cosiddetti "numeri privati") oppure inviarmi un messaggio al mio indirizzo di posta elettronica: massimoprovenza@email.it

cenni sulle mie esperienze giornalistiche

Il mio primo articolo su un giornale apparve il 13 dicembre 1997: rubrica Cronaca in classe, Giornale di Sicilia, argomento la riqualificazione di una villa pubblica in piazza Pittore Renda ad Alcamo. Il 29 ottobre 1998 mi telefonarono dalla segreteria dell'Università degli Studi di Palermo per comunicarmi di essermi classificato 33esimo (150 i posti disponibili) nella prova di selezione tra gli oltre mille aspiranti all'iscrizione al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Nel frattempo, diversi articoli sul mensile alcamese Il Bonifato e poi qualcuno sul Segestano. Dal 2002 la mia attività di praticantato giornalistico. Dall'ottobre 2005 faccio il corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia, sul quale del resto avevo già in precedenza pubblicato alcuni brevi articoli. E' infatti a partire da quel periodo che, dopo essermi laureato nel luglio 2005, mi è stato richiesto di fare le cronache delle partite di calcio dell'Alcamo. Intanto il 20 luglio di quell'anno avevo conseguito il titolo accademico in Scienze della comunicazione, dopo aver completato il tirocinio per l'abilitazione professionale. Un paio di mesi dedicati a prepararmi per l'esame di abilitazione professionale, riflettendo anche sulla possibilità di dare un seguito alla collaborazione avviata durante gli stage nei mesi precedenti a Palermo con l'Ansa, Tgs e il quotidiano La Sicilia, senza trascurare quella di collaborare per la cronaca della provincia di Trapani. Poi una chiamata dalla redazione trapanese del Giornale di Sicilia per mettermi in prova come corrispondente per il calcio. Una delle mie passioni. Non potevo rinunciare. Intanto, il 31 ottobre 2005 ho sostenuto a Roma l'esame scritto (con macchina da scrivere, obbligatoria...) per diventare giornalista professionista, poi la prova orale il 23 febbraio 2006 ricevendo dalla commissione nazionale lusinghieri riconoscimenti per i miei elaborati del 31 ottobre, valutati tra i migliori su un migliaio di partecipanti.
Cliccando qui trovate i miei articoli e servizi per Ateneonline, la testata giornalistica dell'Università di Palermo, realizzati tra il novembre 2002 e l'ottobre 2004. Ho anche collaborato per il mensile Regione Mediterranea, pubblicando alcune inchieste. Il mio primo stage bimestrale l'ho svolto alla redazione palermitana de La Sicilia, con una ventina di articoli firmati. Poi, altri due mesi alla redazione televisiva di Tgs. E, infine, all'Ansa con diversi lanci di agenzia. Esperienze, insomma, molto formative sul piano professionale. Come corrispondente da Alcamo per il Giornale di Sicilia finora ho avuto la possibilità di cimentarmi su vari argomenti, dallo sport alla cronaca bianca e nera, e su cui ho pubblicato migliaia di pezzi principalmente su Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi Segesta. Collaboro all'occorrenza anche con l'agenzia di stampa ItaliaMedia. Dal 2007 collaboro anche con la Publikompass per la stesura di testi redazionali da pubblicare sul Giornale di Sicilia. Nel marzo 2009 ho iniziato a pubblicare su un canale You Tube alcune mie interviste filmate, nella prospettiva di inserirle in un nuovo webmagazine che è in fase di progettazione e che sarà da me diretto. Dall'ottobre 2009, proprio a tal proposito, è attivo AlcaMondoBlog, un esperimento di giornalismo partecipativo.

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